Maggio 4th, 2010 Riccardo Fucile
SIAMO IL PRIMO PAESE EUROPEO CON IL PIU’ ALTO NUMERO DI FIGLI MAGGIORENNI CHE VIVONO ANCORA IN FAMIGLIA….IL 47,4% LAVORA, IL 31,6% STUDIA , IL 18,2% E’ DISOCCUPATO… SONO IL 65% DEI GIOVANI TRA I 18 E I 34 ANNI AL SUD E IL 54,1% AL NORD…IL PROBLEMA DEL LAVORO PRECARIO E DELLA CASA
E’ di qualche giorno fa la sentenza di un giudice di Padova che ha “sfrattato” di casa una
donna di 38 anni, con un lavoro part time, dando ragione ai pensionati genitori veneziani che non ne potevano più di una convivenza forzata, puntellata di continue liti ed incomprensioni, con una figlia più che maggiorenne.
La “bambocciona” giustificava la permanenza in casa con il magro guadagno che non le permetteva certo un affitto.
Alla fine il giudice ha fatto valere l’art. 342 del codice civile che parla di fatti che “pregiudicano gravemente libertà o integrità fisico-morale di uno dei membri del nucleo familiare”.
Secondo un legale esperto in questo genere di cause, “i genitori non sopportano più questi figli che passano da un lavoro precario all’altro, ciondolando il resto del giorno per casa e creando una situazione di profondo disagio che va esasperandosi fino a non tollerare più la presenza reciproca”. Ma quanti sono i “bamboccioni” in Italia?
La bellezza di 7.144.000, il maggior numero di figli che vivono ancora in famiglia, tra i 18 e i 34 anni, rispetto a tutti gli altri Paesi europei.
Tra di loro, il 46,4% lavora, il 31,6% figura ancora come studente, il 18,2% è disoccupato.
Le percentuali tra i pari età dicono che rappresentano il 65,2% al Sud e il 54,1% al Nord, quindi i dati sono diffusi in modo abbastanza omogeneo.
Ma se a volte può essere vero che figli quarantenni rivendicano una sorta di diritto eterno a esser mantenuti senza fare nulla, magari al decimo anno fuoricorso, sarebbe un errore imperdonabile cavarsela con questa analisi superficiale e limitata.
Che molti figli passino da un lavoro precario all’altro, pesando a intervallo regolare sulle spalle dei genitori, non è certo una colpa, semmai una disgrazia di cui soffrono per primi proprio i figli. Continua »
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Maggio 4th, 2010 Riccardo Fucile
PER IL PREMIER “LA SITUAZIONE E’ DIVENTATA DIFFICILE”, ANCHE “IL GIORNALE” SCARICA IL MINISTRO…SUL SITO DEL PDL, LO SFOGO DEI MILITANTI: “E’ TEMPO DI FARE PULIZIA, SE NE VADA”… I FINIANI INCALZANO, TREMONTI GONGOLA….I NOMI DEI SUCCESSORI
“La situazione è diventata difficile: la casa è un bene che colpisce molto l’immaginazione della gente”: il premier in queste ore, probabilmente con i sondaggi in mano, sta orientandosi per “accettare” le dimissioni di Claudio Scajola, coinvolto nello scandalo dell’acquisto dell’appartamento romano.
Vi sono segnali precisi in tal senso: i titoli de “il Giornale” e di “Libero” di stamane, dove si invita bruscamente Scajola “a chiarire o a dimettersi”, i colloqui riservati di Berlusconi con i potenziali sostituti, il popolo del web di “Spazio azzurro” dove trovano sempre più eco gli inviti: “si dimetta e si faccia processare, non si possono accettare posizioni equivoche”, le pressioni dell’opposizione, ma anche quella dei finiani, la presa di distanza dei leghisti, il silenzio di Tremonti e di molti ambienti pidiellini.
Lo stesso Scajola oggi non presenzierà a Genova,a fianco di Napolitano, alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma avrà un faccia a faccia con il premier a Roma, dopo essere rientrato dalla Tunisia.
A poco è servita la dichiarazione di Anemone di ieri: “non ho pagato nessuno”, per una semplice ragione: fino ad oggi, nonostante una montagna di accuse per i lavori del G8, Anemone ha sempre negato tutto, anche l’evidenza, rientra nella sua linea difensiva.
In compenso sono cinque i testimoni che, con dichiarazioni convergenti persino nei dettagli e formulate in tempi diversi, sostengono la tesi dell’esistenza degli ottanti assegni per 900.000 euro versati a titolo gratuito a Scajola, per l’acquisto dell’appartamento di via del Fagutale. Continua »
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Maggio 4th, 2010 Riccardo Fucile
I CITTADINI NORMALI VENGONO SANZIONATI, CHI GUIDA L’AUTO BLU E’ IMMUNE, PERCHE’ IL DEPUTATO VA DI FRETTA E PUO’ INFRANGERE IL CODICE….CHE BEL CONCETTO DI LEGALITA’ E DI ESEMPIO PER IL PAESE… MA CHE PRENDANO UN TAXI E SE LO PAGHINO: E SE PERDONO L’AEREO PRENDERANNO QUELLO SUCCESSIVO
In questi giorni in Parlamento è in discussione un emendamento del senatore del Pdl
Cosimo Gallo che propone una vera e propria immunità per qualsiasi tipo di infrazione al Codice della strada, prevedendo l’esenzione dal ritiro dei punti della patente per gli autisti di auto blu.
La proposta va praticamente in senso opposto a tutti i tentativi di rendere più sicure le nostre strade, con test anti alcool e inasprimento delle sanzioni per i comuni cittadini, creando di fatto una sacca di impunità per categorie privilegiate.
Inoltre una proposta del genere viene inserita in un contesto politico in cui il comune mortale ha dovuto prendere atto, nonostante tante promesse, che nel 2009 il parco macchine della Pubblica Amministrazione è ulteriormente cresciuto del 3,1%.
Le auto blu sono infatti aumentate da 607.918 a 626.760, mentre nel 2007 erano 574.000.
Una escalation continua che la dice lunga sulla buona fede degli imbonitori politici che ci governano.
Siamo un Paese con un deficit pubblico da paura, ma ci possiamo permettere 600.000 auto blu, contro le 72.000 degli Usa, le 61.000 della Francia, le 55.000 del Regno Unito, le 54.000 della Germania, le 22.000 del Portogallo. Un numero di auto di servizio impressionante che corrisponde alla metà dei mezzi in circolazione a Milano, una coda di auto che potrebbe coprire tutte le corsie dell’autostrada Roma-Milano. Continua »
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