Dicembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
A NULLA VALGONO I TENTATIVI DI MODERAZIONE DI FINI, I “DURI E IMPURI” VOGLIONO LO SCONTRO… OTTUSA FIDUCIA SULLA FINANZIARIA QUANDO GLI EMENDAMENTI ERANO POCHI E RIDOTTI…QUALCUNO NON VUOLE UN CLIMA PIU’ SERENO E MENA FENDENTI PER PREPARARE LE ELEZIONI: AVANTI VERSO LO SCHIANTO FINALE
Gli ex manutengoli socialisti come Cicchito, gli ex comunisti come Bondi, gli ex radicali come
Capezzone, gli ex missini come Gasparri, gli ex sagrestani come Lupi, Gemini e Quagliarella, sono coloro che decidono ormai la linea politica del Pdl.
Dopo una vita coerente al servizio di tante idee e un buon conto in banca, sottratti ad una vita politica anonima sulla via di Arcore, eccoli sul far delle feste, come i re Magi, farsi strada tra pecore e pecoroni per andare a omaggiare il Bambin Gesù.
Hanno attraversato deserti di idee, abiurato a mille fedi, raccattato potere con la lingua pendula, sono diventati più realisti del re, più proni del malato di artrosi, più liberisti e meno liberali, hanno scalciato i passanti, fatto fuori menti illuminate, e sono riusciti nel loro intento.
Come le squadre di football americano finalmente possono denominarsi “i Falchi”, pronti allo scontro, mirabile esempio di coraggio nella vita passata e fieri condottieri ora del Popolo della Libertà allo scontro finale contro gli infedeli.
Capaci, con la regia di Feltri, di alternare messe cantate e cavalli al galoppo, spade sguainate e lettoni di Putin in liquidazione.
La spada è stata presa in prestito dal supermarket di chincaglierie dei fans di Alberto di Giussano che, tra una marchetta ai potentati economici del Nord e un annegamento di immigrato, hanno indicato la corretta via contro gli infedeli.
E i nemici si annidano ovunque, non sono solo “i cattocomunisti, la stampa e i partiti di sinistra, la Tv di Santoro e Travaglio, i magistrati eversori”, ma anche chi, nel Pdl, non segue la “via maestra” dell’intolleranza e della guerra totale, chi rifiuta di innescare ogni giorno il cannone e diserta la battaglia dello sputtanamento personale, chi predica di “abbassare i toni” e cerca il dialogo con la società civile e le istituzioni.
Al grido “chi desiste dalla lotta è un gran figlio di mignotta” questi figli… della prima repubblica sono esempio mirabile di etica politica e intransigenza morale, dettano la linea suicida alle truppe cammellate, insinuano dubbi e rancori nella casalinga e nella pensionata piediellina, distogliendola (solo per un attimo) dalla educativa fiction di Canale 5. Continua »
argomento: Berlusconi, elezioni, finanziaria, Fini, governo, la casta, Parlamento, PdL, Politica | Commenta »
Dicembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
META’ DEI CONTRIBUENTI ITALIANI DICHIARA REDDITI INFERIORI AI 15.000 EURO L’ANNO, SOLO IL 2% SOPRA I 70.000 EURO…. CHI HA PERSO IL LAVORO SONO IN MAGGIORANZA DIPENDENTI (83,9%), UOMINI (56,4%), RESIDENTI AL NORD (42,8%) E AL SUD (37%)… .ALTRI 715.000 LAVORANO A ORARIO RIDOTTO
Gli italiani non hanno un buon rapporto con il fisco: l’ultimo rapporto Censis rivela come solo il 2,2% dei contribuenti, 893.706 persone in totale, dichiari un reddito superiore ai 70.000 euro annui.
I benestanti insomma sarebbero pochi, mentre quelli sull’orlo della povertà paiono un esercito: la metà dei contribuenti italiani dichiara infatti allo Stato un reddito inferiore ai 15.000 euro l’anno.
Un altro 31% paga invece la tassa sui redditi dichiarati compresi tra 15.000 e 26.000 euro.
La pressione fiscale italiana è al di sopra della media europea, ma il probema sembra riguardare un numero limitato di contribuenti, a giudicare dall’evasione in costante crescita.
In Italia il reddito medio dichiarato è di 18.373 euro pro-capite: si va da un massimo di 20.851 euro nel Nord-ovest a un minimo di 14.440 euro al Sud. La provincia con il valore più alto è Milano, con una dichiarazione media di 24.365 euro, l’ultima è Vibo Valentia con 12.199 euro per contribuente. Secondo le stime del Censis, l’economia sommersa nel nostro Paese si aggira intorno al 19% del Prodotto interno lordo.
Con la crisi, tale quota potrebbe essere aumentata, raggiungendo un valore pari a 275 miliardi di euro.
Sempre secondo i dati Censis, la crisi ha mandato in fumo 763.000 posti di lavoro: sono coloro che, a causa della recessione, sono rimasti senza occupazione perchè licenziati, messi in mobilità , per interruzione dei contratti o per chiusura dell’azienda. Continua »
argomento: carovita, denuncia, emergenza, Lavoro, Politica, povertà | Commenta »
Dicembre 16th, 2009 Riccardo Fucile
INVECE DI DIMETTERSI PER MANIFESTA INCAPACITA’ DI GESTIRE L’ORDINE PUBBLICO A MILANO, MARONI ORA VUOLE CENSURARE I SITI E LIMITARE I CORTEI…. SE SI SONO LASCIATI AVVICINARE I CONTESTATORI A POCHI METRI DAL PREMIER FORSE CONVENIVA A QUALCUNO…LA DICHIARAZIONE DI UN FUNZIONARIO DI POLIZIA
Ormai siamo alla caccia alle streghe: se accade qualcosa a un comune cittadino, se un
quartiere periferico di una grande città è in mano agli spacciatori e ai delinquenti, se interi viali vedono una sfilata di prostitute e trans, lo Stato è assente e se ne fotte.
Se 400 leghisti si iscrivono al sito della Lega Nord Mirano (sito ufficiale ribadiamo, altro che smentite patetiche), in nome dello slogan “Immigrati clandestini: torturiamoli” è una goliardata e Maroni chiude anche il terzo occhio.
Se però il clima di contrapposizione frontale tra i due schieramenti politici che si alternano al governo in Italia da 12 anni porta ad atti inconsulti un malato di mente e qualche migliaio di idioti pensano di far di costui un idolo, ecco che si approfitta del’occasione per restringere ulteriormente gli spazi di libertà e di espressione.
In questo caso, Maroni si appresta a proporre nuove norme su cortei e uso di internet, misure ritenute “urgenti e adeguate”: si parla di oscuramento di siti, non quelli, ovvio, razzisti della Lega, ma quello di Facebook.
A parte che non è possibile neutralizzarli dall’Italia, essendo necessaria una rogatoria internazionale, salvo che la società di Palo Alto non lo decida di sua iniziativa, potremmo anche essere d’accordo se la misura valesse per tutti coloro che incitano alla violenza e all’odio razziale, ma dato che così non è stato, allora si prenda esempio da Obama.
Il presidente americano riceve continue minacce da siti internet e su Facebook, ma non si è mai sognato di chiederne l’oscuramento. Continua »
argomento: Berlusconi, emergenza, Giustizia, governo, LegaNord, no global, Parlamento, Politica, Sicurezza | Commenta »