“I MAGISTRATI APPLICANO LE LEGGI”:L’ANM NON INCASSA IN SILENZIO L’ENNESIMO ATTACCO DELLA MELONI AI “GIUDICI POLITICIZZATI”, COLPEVOLI DI IMPEDIRE AL GOVERNO DI PORTARE AVANTI LE PROPRIE POLITICHE DI CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
“NON C’È NESSUNA VOLONTÀ DA PARTE DELLA MAGISTRATURA ASSOCIATA DI SVOLGERE ATTIVITÀ DI OPPOSIZIONE POLITICA” … PIÙ DURO IL CONSIGLIERE LAICO DEL CSM, IL RENZIANO ERNESTO CARBONE: “ANCORA UNA VOLTA MELONI GIOCA SOLO A DELEGITTIMARE UN POTERE DELLO STATO. STRANO CONCETTO DI DEMOCRAZIA. QUALCUNO LE SPIEGHI COME FUNZIONA LO STATO”
Meloni sottoscrive il discorso di Mario Draghi sul rischio di «irrilevanza» dell’Unione europea, poi, con una prossemica significativa e un gesto nervoso per raccogliere la giacca,
si scaglia contro ogni «giudice, politico o burocrate» intenzionato a impedire all’esecutivo «di fare rispettare le leggi» sull’immigrazione illegale e a portare a termine la separazione delle carriere.
Poco dopo l’intervento della premier a Milano si spargerà la voce (smentita) di un’inchiesta a Milano per la scalata del Monte dei Paschi nei confronti di due anonimi esponenti di governo.
Vivisezionato. E contestato, punto per punto. Il discorso di Giorgia Meloni al Meeting di Rimini diventa il bersaglio delle critiche dei partiti di opposizione.
Anche se la replica più netta e immediata è quella
dell’Associazione nazionale magistrati, che non incassa in silenzio l’ennesimo attacco della premier ai «giudici politicizzati», colpevoli di impedire al governo di portare avanti le proprie politiche di contrasto all’immigrazione clandestina.
Per il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, «non c’è nessuna volontà da parte della magistratura associata di svolgere attività di opposizione politica, né di ostacolare l’esercizio delle prerogative e dei poteri che spettano al potere esecutivo».
La nota serve a ribadire l’ovvio: «I magistrati applicano le leggi, tenendo necessariamente conto del quadro normativo generale, come prevedono le loro prerogative – spiega –. Le recenti decisioni della Corte europea confermano la correttezza di tale approccio, doverosamente rispettoso dei ruoli».
Più duro il consigliere laico del Csm Ernesto Carbone: «Ancora una volta Meloni attacca la magistratura in modo scomposto e giocando solo a delegittimare un potere dello Stato – dice –. Continua con la solita manfrina per cui i giudici devono rispettare la volontà popolare. Strano concetto di democrazia. Qualcuno le spieghi come funziona lo Stato».
(da agenzie)
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