GIAMPIERO MASSOLO: “PERDERE L’UCRAINA SAREBBE UNA SCONFITTA PER TRUMP, HA BISOGNO DEL SOSTEGNO EUROPEO PER VINCERE IL NOBEL. A LUI IMPORTA LA FINE DEL CONFLITTO, INCASSARE UN SUCCESSO. POCO CONTA CHI DEVE PAGARE IL PREZZO”
“IL BLUFF DI PUTIN: GOVERNA UN PAESE SOSTANZIALMENTE FALLITO. E LO SA. NON A CASO SI RASSEGNA AD ESSERE SUBALTERNO A XI E A FARSI AIUTARE DA KIM. IN UCRAINA HA FALLITO: NON HA DEBELLATO KIEV, AVANZA MA CON GRANDE LENTEZZA
Putin: mestiere e bluff. L’arte di giocare al meglio le proprie carte. Mestiere. Condurre una politica anti occidentale di rivalsa e potenza (Georgia, Ucraina), con il pretesto di difendersi dall’espansionismo atlantico e tutelare le minoranze russe.
Abile nell’appropriarsi delle cose come se le stesse concedendo, nel trasformare in successi gli esiti incerti: la personificazione della tecnica diplomatica. […] Questo è il Putin che Trump ha incontrato ad Anchorage: in un mondo di «grandi potenze» non poteva andare diversamente.
Bluff. Putin governa un Paese sostanzialmente fallito. E lo sa. Un apparato industriale obsoleto, una dipendenza eccessiva dalle
esportazioni energetiche, un’economia di guerra, le sanzioni che lo escludono dai flussi commerciali e tecnologici.
Non a caso si rassegna ad essere subalterno a Xi e a farsi aiutare da Kim. Mentre guarda con interesse ad un reset con Trump. In Ucraina ha fallito: non ha debellato Kiev, non ha sostituito Zelensky, avanza ma con grande lentezza.
Il bluff consiste nel fare finta di nulla, aspettare, scommettere che le divergenze tra Stati Uniti ed Europa aumenteranno, che la fatica delle opinioni pubbliche europee metterà in difficoltà i governi.
Che insomma otterrà nei fatti ciò che non ha ottenuto con le armi. In Alaska non aveva altri obiettivi: guadagnare tempo e legittimazione.
Giampiero Massolo
per il “Corriere della Sera”
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