L’UDC AZZERA I VERTICI E PENSA AL PARTITO DELLA NAZIONE
ALL’AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE, DOVE SI CONSUMO’ LO STRAPPO TRA FINI E BERLUSCONI, IL PARTITO DI CASINI PREPARA IL CAMBIAMENTO…MA RUTELLI NON E’ D’ACCORDO SUL NOME
Venerdì mattina all’Auditorium Conciliazione si svolgerà una riunione a porte chiuse della Costituente di Centro.
All’ordine del giorno un’analisi dell’attuale situazione politica e la riorganizzazione interna dell’Udc in vista della costituzione del nuovo soggetto politico.
Presenti il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa, il presidente del partito Rocco Buttiglione e gli altri componenti dell’organismo presieduto da Savino Pezzotta. Per l’occasione, i lavori della Costituente verranno allargati alla partecipazione di tutti i segretari e i capigruppo regionali dell’Udc.
Di questo nuovo passo verso il partito della Nazione – che sarà compiuto proprio nello stesso Auditorium di via della Conciliazione dove nel 2010 Gianfranco Fini alzò il dito contro Silvio Berlusconi nel celebre «che fai, mi cacci?» – parlava mercoledì in diretta tv Pier Ferdinando Casini annunciando ad horas novità importanti.
«Parlavo dell’Udc, chiedete a Cesa…», aveva infatti precisato giovedì mattina il leader dell’Udc al termine di un vertice con Gianfranco Fini e Francesco Rutelli e dopo le fibrillazioni suscitate dall’affermazione di un possibile ingresso futuro di ministri del governo Monti nel nascituro Partito della Nazione.
Per ora lo ‘step’ è l’azzeramento dei vertici Udc, il cui scioglimento nei mesi scorsi è stato più volte anticipato da Casini.
Nella riunione a porte chiuse della Costituente di Centro presieduta da Savino Pezzotta, che vedrà riuniti all’Auditorium della Conciliazione il leader Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa, il presidente Rocco Buttiglione e gli organismi dirigenti regionali (capigruppo in regione e segretari regionali), Cesa compirà un’analisi della situazione ed annuncerà la riorganizzazione del partito in vista della costituzione del Partito Nazionale.
La nuova aggregazione che nascerà dal Terzo Polo «non si chiamerà Partito della Nazione»: così il presidente dell’Api, Francesco Rutelli, risponde alle indiscrezioni di stampa, annunciando una riunione del direttivo del suo partito «in vista della riunione nazionale del nuovo Polo».
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