“ISRAELE HA SBAGLIATO TUTTO QUELLO CHE POTEVA SBAGLIARE NELLA STRISCIA”; A DIRLO NON SONO I PRO-PAL MA UN REPORT INTERNO DELL’ESERCITO DELLO STATO EBRAICO
“IL CONFLITTO È FALLIMENTARE E CONTRARIO ALLA DOTTRINA MILITARE DI ISRAELE. LA DISTRIBUZIONE DEL CIBO È STATA PIANIFICATA ED ESEGUITA IN MODO MOLTO SCARSO E CIÒ HA PERMESSO A HAMAS DI CONDURRE UNA CAMPAGNA MEDIATICA DESCRIVENDO GAZA COME UN LUOGO DI FAME”… IL MORALE DELLE TRUPPE È BASSO E C’E’ IL RISCHIO DI ALTRE FUGHE DI NOTIZIE IMBARAZZANTI
La tesissima riunione notturna del Gabinetto di sicurezza israeliano, conclusasi a insulti tra i ministri più estremisti e il Capo di stato maggiore Eyal Zamir, un falco che al cospetto dei messianici Ben-Gvir e Smotrich sembra una colomba, racconta quanto profonda sia la spaccatura interna allo Stato ebraico.
Zamir ha detto ai ministri che l’esercito non è disposto a diventare il futuro governo militare della Striscia, neppure se dopo Gaza City gli venisse chiesto di occupare anche i campi profughi nella zona centrale.
«Ci volete trascinare lì, cercate di capire quali saranno le conseguenze». La presa dell’intera Striscia porterebbe i generali ad assumerne il controllo, lasciando poi spazio all’amministrazione americana di mettere in pratica l’idea di trasformare la terra palestinese nella “Riviera del Medio Oriente”, come suggeriscono il progetto GREAT trust e gli altri presentati a Donald Trump.
A partire da oggi Israele inizierà a richiamare 60mila riservisti e il governo resta sordo agli avvertimenti del comandante delle forze armate, il quale percepisce il morale basso dei soldati (ieri altro suicidio in una base vicino a Tiberiade: dall’inizio dell’anno sono 18 i militari che si sono tolti la vita). Come conseguenza, dai cassetti dei comandi delle Idf stanno uscendo sempre più spesso documenti confidenziali imbarazzanti.
Channel 12 ha svelato il contenuto di un report interno di valutazione dei risultati dell’operazione Carri di Gedeone, lanciata da Netanyahu dopo aver rotto la tregua a primavera. «Israele ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare nella Striscia» riprendendo il conflitto, che il report definisce
«fallimentare» e «contrario alla dottrina militare di Israele». Secondo la relazione, la distribuzione del cibo è stata pianificata ed eseguita in modo «molto scarso» e ciò «ha permesso a Hamas di condurre una campagna mediatica descrivendo Gaza come un luogo di fame».
(da Repubblica)
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