Aprile 20th, 2012 Riccardo Fucile
ALL’AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE, DOVE SI CONSUMO’ LO STRAPPO TRA FINI E BERLUSCONI, IL PARTITO DI CASINI PREPARA IL CAMBIAMENTO…MA RUTELLI NON E’ D’ACCORDO SUL NOME
Venerdì mattina all’Auditorium Conciliazione si svolgerà una riunione a porte chiuse della
Costituente di Centro.
All’ordine del giorno un’analisi dell’attuale situazione politica e la riorganizzazione interna dell’Udc in vista della costituzione del nuovo soggetto politico.
Presenti il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa, il presidente del partito Rocco Buttiglione e gli altri componenti dell’organismo presieduto da Savino Pezzotta. Per l’occasione, i lavori della Costituente verranno allargati alla partecipazione di tutti i segretari e i capigruppo regionali dell’Udc.
Di questo nuovo passo verso il partito della Nazione – che sarà compiuto proprio nello stesso Auditorium di via della Conciliazione dove nel 2010 Gianfranco Fini alzò il dito contro Silvio Berlusconi nel celebre «che fai, mi cacci?» – parlava mercoledì in diretta tv Pier Ferdinando Casini annunciando ad horas novità importanti.
«Parlavo dell’Udc, chiedete a Cesa…», aveva infatti precisato giovedì mattina il leader dell’Udc al termine di un vertice con Gianfranco Fini e Francesco Rutelli e dopo le fibrillazioni suscitate dall’affermazione di un possibile ingresso futuro di ministri del governo Monti nel nascituro Partito della Nazione.
Per ora lo ‘step’ è l’azzeramento dei vertici Udc, il cui scioglimento nei mesi scorsi è stato più volte anticipato da Casini.
Nella riunione a porte chiuse della Costituente di Centro presieduta da Savino Pezzotta, che vedrà riuniti all’Auditorium della Conciliazione il leader Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa, il presidente Rocco Buttiglione e gli organismi dirigenti regionali (capigruppo in regione e segretari regionali), Cesa compirà un’analisi della situazione ed annuncerà la riorganizzazione del partito in vista della costituzione del Partito Nazionale.
La nuova aggregazione che nascerà dal Terzo Polo «non si chiamerà Partito della Nazione»: così il presidente dell’Api, Francesco Rutelli, risponde alle indiscrezioni di stampa, annunciando una riunione del direttivo del suo partito «in vista della riunione nazionale del nuovo Polo».
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Aprile 20th, 2012 Riccardo Fucile
FLAVIA PERINA: “IL PAESE SI ASPETTA SEVERE NORME CONTRO LA CORRUZIONE, IL TRAFFICO DI SOLDI PUBBLICI, GLI APPALTI GONFIATI, MA IL PDL NON TROVA DI MEGLIO CHE CENSURARE IL WEB”
Dopo essere uscita 5 mesi fa dalla porta la norma “Ammazza blog” rientra dalla finestra.
Lo fa con la bozza del ministro Paola Severino su una nuova regolamentazione sulle intercettazioni. A dire il vero, tuttavia, buona parte della maggioranza (Pd, Fli) si mette già di traverso.
Il punto di partenza per la discussione, infatti, è il ddl Alfano-Bongiorno.
La norma in questione prevede che ogni gestore di sito informatico abbia l’obbligo di rettificare ogni contenuto sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi.
Non c’è possibilità di replica: chi non rettifica entro 48 ore paga fino a 12mila euro di multa.
L’esempio di scuola — per paradosso — potrebbe essere questo: un sito racconta di un arresto, un arrestato dal carcere può far scrivere magari dal suo avvocato che non è vero che è stato arrestato e il sito web è costretto a pubblicare la rettifica (senza replicare), pena la maximulta.
Sulla questione non c’è stata una lettura doppia conforme del Parlamento, come su buona parte del provvedimento quindi la norma può essere modificata, come dimostrano i diversi emendamenti già presentati alcuni mesi fa.
Sulle intercettazioni, spiega il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia Enrico Costa, “il ministro ha detto di considerare che i tempi sono maturi per la ricalendarizzazione” del ddl.
Si riparte dal testo Alfano-Bongiorno, appunto, e già questo ha provocato attriti tra Pdl e Pd (che voleva ricominciare da un nuovo disegno di legge, vista la posizione contraria al testo uscito dalla commissione).
“Il Paese si aspetta severe norme contro la corruzione, il traffico di soldi pubblici, la pratica corrente degli appalti gonfiati e il Pdl non trova di meglio che infilare nella bozza Severino sulle intercettazioni la norma “Ammazza blog” che aveva finto di rimangiarsi in aula appena cinque mesi fa”, afferma in una nota la deputata di Futuro e Libertà Flavia Perina.
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio — ha rincarato il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro — Invece di pensare a rafforzare il lavoro dei magistrati, il Palazzo vuole limitare fortemente le intercettazioni, strumento indispensabile per l’attività investigativa e per l’informazione. L’Italia dei Valori si opporrà , come ha sempre fatto, in tutte le sedi contro questo scempio della giustizia. Non si capisce perchè cambiano i governi ma le proposte di penalizzare la giustizia sono sempre le stesse. Non consentiremo che si ostacoli la ricerca della verità nè che si metta il bavaglio alla Rete e alla libera informazione, con la norma ammazza blog”.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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