IL CASO DEI DUE BIMBI TOLTI AI GENITORI PER ERRORE
LA BIMBA A CASA DOPO 62 GIORNI: 2 MESI PER UNA PERIZIA GRAFICA…CHI HA SBAGLIATO LO VOGLIAMO IN CELLA PER 62 GIORNI
Il nostro Paese è singolare, ormai è risaputo. Se un minore viene sfruttato dai genitori rom per chiedere l’elemosina o viene colto mentre sfila il portafoglio a un viaggiatore frettoloso in una stazione ferroviaria, viene riaccompagnato al campo rom di appartenenza, in quanto minore “non punibile” e “riaffidato ai genitori”. Ma se si tratta di un bimbo italiano, anche in presenza solo di ipotesi di “povertà ” o di ” interpretazioni o voci”, senza alcuna prova concreta, c’e’ il rischio che i servizi sociali ti bussino alla porta e si portino via un piccolo, senza che nessuno sappia neanche il perchè. E’ quanto è accaduto a Basiglio, ricco comune dell’hinterland milanese, dove il 22 febbraio la maestra di Giulia, 9 anni, trova sotto il banco della bimba un disegno osè con la scritta ” Ogni domenica Giulia fa sesso con il fratello per 10 euro”. La madre di una compagna di classe dice subito che quel foglio è stato scritto da sua figlia, Giulia ovviamente nega di averlo scritto lei: il tutto si inserisce in un contesto preciso, Giulia è oggetto da tempo del bullismo di molti suoi compagni di classe, di famiglia benestante, che le rimproverano di essere brutta e non avere un’auto sportiva. In pratica di essere di famiglia meridionale e povera. Il 14 marzo due assistenti sociali e un vigile urbano bussano alla porta dei genitori dei bimbi ( lui carrozziere, lei donna delle pulizie), “sequestrano” i bambini e li portano in due comunità diverse, senza dare alcuna spiegazione, solo una notifica del tribunale. Mentre portavano via i bimbi in lacrime, ci sono 5 testimoni che hanno sentito la madre di una compagna di classe di Giulia compiacersi a voce alta ” Ditelo che sono stata io a bonificare la scuola dai pidocchi” … i pidocchi sarebbero stati quei due bimbi innocenti…
Risulta evidente che quel disegno sia stata una trappola per allontanare una bambina sgradita. Nonostante la testimonianza di una madre che aveva chiarito che era stata sua figlia a fare quel disegno e metterlo sotto il banco di Giulia, dirigenti scolastici e Comune non le danno retta, nessuno viene interrogato, si procede solo al “sequestro” di entrambi i bambini. Ci vorranno settimane prima che si decida la perizia calligrafica e altre per aspettarne i risultati che confermeranno che era stata la compagna di Giulia a fare quel disegno. Tutto falso, tutto inventato…Commenterà Morris Ghezzi, docente di sociologia del diritto dell’Università di Milano ” Ci sono state gravi violazioni dei diritti dei bambini. Non c’erano gli estremi per portarli via: è un fatto gravissimo, il provvedimento ex art 403 è stato emesso senza alcun accertamento.”
Adesso Giulia, dopo 62 giorni in comunità dove “tutte le notti sognava un tornado”, è potuta tornare a casa ed abbracciare i suoi genitori. Il fratellino deve ancora aspettare invece, sapete perchè? Perchè lo psicologo che doveva relazionare il giudice mercoledì scorso si era perso per strada e ha ritardato, così tutto rinviato di una settimana… Questa è la giustizia in Italia…l’avvocato della famiglia Antonello Martinez ha dichiarato ” Chi vive a Basiglio conosce perfettamente le vere ragioni che hanno determinato questa tristissima storia. Chi sa, deve aiutare a scoperchiare questo nauseante pentolone che racchiude una delle pagine più squallide del nostro Paese. Vogliamo che siano chiarite le responsabilità civili e penali”.
Sarebbe auspicabile intanto che il sindaco del comune italiano “con il più alto reddito pro-capite” chiedesse scusa e promuovesse una iniziativa pubblica in tal senso. Da parte nostra vorremmo solo una cosa: una volta appurati i responsabili, che fossero condannati senza condizionale al numero esatto di giorni, ovvero 62, da trascorrere in carcere, gli stessi 62 giorni in cui i due bambini hanno dovuto vivere lontano dai genitori. Non uno di più, non uno di meno: 62 giorni esatti…e non ha importanza se sono responsabilità ad alto livello…scuola, Comune, Servizi sociali, Magistratura. Non si scherza coi bambini…e se hanno i denti grossi e sono poveri, se la madre fa la donna di servizio…forse è una ragione in più per tutelarli dalla cattiveria delle “donne e madri per bene”, quelle abituate alle auto sportive dei loro protettori.
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