DAZIO, CONTRODAZIO E POI TRATTIAMO: DOPO L’ANNUNCIO DI NUOVE TARIFFE DA PARTE DELLA CASA BIANCA, L’UE REAGISCE CON I CONTRODAZI CHE SCATTERANNO A FINE APRILE MA CERCA COMUNQUE IL DIALOGO
CI SONO ALMENO VENTI GIORNI PER NEGOZIARE CON TRUMP E EVITARE CHE LA GUERRA COMMERCIALE DIVENTI UNA CATASTROFE PLANETARIA
“Risponderemo immediatamente”. L’Ue vuole passare subito al contrattacco. I dazi imposti da Donald Trump confermano le previsioni più pessimistiche. I toni usati dal presidente americano nei confronti dell’Unione europea, poi, sono stati giudicati «offensivi» e ben poco consoni nei confronti di uno storico alleato. E per questo inaccettabili
La Commissione, quindi, già nelle prossime ore emetterà i primi provvedimenti. Subito scatteranno le misure già approvate: quelle sull’acciaio e alluminio che valgono oltre 25 miliardi di euro e quelle sui beni che già erano presenti nell’elenco predisposto dall’Unione nel 2020. Un modo per replicare ai dazi del 25 per cento sulle auto. La linea è quella annunciata martedì scorso da Ursula von der Leyen: «Queste scelte impongono una rappresaglia».
La presidente ha già predisposto una ulteriore lista che punta a colpire i servizi, settore in cui la bilancia commerciale americana è in attivo di 109 miliardi all’anno. Si tratta dunque di misure che dovrebbero insistere anche sulle “Big Tech” come Amazon, Google, X, Microsoft. Ma anche sulla impossibilità per le aziende statunitensi di investire nel Vecchio Continente e su limitazioni al diritto d’autore.
Von der Leyen ha contattato tutti i 27 governi dell’Unione per concordare una «risposta coordinata». E non è escluso che venga convocato un Consiglio europeo straordinario per assumere una scelta ancora più formale. […] Dopo l’annuncio della Casa Bianca, in effetti, anche le cancellerie che fino a ieri avevano frenato e spingevano per una reazione moderata, adesso si stanno piegando alla richiesta di Palazzo Berlaymont di mettere in campo subito una risposta ferma
La Ue cerca comunque di mantenere il dialogo aperto. La strada del negoziato viene considerata non chiusa. E anche la seconda fase dei controdazi è costruita per avviare subito la trattativa. Queste tariffe, infatti, saranno operative a fine aprile. Ci sono almeno venti giorni, dunque, per negoziare con il presidente statunitense e evitare che la guerra commerciale diventi una catastrofe planetaria.
Va tenuto presente che secondo la Bce, la Banca centrale europea, i soli dazi americani ridurranno il pil dell’Unione dello 0,3 per cento. Ma con la reazione europea il calo sarà almeno dello 0,5. Per il Vecchio Continente
(da La Repubblica)
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