COME PUTIN VUOLE LA PACE: 600 DRONI SU KIEV, UCCISE 12 PERSONE, COLPITA ANCHE LA SEDE UE
ZELENSKY:”IL MONDO CONTINUA A CHIUDERE GLI OCCHI. COSA DICONO ORA UNGHERIA E CINA?
Quasi 600 droni e 30 missili su Kiev e altre dodici località dell’Ucraina, sono i numeri del massiccio attacco che questa notte la Russia ha lanciato uccidendo almeno dodici persone. Tra i morti ci sarebbero anche tre minori di 2, 14 e 17 anni, mentre i feriti si contano a decine. È l’ultimo raid, il più violento dell’ultimo mese, condotto da Mosca per colpire la retroguardia militare ucraina e le infrastrutture del Paese, tanto da mandare in tilt il traffico ferroviario. Tra gli edifici colpiti ci sarebbe anche la sede della delegazione dell’Unione europea in Ucraina: «I miei pensieri sono rivolti alle vittime ucraine e anche al personale Ue in Ucraina, il cui edificio è stato danneggiato da questo deliberato attacco russo», ha fatto sapere il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. «Questi missili sono oggi una chiara risposta a tutti coloro che, da settimane e mesi, chiedono un cessate il fuoco e una vera diplomazia», ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X. «La Russia sceglie la balistica invece del tavolo dei negoziati».
I raid su Kiev, 20 distretti colpiti: «Personale Ue al sicuro»
Centinaia di droni e missili sono piovuti alle prime ore di oggi, giovedì 28 agosto, sul cielo di Kiev. Sono venti i distretti della capitale rimasti dilaniati dalle armi del Cremlino: «Stanno colpendo cinicamente gli edifici residenziali», ha denunciato su Telegram il sindaco della città, Vitali Klitschko. «Una casa di cinque piani è stata colpita direttamente. Tutto, dal quinto al primo piano, è andato distrutto». Al momento le autorità chiedono ai cittadini di non abbandonare i rifugi: «La minaccia dell’uso di armi balistiche continua». Nel frattempo, per le strade, da ore sono già in corso i tentativi di soccorso. Resi ancor più complicati dalla presenza di detriti e dai crolli degli edifici residenziali. «Il personale della nostra delegazione è al sicuro. La Russia deve cessare immediatamente i suoi attacchi indiscriminati contro le infrastrutture civili e unirsi ai negoziati per una pace giusta e duratura», ha fatto sapere su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
La denuncia di Zelensky: «Il mondo chiude gli occhi, la Russia si sente impunita»
«La Russia preferisce continuare a uccidere piuttosto che porre fine alla guerra. Ciò significa che la Russia continua a non temere le conseguenze, continua ad approfittare del fatto che almeno una parte del mondo chiude gli occhi davanti all’uccisione di bambini e cerca scuse per Vladimir Putin». Così Zelensky, su X, ha duramente denunciato non solo l’attacco russo ma anche le titubanze dei potenti del mondo che a suo avviso non stanno stringendo a sufficienza la morsa attorno al collo del Cremlino. E il leader di Kiev cita i Paesi per nome: «Ci aspettiamo una reazione dalla Cina a quanto sta accadendo. La Cina ha ripetutamente chiesto di non espandere la guerra e di dichiarare un cessate il fuoco. Ci aspettiamo una reazione dall’Ungheria. Ci aspettiamo una risposta da tutti coloro che nel mondo hanno chiesto la pace, ma che ora più spesso rimangono in silenzio invece di prendere posizioni di principio».
Putin e l’invito a Pechino per la parata militare
Nel frattempo, però, la Cina non sembra aver fatto passi indietro per distanziarsi da Vladimir Putin. Anzi, il nome del presidente russo compare – al fianco di quello del dittatore nordcoreano Kim Jong-Un – tra gli invitati alla parata militare che si terrà a Pechino la prossima settimana. Rimane sempre sul tavolo l’offerta di un incontro faccia a faccia con Zelensky, un appuntamento che non sembra essere in cima alle priorità dello «zar».
(da agenzie)
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