LA PIUMA E IL MACIGNO
L’IGNOBILE LINCIAGGIO DI BIBBIANO HA ASSOLTO TUTTI I PRESUNTI COLPEVOLI, MA RESTANO IMPUNITI QUEI POLITICI E MEDIA CHE HANNO DIFFAMATO INNOCENTI PER MESI
I comunisti non mangiano i bambini, e dunque la vicenda comunque dolorosa e delicata di Bibbiano si sta avviando verso un drastico ridimensionamento giudiziario. Gli accusati non erano mostri sadici; nella peggiore delle ipotesi sono stati autori di forzature amministrative, o errori professionali; nella migliore, nemmeno di quelli. C’è una certa differenza, no?
Conforta constatare che la giustizia, per quanto criticata, farraginosa, imperfetta, possiede meccanismi di equilibrio e di autocontrollo. Ha tempi lunghi, ma ci arriva. Spiace dover ripetere che l’informazione — con le debite eccezioni — è messa molto peggio.
I “mostri” potranno avere un giudice terzo che restituisce loro la dignità. Non altrettanto possono sperare da quei giornali (parecchi) che li hanno massacrati per settimane, amplificando e aizzando l’abbaio vergognoso di esponenti politici ai quali, dei bambini, importa niente: importa solo colpire l’avversario con qualunque mezzo (ricostruisce bene quella infame cagnara Stefano Cappellini su questo giornale. Giova ricordare che Meloni fu in prima fila).
L’ho scritto molte volte, lo penso fortemente: il dibattito sulla giustizia non riguarda solamente il difficile rapporto tra politica e magistratura. Riguarda, o meglio riguarderebbe, anche il quarto potere, che si ritiene in diritto di sputtanare le persone senza che qualcosa di simile a un Appello o una Cassazione arrivi, alla fine, a rimettere ordine negli incartamenti.
Si chiama impunità. Fior di giornali la imputano al “potere” (concetto vago), ma la considerano normale per se stessi.
Bibbiano pesa, su di loro, come un macigno. Ma credono sia una piuma.
(da repubblica.it)
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