EDITORIALE
PACCHETTO SICUREZZA: SI POSSONO CELEBRARE LE NOZZE COI FICHI SECCHI? IL RISCHIO DI UNA SOLA OPERAZIONE DI IMMAGINE…
Partiamo dal principio di come si comporta una famiglia giudiziosa di fronte alla prospettiva di farsi una meritata vacanza estiva: individua la meta, sceglie l’offerta con il migliore rapporto qualità /prezzi, stabilisce il periodo, ipotizza il budget necessario. Bene, a quel punto, stabiliti i costi, dà una occhiata al proprio conto corrente e si pone la domanda: ” Ce lo possiamo permettere? “. Se la risposta è affermativa si parte, se i fondi non ci sono si resta a casa. Questo dice la logica e il buon senso. Inutile illudere i figli, si potrebbe aggiungere…
Il nostro Governo sta predisponendo il famoso “pacchetto sicurezza” che consisterà in una trentina di punti, alcuni approvabili subito con decreto, altri con normale iter parlamentare. La Lega, tramite Maroni, si sta giocando la faccia e lo sa bene, ma si rende anche conto che una cosa è “esternare” dall’opposizione e un’altra cosa è “governare”. Anche perchè non ha seguito il modus operandi della famiglia di cui sopra, ma sta organizzando la vacanza col bancomat scarico.
Vediamo di spiegarci meglio: tutti d’accordo in primis che gli immigrati clandestini che delinquono vadano allontanati ed espulsi. Bene, quanti saranno? Diciamo 300mila ( badanti e muratori in nero a parte)? Chi li deve trovare? Maroni e Bossi, con Balocchi che gli regge la torcia? Le ronde padane coi fucili col gommino? Direte: gli agenti di polizia e i carabinieri. Concordiamo. Si dà però il caso che, dato che lo Stato non se lo può permettere, vi sia in vigore una norma che vieta agli agenti di fare più di 9 ore di straordinario al mese. Se un agente viene comandato a un servizio d’ordine pubblico ( cortei, manifestazioni, stadi ) le 9 ore se le sputtana in un giorno…fine degli straordinari, vige solo il recupero eventuale e a quel punto si innesca un meccanismo dove il personale disponibile è sempre numericamente inferiore alle necessità .
Prima cosa da fare: eliminare il limite delle 9 ore mensili, pagare gli straordinari agli agenti come in tutti i Paesi civili, detassare loro gli straordinari, riconoscergli aumenti reali ( non di 10 euro a contratto, come Prodi) e uno stipendio dignitoso. Oltre a garanzie di non finire processati solo perchè svolgono la loro professione. Inoltre assicurare benzina a volontà alle volanti, rinnovo del parco automezzi. e ritornare alla formazione di “investigatori”. Quanto costa tutto questo? Basta fare due conti e trovare i soldi. Se non ci sono, inutile prendere per il culo gli Italiani, se ci sono, passare alla fase due.
Il problema è individuare i 300.000 ipotetici delinquenti, non andare per badanti e muratori. Se esistono 500mila lavoratori che avevano fatto domanda e non era stata accolta perchè il tetto previsto era inferiore, vuol dire solo una cosa: chi aveva stabilito il tetto non aveva capito una mazza. E’ come se una fabbrica annuncia di avere bisogno di 1000 operai e gliene diamo solo 400, respingendo gli altri 600 che si sono presentati per essere assunti. Se la richiesta era chiaramente mille, solo un imbecille poteva fissare il limite a 400. Pertanto qua non si tratta di sanatoria, inutile mostrare i muscoli e far fare alle badanti un viaggio di ritorno al paese di origine, sosta di un mese e rientro in Italia per salvare la faccia della Lega. Se il vecchietto passa a miglior vita in quel mese, a causa della mancata assistenza, maledice la Padania dal cielo: attenti che qualche accidente ogni tanto arriva a destinazione. E’ così semplice: il datore di lavoro garantisca per chi lavora a casa sua, lo metta in regola, versi i contributi e l’irregolare viene regolarizzato.
Passiamo alla fase tre: le forze di polizia ( ben pagate e addestrate) a quel punto possono dedicarsi agli irregolari che delinquono …in Francia ne individuano decine di migliaia l’anno, possiamo farlo anche noi. Ma a quel punto vengono fermati, fatti transitare nei CPT e non lasciati a piedi libero col foglio di allontanamento discrezionale. Quindi occorre: 1 ) che ogni regione abbia almeno un CPT 2) che le pene per eventuali reati siano scontate nel Paese di origine 3) che si proceda all’espulsione immediata con accompagnamento alla frontiera. Ovvio che senza quattrini non si può fare nulla, solo chiacchiere.
Non basta, occorrono altre cose: la Marina militare deve impedire l’accesso nelle acque territoriali italiane degli scafisti: usa i radar la Spagna, possiamo usarli anche noi. Poi occorre che, rispettando il trattato di Scenghen e senza bisogno di contestare il reato di immigrazione clandestina, si scriva una norma chiara di riferimento per la magistratura, la quale a questa dovrà attenersi senza interpretazioni dubbie. Chi è irregolare e non dimostra di avere mezzi di sussistenza va espulso…punto e fine. Per quanto riguarda i comunitari, come i cittadini romeni, se non hanno una occupazione, trascorsi i tre mesi, si fanno valere i motivi di ordine pubblico e a casa, anche attraverso accordi col governo di Bucarest. Gli zingari devono accamparsi in appositi siti, localizzati fuori dai centri abitati, strutture pubbliche dignitose a numero chiuso. Oltre un certo numero di rom, censiti e controllati, nessun permesso di sosta. Vale per i campeggi degli italiani, valga anche per loro.
Le carceri si svuoterebbero ( con la pena scontata a casa loro), le città si liberebbero della presenza dei rom, i minori rom che vengono sfruttati per l’accattonaggio siano tolti subito ai genitori e portati in comunità di recupero, i delinquenti rimpatriati immediatamente. La sera devono girare agenti in borghese per l’attività investigativa, non quelli in divisa per dare “la sensazione” di sicurezza. Con operazioni alternate, inevstigative e megapattuglioni, in poco tempo si allontanerebbero 100mila irregolari e altri se ne andrebbero da soli. Inasprire le pene va bene per la malavita italiana, gli altri usufruiscano dei pasti e degli alloggi nelle carceri dei loro paesi di origine. La giustizia andrebbe rivista in altro senso: tutelare le donne dalle violenze casalinghe, evitare condoni cretini, nessuna scarcerazione per decorrenza dei termini, ridurre i tempi dei processi, concedere minimi sconti solo a ragion veduta, non come fatto automatico.
Non vorremmo che si facessero le nozze coi fichi secchi: qualche pattuglione può servire a placare gli animi esasperati, certo, ma gli Italiani chiedono il “ripristino della legalità ” e questa si raggiunge rafforzando realmente i poteri dello Stato, non ipotizzando strategie legislative da demandare a una armata Brancaleone a cavallo di ronzini ed equipaggiata con vecchi archibugi. Non siamo a una “fiction padana”, qua bisogna scucire i soldi dalla borsa e usare il cervello, non suonare i tromboni .
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