L’IMMAGINE CHE INDIGNA L’ITALIA NON SOVRANISTA: QUELLA DEI RIDER SOTTO L’ALLUVIONE A BOLOGNA
TRA LE PIATTAFORME DI DELIVERY SOLO JUSTEAT HA SOSPESO L’ATTIVITA’, GLI ALTRI ANNO CONTINUATO A SFRUTTARE I RIDER NONOSTANTE IL PERICOLO
Non si sono mai fermati. Nemmeno quando a Bologna le strade si trasformavano in fiumi, con un ventenne che perdeva la vita a Botteghino di Zocca, con famiglie che l’indomani avrebbero fatto la conta dei danni (circa tremila sfollati in tutta l’Emilia Romagna). Sono i rider per le consegne a domicilio, immortalati dai balconi o nelle dirette video dei quotidiani, sotto il nubifragio, intenti a portare i pasti ordinati a casa. Come se l’algoritmo andasse a meraviglia, in barba al meteo.
«È un immagine che colpisce, una follia dei tempi di oggi, la coazione a ripetere un comportamento senza pensare. Se qualcuno fosse riuscito ad arrivare alla sera riuscendo a non sapere dell’allerta rossa, poi bastava aprire la finestra e scegliere e fare un piccolo gesto di umanità, scrive Olivio Romanini», caposervizio politico alla cronaca di Bologna del “Corriere della Sera”. E sono immagini che indignano. «Non si poteva sospendere il servizio? E tu cliente dovevi proprio ordinare?», si chiede Fabio su X.
La Cgil di Bologna ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica «per accertare eventuali responsabilità e profili penali dei comportamenti messi in atto dalle aziende di delivery che non hanno sospeso le attività» di consegna, sabato sera, nonostante l’Amministrazione comunale, a causa delle forti piogge cadute sul capoluogo emiliano, avesse invitato la cittadinanza a non avventurarsi in strada e a restare nelle proprie abitazioni. «Abbiamo visto tutti le scene allucinanti di rider in motorino sotto il diluvio nella sera di sabato scorso – scrivono in una nota la Camera del Lavoro Metropolitana, la Filt-Cgil la Nidil-Cgil Bologna – nonostante le comunicazioni del sindaco a non ‘uscire di casa’». Inoltre, aggiungono «se Just Eat ha sospeso le attività e il servizio in conseguenza di una procedura concordata a livello nazionale con le organizzazioni Sindacali per la gestione delle condizioni meteo avverse, al momento non ci risulta che altre piattaforme abbiamo sospeso le consegne, rendendosi così responsabili di mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità dei loro rider». Quindi, viene argomentato, «per queste ragioni e perché siamo purtroppo consapevoli che non si tratta di maltempo, ma della crisi climatica che sarà la nostra nuova normalità, abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica», conclude la nota.
(da agenzie)
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