BUCCI PERDE A SPEZIA, TRACOLLA A GENOVA, MA SI SALVA CON I VOTI DI SCAJOLA NELL’IMPERIESE
A GENOVA, CITTA’ DOVE E’ SINDACO, BUCCI VIENE STACCATO DA ORLANDO DI 9 PUNTI, CHI LO CONOSCE NON LO VOTA… IL PD PRIMO PARTITO VOLA AL 29%, FDI DIMEZZA I VOTI DELLE EUROPEE DI POCHI MESI FA… ORLANDO PERDE GRAZIE AI GRILLINI (COME AL SOLITO) CHE SONO RIMASTI A CASA DOPO AVER IMPEDITO AI RENZIANI DI FARE UNA LISTA CIVICA… E’ ORA DI FINIRLA DI BLANDIRE I CITTADINI CHE SI ASTENGONO (54% DI ASTENUTI): ORA VI PAGHERETE LE VISITE MEDICHE DAI PRIVATI E SE SARETE PIU’ POVERI SARANNO CAZZI VOSTRI
Con circa 550.000 voti espressi, la partita in Regione Liguria si è decisa per circa 6.000 voti di distacco tra Bucci e Orlando, circa l’1% (48,6% contro 47,5% quando sono state scrutinate oltre il 90% delle sezioni). Il tutto dopo ore di continui ribaltamenti di fronte e con Orlando spesso in testa.
Sintetizziamo: Bucci viene sconfitto nella provincia di Spezia di 5 punti percentuali, perde clamorosamente a Genova, città di cui è sindaco con 9 punti di distacco da Orlando, perde anche in provincia di Genova e si impone nel Savonese solo con il 3% di vantaggio.
Vince grazie alla provincia di Imperia che gli garantisce un divario del 25% grazie all’apporto di Claudio Scajola, sindaco di Imperia, eterno ras del Ponente ligure.
Ma vediamo i risultati dei partiti.
Vince sicuramente il Pd di Elly Schlein che arriva a sfiorare il 29% guadagnando altri 3 punti rispetto alle Europee in Liguria di pochi mesi fa e diventando il primo partito in Regione.
Reggono bene Avs e Calenda (6,2% e 1,7%), crolla il M5S che scende dal 10% al 4.6%. Come al solito quando si tratta di votare un candidato non loro se ne stanno a casa. Per non dire del contributo allo sfascio dato da Beppe Grillo con continue polemiche che ha fatto rimanere a casa molti elettori grillini sconcertati.
Dopo aver impedito a Orlando di far aderire alla coalizione i renziani che si sarebbero accontenati di una lista civica senza il loro simbolo, i primi a tradire sono stati loro (come avevamo ampiamente preventivato)
Calenda ha portato circa 9.000 voti, una cifra simile avrebbe portato una lista “renziana” ( Bucci ha vinto per meno voti), ma qualcuno ha preferito perdere, un film già visto.
Quanto ai liguri astensionisti (ha votato solo il 46%) sarebbe ora che i politici, invece di stare sempre a “giustificarli”, dicessero chiaramente: “chi tace è complice, poi non venite a lamentarvi se dovete pagare la sanità privata o non vi potete curare, cazzi vostri”.
Urge terapia d’urto, i politici “non sono tutti uguali”, siete voi che siete tutti uguali nella vostra ignoranza delle regole democratiche. E allora tenetevi le opere utili solo a chi ci guadagna, le funivie ridicole, le liste d’attesa di un anno, le feste di capodanno elargite al popolino con i soldi pubblici.
Tra pochi mesi si voterà per il nuovo sindaco di Genova: mi raccomando state a casa, così potrete favorire l’erede al trono giè investito da Bucci e Toti.
Per fortuna c’e’ una parte sana della città che ha dato uno schiaffone a Bucci facendolo perdere nella città che male amministra, una figura di merda per il neo presidente non avere il consenso dei genovesi.
Perchè la morale di queste elezioni è semplice: chi lo conosce non lo vota.
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