GIORGIA SE NE FREGA DEI GIOVANI: LA STATISTA DELLA GARBATELLA ESULTA PER UN MILIONI DI OCCUPATI IN PIÙ IN TRE ANNI. PECCATO CHE SIANO TUTTI OVER 50
IL GOVERNO HA ALIMENTATO LA FORBICE TRA SENIOR E GIOVANI, DISINCENTIVANDO TUTTI I CANALI DI PENSIONE ANTICIPATA, SENZA NEL FRATTEMPO METTERE IN CAMPO POLITICHE ATTIVE PER LE NUOVE GENERAZIONI
Ha ragione la premier Giorgia Meloni: il suo governo può festeggiare un milione di occupati in più in quasi tre anni. Ma sono tutti over 50: proseguimento del lavoro più che nuove assunzioni. Lo conferma l’Istat con le sue serie storiche pubblicate ieri assieme al dato di luglio.
Il sorpasso dei senior sui più giovani matura nel tempo, ma parte proprio dall’autunno del 2022. Quando la destra va al potere, le curve si invertono: “vecchi” sopra, giovani sotto.
E l’esecutivo nulla ha fatto per chiudere la forbice. Anzi l’ha alimentata, rendendo ancora più rigida la legge Fornero. Di fatto disincentivando tutti i canali di pensione anticipata. Senza nel frattempo mettere in campo politiche attive per i giovani.
Il Paese invecchia, ma non è solo questo. Troppi inattivi: un terzo della forza lavoro, dice Istat. Un quarto tra in ventenni. Italia al record del tasso di occupazione, ma distante quasi dieci punti dalla media Ue. E in coda per giovani, donne e Sud.
Il dato di luglio conferma tutte queste tendenze. Ma la premier festeggia: «Rispetto a luglio 2024 si registrano 218mila occupati in più, soprattutto con contratti stabili. Numeri incoraggianti che confermano l’efficacia delle misure messe in campo».
Dice la verità quanto al record. Il mercato del lavoro italiano è ai massimi: 24,217 milioni di occupati, 13mila in più su giugno e 218mila in più sul 2024. Il tasso di occupazione sale al 62,8%, quello di disoccupazione scende al 6%, sotto la media della zona euro per la prima volta dal 2007. Con un miglioramento tra i giovani under 25: dal 20,1% al 18,7% in un mese, quando crescono i contrattini estivi. Tornano a salire infatti i tempi determinati.
Se andiamo a guardare dentro i 218mila occupati aggiuntivi scopriamo come solo una fascia d’età sia cresciuta in modo impetuoso. Quella degli over 50: +408mila. Le altre fasce calano o crescono pochissimo: -36mila tra 15 e 24 anni, +6mila tra 25 e 34 anni, addirittura -160mila tra 35 e 49 anni.
Gli over 50 ancora una volta trainano tutto. E tra questi forse anche moltissimi pensionati lavoratori. Gli over 64 sono ben 119mila su 408mila, il 29%. Vette sconosciute persino per un Paese anziano come il nostro.
Nel mese di ottobre del 2022, con la destra appena uscita vittoriosa dalle urne, i senior occupati con più di cinquant’anni erano 9 milioni. Ora sono 10 milioni: 998mila in più. Eccolo il milione decantato da Meloni. Vent’anni fa gli occupati tra 35 e 49 anni superavano di quasi 5 milioni gli over 50. Oggi sono 1,5 milioni in meno.
Dal sorpasso dell’autunno 2022 se ne sono persi per strada 132mila. E l’erosione continua. La bassa disoccupazione al 6%,
celebrata dalla premier, pare un pannicello caldo. Perché gli inattivi tra 15 e 24 anni a luglio erano 4,5 milioni, cresciuti di 117mila in un anno. E se in questa fascia molti studiano, quella seguente tra 25 e 34 anni fa spavento: 1,5 milioni di inattivi, 23mila in più in un anno.
Anche depurato dal fattore demografico (la forza lavoro che invecchia), il dato Istat di luglio conferma che l’occupazione under 35 è in calo, mentre quella degli over 50 cresce del 2,3%. Di questo, la premier Meloni esulta.
(da Repubblica)
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