SONDAGGIO IPSOS: FDI E PD IN CALO, SALE IL M5S, CROLLA LA LEGA
FDI 27,9%, PD 22,6%, M5S 13%, FORZA ITALIA 8,8%, LEGA 8%, VERDI-SINISTRA 6,4%
Il mese appena trascorso è stato denso di eventi, soprattutto internazionali. Il dato più rilevante riguarda gli Stati Uniti, con il fallito attentato a Trump e la sostituzione in corsa della candidatura di Biden con quella di Kamala Harris. La vicenda che invece ha coinvolto più direttamente il nostro governo è stata l’elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. Il centrodestra si è diviso: FI, aderente al Ppe, ha votato a favore, FdI e Lega contro. La premier Giorgia Meloni ha ribadito che il ruolo dell’Italia in Europa non avrebbe subito contraccolpi. Ma è emersa l’evidente divisione tra gli alleati (accompagnata da esplicite polemiche tra i vicepremier) e molti commentatori hanno sottolineato il fatto che sia la prima volta che un Paese fondatore, e di grande peso, non partecipa alla maggioranza che sostiene la presidenza. Tra gli altri avvenimenti, i temi dell’Autonomia differenziata, della giustizia e l’aggressione di militanti di CasaPound a un giornalista della Stampa che ha suscitato grande clamore, coinvolgendo il presidente del Senato La Russa che ha espresso posizioni che sono sembrate «giustificazioniste».
Le ricadute sugli orientamenti di voto di tutti questi aspetti sono però poco consistenti. Dal mese scorso siamo tornati a rilevare le intenzioni di voto per le Politiche, il che comporta discrepanze anche rilevanti rispetto al recente voto europeo, prevalentemente dovute al differente livello di partecipazione alle due elezioni (più bassa alle Europee, più elevata, almeno potenzialmente, alle Politiche).
Oggi FdI è stimato al 27,9% (con pochi decimali in meno di un mese fa), FI è al secondo posto tra i partiti di governo con l’8,8% (+0,2) mentre la Lega fa registrare un calo più evidente, di poco meno di un punto, collocandosi in terza posizione nella compagine, all’8%, un risultato inferiore anche alle Politiche 2022.
Il panorama internazionale, e le polemiche sorte anche nel gruppo dei Patrioti sulla vicepresidenza del gruppo di Vannacci, hanno presumibilmente contribuito a questo risultato.
All’opposizione il Pd è al 22,6% (pochi decimali in meno rispetto a un mese fa), mentre cresce il M5S con il 13% e conferma la tendenza alla risalita rispetto al dato europeo, ancora sotto il risultato delle Politiche 2022 (15,4%).
Avs mantiene sostanzialmente il dato europeo: oggi è stimata al 6,4%. Stabili, infine, le forze che avevano dato vita a Stati Uniti d’Europa (+Europa all’1,6% e Iv al 2,3%; la somma dei due è sostanzialmente identica a risultato delle Europee) e in lieve crescita Azione che, con una stima del 3%, torna ad avvicinarsi al dato europeo.
Altrettanto si può dire della valutazione dell’esecutivo e della premier: il governo ha un indice di approvazione del 43, un punto in meno rispetto a un mese fa, Meloni un indice di 44, anch’esso in calo di un punto.
Quasi nulle le variazioni sull’approvazione dei leader, con la sola parziale eccezione di Tajani il cui indice scende di due punti (33). Da un lato conta la minore visibilità rispetto alla campagna elettorale, dall’altro, forse, hanno contribuito le recenti polemiche con Salvini. Sostanzialmente stabili gli altri leader: Schlein resta al secondo posto (31), Conte al terzo (31) e a seguire tutti gli altri da Salvini (23) a Renzi (13). Insomma, la politica internazionale influisce poco sulle opinioni degli elettori.
(da agenzie)
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