INCENDI AD ATENE, L’INCUBO CONTINUA: FIAMME ALTE 25 METRI, MIGLIAIA IN FUGA: “FUOCO INCONTROLLABILE”
RINFORZI DA ITALIA E FRANCIA, EVACUATE 11 LOCALITA’, IL FUOCO MINACCIA ATENE
Il cielo rosso, l’aria irrespirabile, il crepitìo delle fiamme sempre più vicino. Sulla sagoma del Partenone stanotte non è calato il buio, illuminata com’era dalla luce del fuoco alle sue spalle: l’incendio scoppiato domenica non è ancora stato domato. Atene ha paura perché, per dirla con Nikolaos Lavranos, che è il presidente della Federazione panellenica dei dipendenti per il servizio antincendi, «il fuoco è incontrollabile ed estremamente aggressivo. Cambia costantemente direzione e questo crea problemi, sia alle forze di terra sia alle risorse aeree».
L’incendio alimentato dal vento
I forti venti che per tutta la giornata di ieri hanno soffiato sulla regione dell’Attica hanno peggiorato una situazione drammatica già da domenica pomeriggio, quando tutto è cominciato in un’area boschiva di Varnavas, proprio nella parte nord-orientale dell’Attica, 35 chilometri da Atene.
Un rogo che si è imposto nel giro di pochissimo tempo creando una linea di fuoco lunga più di trenta chilometri e in alcuni punti alta più di 25 metri, in rapido movimento verso la capitale.
Atene a 35 km dal rogo
I forti venti che per tutta la giornata di ieri hanno soffiato sulla regione dell’Attica hanno peggiorato una situazione drammatica già da domenica pomeriggio, quando tutto è cominciato in un’area boschiva di Varnavas, proprio nella parte nord-orientale dell’Attica, 35 chilometri da Atene.
Isolate, fra le altre, Grammatiko, Dionysos e Patima Vrilissios. Stando ai dati di ieri sera in arrivo dal satellite Sentinel-2, l’area coinvolta dall’incendio è pari a 100 mila ettari.
Navi in arrivo e in partenza deviati da Rafina a Lavrio
Migliaia di persone in fuga; ovunque gente con le mascherine o con panni bagnati sulla bocca per proteggersi dal fumo soffocante; la corrente elettrica interrotta in diverse zone perché le fiamme hanno danneggiato almeno 120 pali della rete di alimentazione a media tensione.
Evacuati un ospedale pediatrico e uno militare, in stato di allerta tutti gli altri; per motivi precauzionali, il ministero del Lavoro, ha emanato una circolare per rendere obbligatorio (oggi) l’immediato blocco del lavoro manuale all’aperto mentre sul fronte del turismo il ministero della Navigazione ha deciso che tutti gli arrivi e le partenze di navi passeggeri da e per il porto di Rafina verranno dirottati verso il porto di Lavrio.
I vigili del fuoco e i loro sforzi sovrumani
Più di 700 i vigili del fuoco sono al lavoro (turni massacranti) con squadre forestali e tantissimi volontari. Ma «nonostante gli sforzi sovrumani l’incendio continua a diffondersi rapidamente e si sta dirigendo verso Penteli» è l’amara considerazione del loro portavoce, Vassilis Vathrakogiannis, quando sta per calare sulla zona la seconda notte di emergenza.
Nelle ultime ore due mezzi dei vigili del fuoco sono stati travolti dalle fiamme: due gli ustionati, uno dei quali in gravi condizioni. E poi si contano una trentina di ricoverati per problemi respiratori.
«Un disastro biblico»
«Siamo di fronte a un disastro biblico», la riassume il sindaco di Maratona Stergios Tsirkas davanti ai microfoni di Skai, mentre il ministro greco per la crisi climatica e la protezione civile Vassilis Kikilias dice che «questo incendio è eccezionalmente pericoloso» e che «le circostanze sono drammatiche».
Gli sfollati nello stadio olimpico e gli aiuti dell’Ue
Per accogliere le migliaia di sfollati le autorità greche hanno aperto lo stadio olimpico di Oaka, nella parte nord di Atene. Interviene anche l’Unione Europea con l’invio di mezzi e uomini sul fronte del fuoco: l’Italia ci sarà con due canadair e 30 uomini.
(da agenzie)
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