Destra di Popolo.net

CHI HA NIENTE DA PERDERE CONTRO CHI HA QUALCOSA DA DIFENDERE

Luglio 5th, 2015 Riccardo Fucile

VIAGGIO NELLA CLASSE MEDIA ATENIESE ALLA VIGILIA DEL VOTO

“Perchè non abbiamo paura di perdere tutto? Noi abbiamo già  perso tutto. Non c’è più niente da perdere, e quindi niente di cui avere paura”.
A scegliere il salotto di un secondo piano di un appartamento di Peristeri, periferia ovest di Atene, si direbbe che il no si prepara a un netto trionfo al referendum di domani. Mihalis, Marios, Voula, Dimitris, Aggeliki, Thomas e Dina, sparsi tra sedie e divano, hanno le idee molto chiare su come votare.
Ma è Voula a trovare la sintesi perfetta per chi in questi giorni ha cercato di ingabbiare la consultazione in una scelta tra euro e dracma, tra Europa e isolamento. “E’ molto semplice. Domani si scontra chi non ha più niente da perdere contro chi ha qualcosa da difendere”.
È questo il dilemma che tormenta la classe media greca.
Chi era in difficoltà  prima della crisi oggi vede in Tsipras l’ultima speranza, chi era molto ricco e ha retto l’urto dell’austerità  voterà  sì, anche se guarda con paura a cosa potrà    succedere lunedì.
Ma tra questi due mondi c’è un blocco sociale che si è fratturato a metà  come dopo un terremoto dal 2010 in poi.
Una parte, franando verso una povertà  mai conosciuta, un’altra – medio alta – che ora guarda al sì come l’ultimo salvagente per proteggere le proprie vite.
Con questa lente, quella della classe media greca, la situazione greca deflagra in tutta la sua complessità  .
Da qualche settimana ormai compare sui muri della capitale greca questa scritta. “Per favore, non salvateci”.
I cinque anni di austerity hanno colpito in modo sì quasi indistinto, ma trasformando una fetta di popolazione, che pur non vivendo nell’agio poteva garantire la propria sopravvivenza con serenità , in un’enorme massa che dopo essere stata spogliata dei propri beni, è stata privata anche della speranza.
Al punto che mentre qualcuno comincia a sventolare lo spettro del bail-in, il prelievo direttamente dai conti correnti delle banche, anche chi con la crisi ha perso quasi tutto si confessa, con orgoglio, guardandoti negli occhi: “Che cosa importa perdere 3-4mila euro, tutto quello che abbiamo, se rischiamo di perdere il futuro?”
Marios ha un possente fisico ricoperto di tatuaggi che nasconde una sorprendente gentilezza.
Pensa di sposarsi il prossimo anno, ma aspetta tempi migliori. “Non voglio pensare di arrivare a 35 anni senza poter avere una famiglia e lasciare la casa, mettiti nei miei panni, posso avere paura di votare no?”.
Eppure una vittoria del no rischia di significare il collasso definitivo del sistema bancario, un indebolimento della posizione di Tsipras.
“E’ il contrario, saremo più forti, spiega Thomas, 63 anni e 12.000 giorni di lavoro alle spalle. Perchè in Grecia il pensionamento si conta per numero di giorni.
“Il 75% dei greci vuole restare nell’euro e restarci con dignità  , l’Europa non potrà  non tenere conto dell’esito del voto”.
Per una città    che si appresta a segnare una svolta non solo alla propria storia ma a quello dell’intera Unione Europea, sarebbe quasi lecito aspettarsi caos, confusione e tensione.
Ma anche le file ai bancomat, dove il prelievo è limitato ai 60 euro – 50 nei molti sportelli in cui sono esauriti le banconote da 20 euro – la gente attende pazientemente in fila il proprio turno. Dove non c’è la fila c’è poco da festeggiare: i soldi sono già  finiti.
“Perchè andiamo così lontano Spyros?”. Spyros, la guida, ha 29 anni. Si dirige quasi alle porte della capitale. Molti anni fa i benestanti hanno lasciato il centro e hanno comprato casa fuori. Questa non è periferia”, spiega.
Eppure Cholargos, nella punta nord -ovest della cartina della città , sembrerebbe quasi ai confini della mappa urbana. Qui c’è quella parte di città    aggrappata alla speranza. Tra chi ha tutto da proteggere e chi non ha nulla da perdere c’è chi pensa a qualcosa da difendere.
Il cugino di Spyros, suo omonimo, lavora per una grande compagnia straniera che si occupa di registrazione delle navi.
Uno dei pochi settori privati, quello armatoriale, che -pur spesso al riparo dal fisco ellenico- garantisce un numero consistente di posti di lavoro.
“Siamo la più grande società  del nostro settore, ma ho sentito che in caso di vittoria del no vorrebbero spostare il grosso delle attività    a Cipro, sarebbe un disastro per la nostra economia”, spiega al tavolo di uno dei tanti bar che popolano il quartiere.
Alle due del pomeriggio, ci sono pochi posti liberi. “Se vuoi avviare un’impresa in questo Paese, apri un bar. Vai sul sicuro”, dicono un po’ scherzando, un po’.
Il business privato per l’economia greca è praticamente irrilevante rispetto all’enorme settore pubblico.
Ma la sola e ultima possibilità  per ribaltare questo squilibrio, per una parte dei greci, passa dal sì. “Chi sostiene il no non sa a cosa sta andando incontro. Quella di Tsipras è una trappola, sta illudendo i greci che esista una sorta di scenario positivo in caso di no”.
Mentre parla squilla il telefono. Ascolta, poi si rivolge agli altri al tavolo preoccupato: “Avevate soldi lì dentro?”, chiede facendo il nome di un’importante banca greca. Dall’altra parte della conversazione, un amico impiegato in quello stesso istituto e atteso di lì a poco, chiama per dare forfait. Ci sono “grossi problemi”.
Vassilis 31 anni, architetto, non ha dubbi, voterà  sì. Mio padre lavora in una grossa impresa tecnica, non voglio mettere in pericolo quello che abbiamo costruito”. Proteggere quel poco che c’è.
Non è ricchezza, nemmeno benessere forse. Spyros, la guida, parla del padre, ex capitano di grandi navi, recentemente scomparso. In Grecia i lavoratori hanno maggiore libertà    nel scegliere l’importo futuro della propria pensione, versando più contributi.
“Non siamo dei privilegiati. Mio padre ha lavorato tutta la vita, facendo sacrifici, per garantirsi proprio un certo tenore di vita a lui e alla sua famiglia. Dall’inizio alla fine dell’austerity la pensione è diminuita di 1000 euro, da poco meno di 2500 di partenza”.
Facile immaginare un no al referendum di domani. Eppure voterà  sì domani. Non per respingere le ricette del passato, ma per tenersi stretto quel poco di futuro che resta. “Questi sono i sacrifici di un padre, di una famiglia normale. C’è chi si augura il collasso delle banche, io no. Non voglio perdere tutto”

Flavio Bini
(da “Huffingtonpost”)

argomento: Europa | Commenta »

LA DIVISIONE NON È TRA DESTRA E SINISTRA, È TRA L’ALTO E IL BASSO DELLA SOCIETÀ GRECA

Luglio 5th, 2015 Riccardo Fucile

GLI SPOT TV SONO TUTTI PER IL SI’, LE SCRITTE SUI MURI TUTTE PER IL NO…IL PROPRIETARIO DI “SKAI” E DEL PANATHINAIKOS FA CAMPAGNA PER L’EUROPA, I TIFOSI DELLA SUA SQUADRA VOTERANNO CONTRO

La divisione non è tra destra e sinistra, è tra l’alto e il basso della società , tra chi ha ancora qualcosa da perdere e chi nulla.
E si spera che Vendola, Grillo e Luciana Castellina, che si sono portati ad Atene per sostenere Tsipras, non si accorgano che una robusta parte del fronte del No è apertamente fascista o nazionalista; anche la curva del Panathinaikos era di estrema destra, fino a quando nel 2008 la polizia uccise un giovane tifoso, provocando una mutazione anarchica.
Le èlites ateniesi votano per restare in Europa; gli agricoltori, che non hanno mai pagato una dracma di tasse in vita loro e adesso sono terrorizzati dall’Iva al 23%, vedono l’Unione come la peste.
Nelle terrazze di Monastiraki, dove la bella gioventù ascolta musica lounge e beve martini con vista sul Partenone, si parla d’altro.
Al mercato del pesce di Odos Athena, strada dedicata alla dea, le discussioni sono preoccupate e arrabbiate.
Il venditore di polipi – lunga barba bianca, rosario tra le mani, espressione ieratica – insospettabilmente attacca: «Voi credete che ce l’abbiano con noi. Ma vi sbagliate. Ce l’hanno con voi. La Merkel spera che vinca il No, perchè punendo la Grecia, di cui non le importa nulla, vuole che l’Italia, la Francia, la Spagna capiscano chi comanda».
Al nome Merkel il vicino di banco sputa per terra.
La moglie si affaccia: «Lei è italiano? Allora mi spiega perchè l’Italia ha un debito pubblico molto più grande del nostro, e a voi non vi caccia nessuno?».
L’unico sostenitore dell’Europa è Coldreu, il garzone albanese, che però non può votare: «Se vince il No, qui crolla tutto, e io mi trasferisco in Italia. Mio fratello lavora a Brescia, e mi dice che Brescia è la città  più ricca del mondo».
«Tutti a Brescia!» dice ridendo Pyo, che è venuto qui a scaricare pesce dal Darfur, e dice che noi europei non abbiamo idea di cosa sia la povertà .
A sentir parlare italiano, si avvicina un vecchio. Racconta che lui era piccolo ai tempi della seconda guerra mondiale e dell’occupazione, e ricorda bene che gli italiani erano molto diversi dai tedeschi, rispettavano le donne e amavano i bambini; un soldato di nome Antonio gli portava tutti i giorni metà  della sua razione di cibo.
Siccome oggi è come se fossimo in guerra, il vecchio insiste per fare a metà  del suo panino.
Lacrime di orgoglio e di commozione.
Il Politecnico è in via 28 Ottobre, che commemora il No dei greci all’ultimatum del Duce. Questa piccola università  nel 1973 fu l’epicentro della rivolta contro i colonnelli, qui si è versato sul serio il sangue per la libertà , e oggi è mortificante la povertà  culturale degli striscioni legati alla cancellata.
Banchieri tutti strozzini, politici tutti ladri. «Da Atene a Chiomonte, il sabotaggio è amico della lotta. Firmato: No Tav». Questi invece sono spagnoli: «Ni culpables ni inocentes, anarquistas simplemente».
Altri scavalcano Tspiras a sinistra: «Siamo contro il referendum, contro le leggi, contro qualsiasi limite». «Campeggio antinazista all’isola di Thassos: solo 110 euro». Fuori dal Politecnico ci sono più poliziotti che studenti: spiegano che gli anarchici si rifugiano qui dopo gli scontri, e loro devono vigilare in vista della lunga notte del referendum.
Anarchici, e partigiani del No, sono anche i tifosi dell’Aek. Pure la bellicosa curva del Paok Salonicco vota «Oki», per un altro motivo: il salvatore del club, l’oligarca Ivan Savidis, è mezzo russo.
Ha presentato lui Putin a Tsipras. E’ socio del «club della dracma»: magnati che hanno i soldi all’estero e in caso di uscita della Grecia dall’euro se la comprerebbero volentieri; Savidis ad esempio dopo la squadra di Salonicco vorrebbe anche il porto. Lo fronteggia l’ex capitano, Theodoros Zagorakis, campione d’Europa nel remoto anno olimpico 2004, ora europarlamentare di Nea Demokratia e partigiano del Sì. Vota per l’Europa pure la curva dell’Olympiakos, per rispetto del presidente Vangelis Marinakis: al Pireo è previsto il record dei Sì.
Atene è piena di cronisti stranieri alla ricerca di reminiscenze liceali: il centauro Varoufakis, Tsipras kalos kagathos, il polymekanos Samaras dalle molte astuzie come Ulisse: i greci quelli veri ci guardano come fossimo matti.
L’impressione è che il No vincerebbe largo, se non fosse per le banche chiuse.
Anche il governo ammette che ci sono soldi fino a lunedì, poi si vedrà . Restano tranquilli soltanto i paesini della Grecia profonda, dove banche non ce ne sono, i pochi risparmi sono al sicuro alla Posta, e il No sarà  massiccio.
Il Financial Times prevede sinistramente un prelievo secco del 30% sui conti sopra gli 8 mila euro; la presidente delle banche Louka Katseli smentisce, ma nessuno le crede più.
Solite code ai Bancomat, e ognuna ha la sua troupe cinese o americana che filma i greci mentre contano le banconote. Quelle da 20 sono quasi finite, il prelievo massimo sarebbe di 60 euro ma spesso ci si deve accontentare di 50.
Il motociclista Varoufakis annuncia di aver costituito un gabinetto di guerra: «Abbiamo carburante per sei mesi e medicine per quattro»; subito gli ospedali dicono che non è vero, le medicine bastano appena per 30 giorni.
Non si può comprare un libro su Amazon, una canzone su ITunes, un biglietto aereo con Paypal. Auto danneggiate e mai riparate.
Sui palazzi pubblici solo bandiere greche; le uniche bandiere con le stelle d’Europa sono delle ambasciate.

Aldo Cazzullo
(da “Il Corriere della Sera”)

argomento: Europa | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.849)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (147)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2015
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Giu   Ago »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • L’ASSALTO SOVRANISTA ALLE POLTRONE: FRATELLI, CUGINI, VECCHI ARNESI E SCONOSCIUTI CON IL CURRICULUM DEBOLE: L’ULTIMA NOMINA È QUELLA DI MICHELE SCISCIOLI, FEDELISSIMO DI GIORGETTI, ALLA ZECCA DELLO STATO (AL POSTO DI UN ALTRO COCCO DEL MINISTRO, FRANCESCO SORO, DIVENTATO DG AL MEF)
    • PER GIORGIA MELONI IL PARLAMENTO È SOLO UN INGOMBRO: IL GOVERNO DEI SEDICENTI PATRIOTI HA CENTRALIZZATO A PALAZZO CHIGI E NEI MINISTERI L’ATTIVITÀ LEGISLATIVA, HA UNA MEDIA DI 2,9 VOTI DI FIDUCIA AL MESE, E HA FATTO REGISTRARE IL RECORD DI DECRETI: IL 37% DELLE 211 LEGGI APPROVATE
    • SI METTE MALE IN SICILIA PER LA MELONIANA ELVIRA AMATA, L’ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO FINITA NELLA MEGA INCHIESTA SUL PRESUNTO SISTEMA DI CORRUZIONE E SPARTIZIONE ALLA REGIONE
    • SEQUESTRATA LA SEDE DEL MOVIMENTO DI ESTREMA DESTRA “AVANGUARDIA TORINO” I CUI MEMBRI “ESALTAVANO METODI FASCISTI E NAZISTI”
    • E TI PAREVA: SI È SUICIDATO IL MINISTRO DEI TRASPORTI RUSSO ROMAN STAROVOIT: DOPO 14 MESI AL SUO POSTO, QUESTA MATTINA IL 52ENNE ERA STATO RIMOSSO DA PUTIN
    • UNO SPETTRO S’AGGIRA PER L’EUROPA, L’EMERGENZA ABITATIVA: DA DUBLINO A BARCELLONA FINO A MILANO, LE PERSONE NON RIESCONO PIÙ A PERMETTERSI UNO STRACCIO DI CASA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA