NESSUNO CUCINA PIU’ LE SALSICCE: A FIRENZE SALTA LA FESTA DELL’UNITA’
COSTI ELEVATI E POCHI VOLONTARI: A FIRENZE NIENTE PIU’ LA KERMESSE IN FORTEZZA… PRIMA VOLTA DAL DOPOGUERRA CHE SI RINUNCIA ALLE DUE SETTIMANE DELLA FESTA … SOLO A FIRENZE 4.000 ISCRITTI IN MENO PER IL PD IN PREDA A CLIMA DI DEPRESSIONE
Chiamatela come volete o preferite: Festa dell’Unità o del Pd o Democratic Party.
La realtà è una sola: quest’anno a Firenze, roccaforte rossa e baluardo della sinistra sempre e comunque, la festa non ci sarà .
E per chi ama il gusto della salsiccia alla griglia non resta che il barbecue sul balcone di casa. Lo ha annunciato il costernato segretario cittadino del Pd, spiegando che “non ci abbiamo dormito la notte, ma non potevamo fare altrimenti”.
La ragione è economica, ma anche di carenza di personale volontario.
“Solo per aprirla sarebbero stati necessari 200.000 euro e non li abbiamo. E poi la militanza non c’è, non abbiamo i volontari necessari per aprire gli stand”.
Lo scorso anno proprio a Firenze, alla Fortezza da Basso, si era tenuta la Festa Nazionale del Pd, con oltre la metà degli stand appaltati a privati.
Quest’anno, venuto meno l’aiuto del Centro e con un clima generale di depressione tra i militanti, il partito locale si è trovato a dover fare i conti con la cassa ( 200mila euro di deficit) e con le sole forze locali.
Ha dovuto prendere atto che non poteva farcela. Per ragione economiche legate ai costi dell’affitto la kermesse non poteva più svolgersi alla Fortezza e le altre location ( Mandela Forum, il Saschall e il parco dell’Anconella) sono state giudicate, fatti due conti, non percorribili.
Per non lasciare Firenze del tutto sprovvista della Festa dell’Unità , si è deciso di farne una in tono minore alle Pavoniere del Parco delle Cascine.
Cinque giorni, invece che due settimane, ai primi di settembre, ma nulla è ancora stato deciso di preciso.
Dal dopoguerra ad oggi sarà la prima volta a Firenze che la festa dell’Unità si svolgerà in tono dimesso: d’altronde i problemi organizzativi incontrati per mettere in piedi la festa estiva sono solo la punta dell’iceberg di una difficoltà più generale.
Prima della fusione nel Pd, i Ds a Firenze contavano su 12.164 iscritti e la Margherita su 3.054, per un totale di 15.128 iscritti.
Ora il Pd è a 11.179, con una perdita secca di circa 4.000 tessere rispetto alla somma Ds-Margherita. Segnali perfettamente in linea con il tesseramento nazionale, in vista del Congresso di ottobre che segna un calo dal 30 al 50% .
Comunque per chi non potesse rinunciare alla salciccia alla brace ricordiamo che la Festa nazionale del Pd si terrà a Genova dal 22 agosto al 6 settembre.
Qua da noi qualche volontario si raccatta ancora…
Se proprio una critica dovessimo esprimere, ci permettiamo di segnalare che i prezzi dei ristoranti interni ormai sono molto poco proletari, diciamo più da sinistra dei salotti e da subappalto alle multinazionali della ristorazione.
Preferiamo qualche locale etnico poco distante allora, almeno lì qualche uomo del popolo si trova ancora.
E magari evitiamo di incontrare qualche notabile del Pd in tenuta da burocrate che ci fa troppo senso.
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