“LA GUERRA DEL CODACONS AL TENNIS A PIAZZA DEL POPOLO? PER UN ACCREDITO AL FIGLIO DI RIENZI RESPINTO”
SUPERTENNIS TV SOSTIENE IN UN SERVIZIO CHE LA PROTESTA SIA DOVUTA A UN FAVORE PERSONALE NEGATO
Il 12 aprile scorso il CODACONS ha inviato una diffida al Comune di Roma riguardo lo svolgimento delle eliminatorie degli Internazionali di Tennis a Piazza del Popolo, dove è stato allestito un campo.
“Diffidiamo il sindaco Virginia Raggi e non fornire alcuna autorizzazione per l’utilizzo di Piazza del Popolo come campo da tennis per le pre-qualificazioni degli Internazionali di Roma — aveva detto in una nota il presidente Carlo Rienzi — Stiamo parlando di una piazza storica che rientra nel patrimonio culturale e artistico di Roma e dell’Italia intera, e che non può in nessun caso prostituirsi a fini commerciali o sportivi trasformandosi in un campo da gioco. Se ciò dovesse accadere, si concretizzerebbe un danno per la città e per migliaia di turisti privati per giorni di un luogo simbolo della bellezza romana, e una forma di deturpazione di un bene storico tutelato dalle norme vigenti”.
La tv Supertennis ha però pubblicato un servizio nel quale si racconta una storia in qualche modo diversa.
Tutto comincia il 10 aprile 2018, due giorni prima della dichiarazione di guerra del CODACONS al tennis in Piazza del Popolo.
Il CODACONS chiese infatti all’epoca la possibilità di avere un accredito per Vincenzo Rienzi, avvocato e figlio di Carlo Rienzi, “quale avvocato del CODACONS sempre accorto alle problematiche connesse al mondo dello sport ed alla tutela degli utenti consumatori”.
La richiesta è partita il 10 aprile 2018 e il servizio spiega che di solito a Carlo Rienzi, in quanto giornalista pubblicista, negli anni scorsi è stato concesso l’accredito stampa per poter seguire le partite degli Internazionali di tennis.
Ma nell’occasione il cerimoniale della Federtennis non ha potuto accontentare il figlio di Rienzi, Vincenzo Rienzi: “Siamo spiacenti di comunicare che, purtroppo, la drastica riduzione della biglietteria omaggio non ci consente di potere accogliere la richiesta da voi avanzata”. La risposta via mail è stata inviata l’11 aprile 2018.
Il giorno dopo è arrivato l’annuncio della diffida del CODACONS al tennis in Piazza del Popolo. Anche il Messaggero riporta oggi la notizia in un articolo a firma di Simone Canettieri nel quale si racconta anche la posizione della Federazione Italiana Tennis: «Se dovessimo accreditare tutti i legali che si occupano di sport non basterebbe il Centrale», dicono dalla Fit, sottolineando le «strane coincidenze» nei tempi della polemica.
Nel servizio di SuperTennisTV però Rienzi nega che la protesta nei confronti del tennis a Piazza del Popolo sia legata all’accredito negato al figlio: «No, non credo perchè io non c’entro nulla e perchè noi abbiamo fatto questo anche negli anni passati: abbiamo fatto sempre la richiesta di accredito perchè per noi è un’entrata di servizio ma questo non lo capiscono, non andiamo a vedere le partite. Io anche ho un accredito da giornalista ma non vado a vedere le partite, anche se mi piace il tennis».
Intanto c’è da segnalare che l’idea degli Internazionali a Piazza del Popolo non ha registrato solo l’opposizione del CODACONS: “Questa è una piazza urbana che ha delle bellezze anche delicate intorno. Non mi sembra una gran bella scelta…”, sostiene Viviana di Capua, coordinatore dell’associazione Abitanti centro storico Secondo Desirèe Nieves, del comitato piazza del Popolo: questa piazza “dovrebbe essere invece più tutelata. I residenti sono ostaggio delle deviazioni e dell’organizzazione degli eventi”.
E sulla questione il Campidoglio non si è sbilanciato: “In questi giorni — ha detto l’assessore allo sport Daniele Frongia — c’è stata la richiesta di Fit, verrà valutata dagli uffici competenti e dalle sovrintendenze come sempre”.
(da “NextQuotidiano”)
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