PRIMARIE DESTRA IN FRANCIA: OGGI SI DECIDE IL FUTURO INQUILINO DELL’ELISEO
FILLON DATO VINCENTE SU JUPPE:’ 56% A 44%… CHI VINCE OGGI E’ NETTAMENTE FAVORITO CONTRO LA LE PEN AL BALLOTTAGGIO
Urne aperte dalle 8 alle 20 in Francia per il ballottaggio delle primarie del centro-destra.
la sorpresa del primo turno nel voto per scegliere il candidato della destra gollista, Les Republicains, alle presidenziali del 23 aprile 2017 (ballottaggio il 7 maggio) che hanno visto domenica scorso l’ex premier Francois Fillon, 62 anni, nettamente in testa (44%) davanti a Alain Juppè, 71 anni, fermo al 28%, oggi i due si contendono al ballottaggio la candidatura e, secondo molti, già l’Eliseo. I sondaggi (BfmTv) danno per favorito Fillon (56%), sostenuto anche dall’umiliato ex presidente Nicolas Sarkozy, giunto terzo domenica scorsa, mentre l’attuale sindaco di Bordeaux e anche lui ex premier Juppè è al 44%.
Salvo sorprese, quindi Fillon dovrebbe conquistare la candidatura dei Les Repubblicains e aprire una grandissima ipoteca sulla conquista dell’Eliseo.
A suo favore giocano le scarse chance di una significativa candidatura socialista: il presidente Francois Hollande è il più impopolare della V repubblica e deve ancora decedere se candidarsi. Non solo. Il premier Manuel Valls non è messo molto meglio.
Anche la fortissima candidatura della leader dell’estrema destra (Front National) Marine Le Pen, è data da tutti sì seconda al primo turno del 23 aprile, ma sconfitta al ballottaggio del 7 maggio 2017, quando si dovrebbe riunire il fronte di tutti i partiti che nel 2002 sbarrarono la strada al padre Jean-Marie, che aveva battuto clamorosamente il premier socialista Lionel Jospin ma venne sconfitto da Jacques Chirac.
LA SITUAZIONE A SINISTRA
Per la prima volta il premier francese Manuel Valls non esclude di presentarsi alle primarie della sinistra contro Francois Hollande.
In un’intervista a Le Journal du Dimanche, Valls risponde così a una domanda sull’eventualità che possa candidarsi alle primarie di gennaio: «Tutti devono riflettere responsabilmente, io prenderò la mia decisione in coscienza. Ho rapporti di rispetto, amicizia e lealtà con il presidente ma la lealtà non esclude la franchezza. Bisogna constatare che nelle ultime settimane il contesto è cambiato»
(da agenzie)
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