Destra di Popolo.net

LA MUTAZIONE GENETICA DEI CINQUESTELLE, NON PIU’ GRILLINI: ORA E’ DI MAIO IL LEADER

Novembre 30th, 2015 Riccardo Fucile

SI AVVICINA LA FINE DEL PARTITO PERSONALE, GRILLO SOLO TERZO NEL GRADIMENTO DELLA BASE… NON PIU’ VOTO DI PROTESTA, ORA 8 ELETTORI SU 10 DECISI A GOVERNARE

Il M5s non si sfalderà  da solo, come ritenevano (auspicavano?) molti osservatori e attori politici. Non imploderà , frustrato da un inseguimento senza speranza. E da un’opposizione senza alternativa.
Il M5s va preso sul serio perchè, dalle elezioni del 2013, è il secondo partito, dietro al Pd. Senza soluzione di continuità . Secondo alcuni, anzi, perfino il primo.
Negli ultimi mesi, infatti, ha continuato a crescere, mentre il Pd è calato.
E, dopo l’estate, la distanza fra i due primi partiti, Pd e M5s, si è ridotta (secondo l’Atlante Politico di Demos) intorno a 4-5 punti: 31,6% a 27,4% .
Confermata, in caso di ballottaggio: 52 a 48.
Il M5s, in altri termini, potrebbe vincere le elezioni. Anzi, secondo il CI-SE di Roberto D’Alimonte, che ne ha scritto ieri sul Sole 24 Ore, vincerebbe. Anche se di misura.
I sondaggi, ovviamente. Sono sondaggi. Non elezioni. Non servono a “prevedere”, ma, certamente, aiutano a cogliere le tendenze e i rapporti di forza, in ambito elettorale. E a comprenderne il significato, le ragioni.
D’altronde, i primi a crederci, oggi, sono gli elettori stessi del M5s. In caso di successo elettorale, 8 su 10, fra loro, si dicono decisi a governare. Nel 2013 era avvenuto il contrario. Perchè 7 su 10, allora, avevano spiegato la loro scelta come un voto di protesta.
Oggi non è più così. Per questo il M5s va preso sul serio. E per questo conviene chiedersi cosa sia cambiato nel corso del tempo.
Se si confronta il profilo della base elettorale oggi rispetto al recente passato, emerge una sostanziale continuità . Ma con due importanti differenze.
La prima: si allarga la distanza generazionale. Il M5s, infatti, ha aumentato il suo peso elettorale soprattutto fra i giovani e, parallelamente, fra gli studenti.
Al di sotto dei 30 anni, infatti, ha ormai raggiunto il 34%. E fra gli studenti sale oltre il 36%.
Mentre sul piano territoriale si è maggiormente “meridionalizzato”.
È, dunque, divenuto un vettore della “domanda di cambiamento”, maturata   –   e alimentata   –   dalla spinta dei giovani e degli studenti.
Al tempo stesso, ha canalizzato le tensioni che agitano la società . L’insoddisfazione economica e l’insofferenza politica che agitano, in particolare, il Mezzogiorno.
In bilico fra protesta e richieste di assistenza. Fra protesta e consenso.
Il M5s, in altri termini, non è più, da tempo, un Movimento fondato (principalmente) sulla Rete. Sulla “Cittadinanza online” (come recita un recente saggio di Luigi Ceccarini pubblicato per i tipi del Mulino).
Ma un Movimento- partito ibrido (per riprendere un altro saggio di Bordignon e Ceccarini, per Journal of Modern Italian Studies). Che miscela diversi tipi di organizzazione. Vecchi, nuovi e post- nuovi.
Ma la novità  più importante e significativa è, probabilmente, costituita dalla leadership.
Da molti anni e per molti anni, fino a ieri, il M5s è apparso un partito personalizzato. Anzi, quasi “personale”. Perchè fondato da Grillo e su Grillo. Legalmente titolare del marchio.
Specchio e amplificatore di un MoVimento, peraltro, frammentato e disperso. Beppe Grillo: gli ha dato visibilità  e, anzitutto, unità . Ne è stato il volto, la voce. E, insieme a Roberto Casaleggio, lo stratega. Fino a ieri.
Ma, oggi, molto è cambiato. Certo, fra gli elettori, Beppe Grillo resta il più popolare, il più “amato”. E non potrebbe essere diversamente.
Perchè è ancora lui l’attore   –   politico e non solo   –   protagonista. Ma altri leader crescono, intorno a lui.
Per quanto popolare, anzi: il più popolare, dentro e fuori il M5s, infatti, Beppe Grillo, non è più il “leader preferito”.
Le indicazioni (spontanee) degli elettori del M5s, infatti, mostrano al proposito un cambiamento profondo, nel corso del tempo (sondaggi Demos).
Nel marzo 2013, all’indomani del voto, c’era, effettivamente, solo Grillo (77%). Intorno a lui: nessuno.
Ma, oggi, solo il 10% degli elettori pentastellati lo vorrebbe leader. Mentre la scelta di gran lunga più condivisa si orienta su Luigi Di Maio.
Perfino Alessandro Di Battista ottiene un sostegno   –   leggermente   –   più ampio: 13%.
La base, dunque, continua a riconoscere Grillo, come bandiera e come uomo-immagine. Ma, come guida, preferisce altri. Per primo Di Maio.
Il M5s non è più un partito-personale. Identificato dalla/nella figura di Grillo. Il quale, peraltro, ha fatto togliere il proprio nome dal simbolo.
A differenza degli altri partiti personali (non solo Forza Italia, ma, per esempio, IdV e Scelta Civica, scomparsi, insieme a Di Pietro e Monti), il M5s sopravviverebbe all’inventore.
Non solo, ma sembra già  disposto e intenzionato ad andare oltre. E ciò, paradossalmente, lo rende più simile ai partiti “tradizionali”, che non sono sussidiari di un leader.
Ma agiscono, semmai, al suo servizio, dopo averlo scelto.
E per questo hanno possibilità  di riprodursi e di durare a lungo. D’altronde, il M5s è, ormai, presente nelle istituzioni e nei governi locali.
Fra il 2014 e il 2015 si è dotato di una struttura di “mediazione” con la società  e i cittadini. Attraverso il cosiddetto Direttorio.
Ed è presente   –   e organizzato – nella società  e sul territorio. Dove ha continuato a utilizzare la “dis-intermediazione “- ad ogni livello   –   come uno dei principi fondativi.
Per questo, anche per questo il M5s va preso sul serio. Perchè non intercetta più solo   –   e soprattutto   –   la “sfiducia”   –   democratica.
Non esercita solo la “contro democrazia” (tematizzata da Pierre Rosanvallon), la “democrazia della sorveglianza”. Il controllo democratico. Ma è spinto dalla domanda   –   e dalla ricerca   –   di governo, espressa da gran parte dei suoi elettori.
Che puntano, per questo, su leader cresciuti ” nel” partito. Pardon: nel Non-Partito. Oggi: il “Partito del M5s”. Rappresentato dai Di Maio, i Di Battista. E da altri “Cittadini”, ancora poco noti.
Per questo oggi – anche se non da oggi – conviene prendere sul serio il M5s.
E i suoi attivisti, i suoi elettori, i suoi leader: non chiamateli più “grillini”.

Ilvo Diamanti
(da “La Repubblica”)

argomento: Grillo | Commenta »

SARA’ INTITOLATO A VALERIA IL NUOVO OSPEDALE DI EMERGENCY IN AFGHANISTAN

Novembre 30th, 2015 Riccardo Fucile

INTERVISTA A CECILIA STRADA: “UN MODO PER ONORARE UNA PERSONA SOLARE E APPASSIONATA CHE LAVORAVA PER I DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI”

“Stiamo costruendo il nuovo Centro di maternità  ad Anabah, in Afghanistan, per dare più diritto alla cura a mamme e bambini e più lavoro e formazione alle donne impiegate nel Centro. E, d’accordo con la famiglia, abbiamo deciso che la nuova struttura sarà  dedicata a Valeria Solesin”.
Questo il post apparso sul profilo Facebook di Cecilia Strada, presidente di Emergency, l’organizzazione non governativa che da più di vent’anni cura strenuamente (e gratis) tutti i malati e i feriti delle guerre, della povertà , delle ingiustizie, degli interessi striscianti e del terrore nel mondo.
E Valeria era una di loro.
Una scoperta, una rivelazione che è suonata così naturale. La ragazza veneziana trucidata al Bataclan di Parigi era stata una volontaria di Emergency.
Perchè Valeria voleva rendersi utile al mondo. Voleva contribuire a mitigarne le troppe sofferenze e convulsioni. Valeria voleva capirlo, questo mondo.
A cominciare dalle ragioni degli altri, dei più distanti. Con l’ottimismo della volontà  e anche quello della ragione. Prima che il suo sogno finisse come sappiamo.
Il nuovo centro di maternità  in Afghanistan che sarà  intitolato a Valeria Solesin è una struttura che dà  lavoro a sole donne, in un Paese dove la mortalità  materna è 115 volte più alta di quella italiana.
La nostra intervista a Cecilia Strada parte da qui.
“È un pensiero che Emergency ha avuto subito dopo aver saputo del suo coinvolgimento in questa drammatica vicenda. Naturalmente, abbiamo aspettato di parlarne prima con la famiglia. E a loro la nostra proposta è parsa una bella cosa. A quel punto abbiamo cominciato a ragionare su che tipo di struttura dedicarle. Il nostro poliambulatorio a Marghera, vicino, quindi, a casa sua? Alla fine abbiamo deciso per il centro di maternità  in Afghanistan perchè si prende cura delle madri, dei bambini, della salute delle donne; e della loro piena occupazione. Tutti aspetti che per Valeria erano molto importanti: un’esperienza per la costruzione dei diritti e per le donne, per il lavoro delle donne. Un posto per non dimenticarla mai”.
Valeria ha fatto parte di Emergency. Che ricordo trattenete di lei?
“È stata una nostra assidua volontaria: a Venezia prima, e a Trento poi. I volontari del gruppo di cui ha fatto parte la ricordano come una ragazza davvero in gamba, appassionata, solare, studiosa, sveglia. Una gran bella persona”.
“La nostra dignità  è dovuta e dedicata a tutte le Valerie che lavorano, studiano, soffrono e non si arrendono”. Lo ha detto Alberto Solesin, padre di Valeria, durante i funerali laici e di Stato della ragazza uccisa al Bataclan.
“Ripensando a Valeria non voglio isolare la sua immagine dal contesto in cui lei viveva a Parigi. L’università , l’Istituto nazionale di studi demografici, i bistrot, le birrerie dove amavano incontrarsi tante ragazze e ragazzi come Valeria. Gioiosi, operosamente rivolti a un futuro che tutti, mi pare, assieme a lei vogliono migliore”
Con Valeria e gli altri ragazzi sterminati al Bataclan è stata colpita, forse deliberatamente, la “generazione Erasmus” come la definisce il premier Matteo Renzi. La nostra “Meglio Gioventù Europea”. Perchè proprio lei, perchè proprio loro?
“Non sono in realtà  particolarmente stupita per quanto è accaduto, perchè l’esperienza del terrorismo, che è anche l’esperienza della guerra, è appunto sinonimo di “vittime civili”. Sono vent’anni che lavoro in Emergency e non conosco una situazione di violenza, di conflitto, di terrorismo, di guerra in cui a farne le spese non siano stati i civili. Magari attraverso “bombardamenti chirurgici” e “droni intelligenti”. Poi, di volta in volta tra i civili massacrati, tra quelli che non c’entrano niente puoi trovarci i ventenni, i 25enni, i bambini, i vecchi contadini… questa è la tragica realtà  dei conflitti moderni. A morire non sono i combattenti. A morire nella stragrande maggioranza dei casi sono i civili”.
Emergency, citandovi, “da oltre vent’anni risponde all’orrore della violenza con la pratica dei diritti”. Anche la battaglia contro l’Isis può essere combattuta con un sovrappiù di civiltà ? O la guerra è ormai inevitabile?
“Noi muoviamo da una considerazione inequivocabile, fermo restando che non devono essere le organizzazioni non governative come la nostra a trovare le soluzioni, ma l’Onu e gli organismi sovranazionali. Il dato di fatto è questo: sono quindici anni che il mondo è impegnato in una guerra senza quartiere contro il terrorismo, e i risultati non sono certo entusiasmanti se pensiamo a Daesh, ai morti di Beirut, Parigi, Kabul e in Siria tutti i giorni. Nella nostra esperienza la guerra non è uno strumento che ha funzionato. Per contro, sempre per il nostro vissuto personale, ci sembra che la pratica dei diritti sia un modo efficace e molto più economico di mettere in campo degli antidoti alla violenza e al fanatismo. Noi quindi andiamo avanti così”.
Salvaguardare i diritti: e poi?
“Occorrerebbe anche molta onestà  intellettuale. Bisogna controllare seriamente i flussi finanziari: da dove arrivano i fondi, le armi e gli appoggi politici al terrorismo? E poi, più “banalmente”: chi li compra i reperti archeologici con cui i miliziani dell’Is fanno un sacco di soldi? Non certo i cittadini iracheni, o quelli siriani e afghani. E il petrolio di contrabbando dal Califfo chi se lo compra? Va potenziata l’attività  di intelligence e migliorato il lavoro di chi si occupa delle attività  di “deradicalizzazione…”.
Un’inquietante figura si aggira e moltiplica nel cuore dell’Europa: il “foreign fighter”.
“Gli ultimi attentati perpetrati su suolo europeo sono stati organizzati da cittadini europei, non da gente arrivata dall’Iraq o dalla Siria. Come è possibile che un ragazzo nato a Bruxelles si faccia saltare in aria a Parigi? Occorre allora secondo noi un maggiore impegno nell’attività  di deradicalizzazione. Per esempio spiegando alle famiglie, e agli insegnanti, come riconoscere i campanelli d’allarme, come evitare gli arruolamenti e le affiliazioni, “deradicalizzandoli” prima che sia troppo tardi. Troviamo frustrante che la risposta sia sempre e soltanto questa: “Più guerra, più bombe”. Così facendo continueremo a contare i morti. Anche a Parigi”.
Chi arma Daesh?
“Per anni ci hanno raccontato che, grazie ai satelliti, si riesce a vedere persino un foglio formato A4 sul marciapiede sotto casa nostra. Ma allora come è possibile che non si riescano a identificare i flussi di armi? Basterebbero i semplici metodi ordinari di intelligence e di polizia; gli strumenti della lotta alla mafia. E Falcone non ha mai proposto di bombardare la Sicilia per sconfiggere la mafia”.
Viviamo in un pianeta incattivito?
“È da decenni che lavoriamo in zone di guerra. Dal ’99 siamo in Afghanistan, dove crescono ogni anno le vittime civili; dal ’95 in Iraq, dove negli ultimi due anni abbiamo aperto dei centri sanitari nei campi degli sfollati e dei fuggiaschi dalle violenze e dai bombardamenti. Siamo in Africa, con centri di chirurgia d’urgenza per cercare di porre un argine a guerre civili combattute anche a colpi di machete. Le vittime dilagano dappertutto. La violenza va a spirali. La guerra, il terrorismo procedono per spirali: era inevitabile che prima o poi saremmo stati toccati anche in posti in cui ci sentivamo completamente al sicuro. Ma non può esserci un posto sicuro in un mondo pervaso dalla violenza”.
Condivide la posizione di non interventismo aperto del governo Renzi?
“Non mi è chiarissimo quello che intende fare il governo italiano, con dichiarazioni del tipo: “Siamo al vostro fianco ma poi vedremo come”. Credo che il nostro governo, al di là  di essere con la Francia, debba ragionare in proprio. Chiedendosi per esempio: in quale modo le armi da noi esportate in Medio Oriente, in Nord Africa, in Arabia Saudita e nei paesi del Golfo possono far sì che il mondo diventi sempre più violento? È possibile che tra i nostri alleati ci siano Stati che sostengono direttamente o indirettamente il terrorismo? Finora non ho sentito nessun discorso del genere”.
Perchè ci commuoviamo per le vittime di Parigi e molto di meno per chi di terrorismo muore in Mali, in Tunisia o in Palestina?
“Da un lato gioca l’immedesimazione: tutti avremmo potuto essere al Bataclan, tutti siamo stati una volta a Parigi e lo stesso non può dirsi per Baghdad o Damasco. Ma qui un ruolo assolutamente centrale lo rivestono i media. È un percorso cominciato dopo l’11 settembre. Le vittime dell’attacco alle Torri gemelle ci vennero giustamente raccontate a fondo. Conoscemmo le loro facce, i loro nomi, le loro passioni: ognuno di loro è diventato parte del nostro album familiare, della nostra storia. Lo stesso meccanismo si è replicato a Parigi, ma questo non accade quando un attentato terroristico spazza via duecento innocenti in Afghanistan o in Iraq. In quel caso i giornali si limitano a un trafiletto. Quelle vittime non vengono raccontate come tutte le vittime meriterebbero, e così non penetrano nel nostro immaginario collettivo. Non potremo mai sentirle vicine. Non potremo mai capirle”.
Dopo venerdì 13 novembre sta rimontando, in tutta Europa, l’avversione nei confronti dei migranti. “Avete aperto le frontiere, queste sono diventate un colabrodo e ora non lamentatevi se in mezzo a immigrati e rifugiati regolari si annidino, a frotte, gli invasati dell’Isis” recita certa retorica destrorsa.
“Il proliferare dei foreign fighters insegna che le frontiere c’entrano ben poco. E allora, e a maggior ragione creiamo dei corridoi umanitari, controllati, delle possibilità  di arrivare in Italia in modo legale, in aereo, per i richiedenti asilo e per chi scappa da guerre atroci. Non solo per salvargli la vita, ma anche per una questione di sicurezza”.
La caccia al clandestino cripto-terrorista: questo è quello che desideravano gli jihadisti?
“Sicuramente il razzismo e l’islamofobia sono un grande regalo all’estremismo perchè forniscono delle ghiotte occasioni di propaganda. Ogni profugo accolto in Europa è una sconfitta per Daesh. Ogni profugo respinto è un regalo che gli facciamo”.

Maurizio Di Fazio
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: radici e valori | Commenta »

ALL’ITALIA IL RECORD DI MORTI PREMATURE PER INQUINAMENTO

Novembre 30th, 2015 Riccardo Fucile

RAPPORTO DELL’AGENZIA EUROPEA DELL’AMBIENTE: NEL 2012 OLTRE 84.000   VITTIME… TRE I KILLER: MICRO POLVERI SOTTILI, BIOSSIDO DI AZOTO E OZONO

L’Italia è il Paese dell’Unione europea che segna il record del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l’inquinamento dell’aria.
La stima arriva dal rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): il Belpease nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue.
I killer.
Tre i ‘killer’ sotto accusa per questo triste primato. Le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello nei bassi strati dell’atmosfera (O3), a cui lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia.
Il bilancio più grave se lo aggiudicano le micropolveri sottili, che provocano 403mila vittime nell’Ue a 28 e 432mila nel complesso dei 40 Paesi europei considerati dallo studio.
L’impatto stimato dell’esposizione al biossido di azoto e all’ozono invece è di circa 72mila e 16mila vittime precoci nei 28 Paesi Ue e di 75mila e 17mila per 40 Paesi europei.
Pianura Padana più colpita.
L’area più colpita in Italia dal problema delle micro polveri si conferma quella della Pianura Padana, con Brescia, Monza, Milano, ma anche Torino, che oltrepassano il limite fissato a livello Ue di una concentrazione media annua di 25 microgrammi per metro cubo d’aria, sfiorata invece da Venezia.
Considerando poi la soglia ben più bassa raccomandata dall’Oms di 10 microgrammi per metro cubo, il quadro italiano peggiora sensibilmente, a partire da altre grandi città  come Roma, Firenze, Napoli, Bologna, arrivando fino a Cagliari.

(da “La Repubblica”)

argomento: denuncia | Commenta »

STIPENDI D’ITALIA, DIFFERENZE FINO AL 35%

Novembre 30th, 2015 Riccardo Fucile

MILANO DOMINA, SARDEGNA FANALINO DI CODA… SI VA DA UNA MEDIA DI 34.000 EURO A 22.000

Il cuore della Lombardia ha gli stipendi più alti della Penisola, quello della Sardegna i più poveri.
E’ la provincia di Milano, infatti, a garantire le retribuzioni annue lorde più pesanti, secondo la rilevazione dell’Osservatorio Jobpricing, con un livello che supera i 34.500 euro.
Nel medio-campidano, invece, si scende sotto la soglia di 22.500 euro, per una sforbiciata di oltre un terzo dell’assegno.
Nel mezzo, tutte le altre province, con una tendenza che non stupisce: vincono le regioni del Centro-Nord, le più attardate sono quelle del Mezzogiorno.
Se si raggruppano i risultati per regioni, infatti, la Lombardia si issa al primo posto con retribuzioni lorde medie di oltre 31mila euro, e sul podio si accompagna con Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
Quarto il Lazio, con poco meno di 30mila euro, anche se Roma è fuori dalla top ten delle province meglio retribuite con un risultato di 30.126 euro.
Si tratta di una rilevazione che – a differenza di quella svolta per esempio dall’Istat (che accorpa più redditi: da lavoro dipendente, da pensione, da attività  in proprio, da rendite, per poi suddividerli per i componenti della famiglia) – riguarda il dato puntuale relativo al lavoro dipendente, nel suo luogo di produzione (che può esser diverso dalla residenza), con l’esclusione di autonomi e Pa.

(da “La Repubblica”)

argomento: Lavoro | Commenta »

PAPA FRANCESCO IN MOSCHEA: “NO A VIOLENZA IN NOME DI DIO”

Novembre 30th, 2015 Riccardo Fucile

UN “TRAVOLGENTE” BERGOGLIO INCONTRA LA COMUNITA’ MUSULMANA CENTRAFRICANA: “SIAMO FRATELLI, CHI CREDE IN DIO E’ UOMO DI PACE”

“Nessuna violenza in nome di Dio”. Sono parole di pace quelle di Papa Francesco stamane, all’inizio della visita nella moschea principale di Bangui, nel quartiere musulmano di   Koundoukou nella Repubblica Centroafricana.
“Tra cristiani e musulmani siamo fratelli ha detto il Papa – dobbiamo dunque considerarci come tali, comportarci come tali. Sappiamo bene che gli ultimi avvenimenti e le violenze che hanno scosso il vostro Paese non erano fondati su motivi propriamente religiosi. Chi dice di credere in Dio dev’essere anche un uomo o una donna di pace”.
“Cristiani, musulmani e membri delle religioni tradizionali – ha aggiunto – hanno vissuto pacificamente insieme per molti anni. Dobbiamo dunque rimanere uniti perchè cessi ogni azione che, da una parte e dall’altra, sfigura il Volto di Dio e ha in fondo lo scopo di difendere con ogni mezzo interessi particolari, a scapito del bene comune”.
Nell’ultimo giorno in Centrafrica il Papa ha ricordato gli ultimi fatti drammatici di cronaca.
“Insieme diciamo ‘No’ all’odio, alla vendetta,alla violenza, in particolare a quella che è perpetrata in nome di una religione o di Dio”, perchè “Dio è pace, salam”, ha spiegato Bergoglio.
“In questi tempi drammatici, i responsabili religiosi cristiani e musulmani hanno voluto issarsi all’altezza delle sfide del momento. Essi hanno giocato un ruolo importante per ristabilire l’armonia e la fraternità  tra tutti. Vorrei assicurare loro la mia gratitudine e la mia stima – ha detto Bergoglio – . E possiamo anche ricordare i tanti gesti di solidarietà  che cristiani e musulmani hanno avuto nei riguardi di loro compatrioti di un’altra confessione religiosa, accogliendoli e difendendoli nel corso di questa ultima crisi, nel vostro Paese, ma anche in altre parti del mondo”.
Al suo arrivo   alla moschea di Koudoukou, il papa ha chiesto ai suoi ospiti di essere condotto davanti al mihrab, il punto di maggior devozione all’interno della moschea ed è rimasto in silenzio e grande raccoglimento per alcuni minuti.
Ad accogliere Bergoglio nello stadio Barthelemy Boganda di Bangui, per la messa nella ricorrenza liturgica di Sant’Andrea Apostolo, una folla di 20.000 cristiani.
Il Pontefice ha compiuto un giro nel complesso sportivo a bordo della papamobile e ha salutato i fedeli. “Ogni battezzato deve continuamente rompere con quello che c’è ancora in lui dell’uomo vecchio, dell’uomo peccatore, sempre pronto a risvegliarsi al richiamo del demonio – e quanto agisce nel nostro mondo e in questi tempi di conflitti, di odio e di guerra – per condurlo all’egoismo, a ripiegarsi su sè stesso e alla diffidenza, alla violenza e all’istinto di distruzione, alla vendetta, all’abbandono e allo sfruttamento dei più deboli”, ha detto il Papa celebrando la messa.

(da agenzie)

argomento: Papa | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.774)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Agosto 2025 (401)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2015
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Ott   Dic »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI DOVREBBE PARLARCI DELLA EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO
    • LA PACE IN UCRAINA E’ SEMPRE IN ALTO MARE: TRUMP SPOSTA DI “DUE O TRE SETTIMANE” LA FINESTRA TEMPORALE PER I NEGOZIATI TRA MOSCA E KIEV
    • – – – AL SUMMIT SULL’UCRAINA NON SI E’ DECISO UNA MAZZA, AL DI LA’ DELLE APPARENZE E DELLE SVIOLINATE TRA I I LEADER
    • SCAZZO NAVALE A DESTRA: LA NOMINA, DA PARTE DI SALVINI, DELLA LEGHISTA ANNALISA TARDINO A COMMISSARIO DELL’AUTORITA’ PORTUALE DELLA SICILIA OCCIDENTALE FA INCAZZARE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, RENATO SCHIFANI
    • INGRESSO VIETATO A JD VANCE: UN RISTORANTE INGLESE HA RIFIUTATO LA PRENOTAZIONE DEL VICEPRESIDENTE AMERICANO A CENA
    • SCOPPIA IL CASO DELL’AZZERAMENTO DELLA COMMISSIONE VACCINI, SALVINI E FDI CONTRO IL MINISTRO SCHILLACI, FORZA ITALIA LO DIFENDE
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA