ISCHIA, I FURBETTI DEL TERREMOTO: CHIESTI RISARCIMENTI ANCHE DA VACANZIERI
IL SOLITO SQUALLORE ITALICO: CONTRIBUTI RISERVATI AGLI SFOLLATI RICHIESTI DA PERSONE CHE VIVONO SULL’ISOLA SOLO UN MESE ALL’ANNO
Se vi va, chiamateli pure furbetti. No, non c’entra nulla il famigerato cartellino, stavolta ci riferiamo a coloro che stanno cercando di lucrare sul violento terremoto che si è abbattuto sull’isola d’Ischia lo scorso 21 agosto, creando danni e distruzione particolarmente nelle zone alte di Casamicciola e Lacco Ameno.
C’è una fitta zona d’ombra e molte cose che non quadrano nel rilascio del cosiddetto «Cas», il «contributo di autonoma sistemazione» concesso dallo Stato a chi ha perso temporaneamente la propria abitazione a causa del sisma e ha dovuto fittare una casa. A Casamicciola gli sfollati sono oltre duemila, circa un migliaio le domande presentate con la classica autocertificazione
I requisit
C’è un requisito fondamentale e imprescindibile per poter accedere al contributo: il fatto che la casa danneggiata dal terremoto fosse quella dove effettivamente dimorasse stabilmente il richiedente.
Ed è proprio qui che casca l’asino, perchè il personale degli uffici comunali preposti ha notato una serie di anomalie.
Puntualmente annotate, registrate e che di fatto vanno a costituire un «dossier» consegnato ai militari della Guardia di Finanza, affinchè si avviino le procedure e le verifiche del caso.
Perchè in molti potrebbero aver richiesto un ristoro senza averne alcun diritto. Dal palazzo municipale attualmente ubicato nel «Capricho» (anche la casa comunale è inagibile causa sisma) ci si è premurati di svolgere una serie di controlli a campione. Acquisendo, ad esempio, una serie di tabulati dell’Enel o dell’Evi (l’azienda che gestisce sull’isola verde la fornitura idrica), ci si è resi conto che alcune abitazioni facevano registrare per dieci-undici mesi l’anno consumi praticamente pari a zero.
Assolutamente incompatibili con immobili stabilmente abitati da un nucleo familiare.
I confronti con le utenze di acqua e luce
Il sospetto è che almeno un centinaio di domande potrebbero essere fasulle. Presentate da persone con la residenza a Casamicciola ma domiciliate in terraferma, che sfruttano le abitazioni per le vacanze, o anche isolani proprietari di più immobili.
Sono tutti «furbetti»? È quello che dovranno accertare i finanzieri.
Insomma verrà radiografato il 10% di quelle complessivamente presentate. Il contributo di autonoma sistemazione, per la cronaca, è disciplinato dall’articolo 2 dell’ordinanza n. 476 emessa lo scorso 29 agosto dal commissario per l’emergenza, Giuseppe Grimaldi. Nella stessa si legge che «il commissario delegato, anche avvalendosi dei Comuni interessati, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità , adottati a seguito dell’evento sismico di cui in premessa, un contributo per l’autonoma sistemazione».
Fino a 800 euro al mese
A quanto ammonta? «È stabilito rispettivamente in euro 400 per i nuclei monofamiliari; in euro 500 per i nuclei familiari composti da due unità ; in euro 700 per quelli composti da tre unità ; in euro 800 per quelli composti da quattro unità fino a un massimo di euro 900 mensili per i nuclei composti da cinque o più unità .
Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatrici di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di euro 200 mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati, anche oltre il limite massimo di euro 900 mensili previsti per il nucleo familiare».
Più di qualcuno non ha resistito alla tentazione di provare a intascare soldi che non gli spettavano.
Così va l’Italia
(da “il Corriere della Sera”)
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