PATACCA JOBS ACT, A MARZO SALE DISOCCUPAZIONE AL 13%, QUELLA GIOVANILE VOLA AL 43%
LE PERSONE IN CERCA DI LAVORO SONO 3,3 MILIONI
Falsa partenza per il Jobs Act.
Il contratto a tutele crescenti che di fatto ha cancellato le tutele previste dall’articolo 18 è entrato in vigore lo scorso 7 marzo, ma non è servito a spingere la discesa del tasso di disoccupazione.
Anzi, proprio a marzo i senza lavoro sono tornati a crescere di 0,2 punti percentuali (da febbraio) al 13%.
Lo comunica l’Istat nei dati provvisori, precisando che la risalita arriva dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio.
Si tratta del livello più alto dal novembre scorso (13,2%).
A preoccupare è soprattutto il calo degli occupati: dopo la diminuzione di febbraio, il mese scorso i lavoratori sono diminuiti dello 0,3%, con 59 mila unità in meno rispetto a febbraio, tornando sul livello dello scorso aprile.
Lo comunica l’Istat. Rispetto a marzo 2014, l’occupazione è in calo dello 0,3% con 70 mila unità in meno.
Il tasso di occupazione scende al 55,5%.
E questo nonostante il ministero del Lavoro abbia annunciato che a marzo sono stati registrati 92mila nuovi contratti.
La disoccupazione giovanile a marzo risale oltre il 43%: il tasso segna un aumento di 0,3 punti percentuali a quota 43,1%, dal 42,8% di febbraio; si tratta del livello più alto da agosto scorso.
A marzo le persone in cerca di occupazione sono 3,302 milioni, in aumento dell’1,6% da febbraio.
Nello stesso mese gli occupati sono 22,195 milioni, in calo dello 0,3% su base mensile, stabile a 25,497 milioni la forza lavoro.
In particolare, analizzando la situazione per generi, a marzo il numero di occupati diminuisce rispetto a febbraio sia per la componente maschile (-0,4%) sia, in misura minore, per quella femminile (-0,1%).
Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,5%, diminuisce di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile, pari al 46,7%, rimane invariato.
Si ferma il calo del tasso di disoccupazione nell’Eurozona.
Secondo Eurostat a marzo è dell’11,3%, lo stesso dato di febbraio, mentre un anno fa era all’11,7%.
Anche nella Ue a 28 resta al 9,8% (stessa percentuale di febbraio, era al 10,4% 12 mesi prima). Secondo la stima di Eurostat nella Ue-28 a marzo i disoccupati sono 23,748 milioni, di cui 18,105 milioni nella zona euro. Rispetto allo stesso mese del 2014 i senza lavoro sono diminuiti di 1,523 milioni nell’Ue-28 e di 679mila nell’Eurozona.
I tassi di disoccupazione più bassi sono quelli di Germania (4,7%), Gran Bretagna (5,5% a gennaio 2015) e Austria (5,6%).
(da “La Repubblica”)
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