Maggio 27th, 2018 Riccardo Fucile
LA COMMISSIONE DEL BUNDESTAG SUI SERVIZI MONITORA EVENTUALI SVILUPPI
“Nessun allarme”, ma “inquietudine”, “nessun panico”, ma un esame attento degli sviluppi in Italia in queste ore per capire se l’eventuale nuovo governo realizzerà la minaccia di mettersi di traverso sulle sanzioni Ue contro la Russia.
È questo il clima che si respira nella commissione parlamentare che vigila sui servizi segreti in Germania, secondo un articolo apparso oggi sull’edizione domenicale della Faz. Una sorta di preallerta, forse anche prevedibile visti gli sviluppi inquietanti in Italia.
Com’è noto, per rinnovare le sanzioni c’è bisogno dell’unanimità in Europa, ed è normale che un Paese che è sempre stato in prima fila su questo dossier come la Germania tenti di capire se c’è il pericolo di una rottura. Ma nessuno per ora sta pensando a contromisure come l’interruzione dello scambio di informazioni o altre misure estreme.
Lo stesso articolo fa notare che la Germania è abituata a trattare con Paesi difficili – basti pensare a un partner della Nato cruciale come la Turchia
(da agenzie)
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Maggio 27th, 2018 Riccardo Fucile
L’ETERNO PARTENTE ORA RIMANE, IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DI DI MAIO
«Le dico una cosa che non ho mai detto prima. Se questo governo salta, io mi ricandido. Ci metto la
faccia».
Alessandro Di Battista fornisce un motivo ai grillini per tifare no al governo Conte e sì a elezioni il prima possibile: il suo ritorno.
Annunciata in tv da Gramellini, la ridiscesa in campo dell’ex deputato che doveva andare in America movimenta la serata del MoVimento impegnato in una difficile mediazione con Mattarella e Salvini.
E offre anche un nuovo motivo di discussione interna ed esterna al M5S, perchè un Di Battista in campo vorrebbe dire una discussione aperta sulla leadership di Luigi Di Maio, del quale già si annunciava la riconferma come candidato presidente del Consiglio insieme all’intero blocco di candidati del 4 marzo per un eventuale ritorno alle urne.
Con Di Battista dentro i conti bisogna rifarli dall’inizio, magari con un voto su Rousseau per il candidato che stavolta non si preannuncia come una farsa ma come una sfida vera per la leadership.
D’altro canto lo stesso Alessandro Di Battista nei giorni scorsi aveva abbattuto al bar alcuni ministri proposti da Salvini-Di Maio e quindi un’influenza politica sulle scelte del M5S ha continuato ad esercitarla, anche se solo in forma di moral suasion.
E soprattutto, le nuove elezioni potrebbero costituire un ballottaggio all’ultimo voto tra grillini e leghisti — se sceglieranno di marciare divisi per poi colpire uniti, come alle ultime elezioni — oppure la nascita di un nuovo bipolarismo, con sovranisti da una parte ed europeisti dall’altra.
E chi meglio di lui potrebbe incarnare la leadership?
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 27th, 2018 Riccardo Fucile
NON SOLO PIETRO DETTORI, MA ANCHE ROCCO CASALINO, MARIA CHIARA RICCIUTI E CRISTINA BELOTTI SBARCHERANNO A PALAZZO CHIGI
Non solo Pietro Dettori. Appena il governo Lega-M5S nascerà , il Giglio ormai appassito che per quattro anni ha dettato legge a Palazzo Chigi verrà sostituito dalla “Rete Magica”, in omaggio al totem dell’azienda informatica da cui tutto discende e al tramaglio congegnato per imbrigliare «l’avvocato del popolo».
Giovanna Vitale su Repubblica ci spiega oggi come la Casaleggio entrerà a Palazzo Chigi. A partire da Rocco Casalino:
Quando Di Maio scala il Movimento, lui diventa la sua ombra. Scivolando alle spalle di Conte – con cui condivide un incidente di curriculum: il vantato master americano in Economia è stato smentito dall’università di Winchester – appena l’asse pentaleghista si salda sul nome del professore. A cui Casalino scrive il suo primo discorso da capo del governo incaricato.
Vergato poco prima di salire al Quirinale nella sede romana della Casaleggio, dove ha il domicilio l’altro dioscuro del futuro premier: Pietro Dettori. Destinato, lui, alla guida dell’Ufficio di Presidenza: nessun atto, decreto, mail o missiva potrà entrare o uscire senza che l’ex dipendente della srl meneghina lo veda. Figlio di un imprenditore sardo amico di Casaleggio senior, entra in azienda grazie alla sua abilità coi social. Il passaggio al blog di Grillo viene naturale: è Dettori a scrivere i post più virulenti.
Alla morte di Gianroberto, il figlio Davide lo vuole con sè nell’Associazione Rousseau, ma sarà l’uscita dell’eurodeputato David Borrelli a consentirgli la promozione a socio della piattaforma che gestisce le votazioni più importanti (da ultimo, l’accordo Lega-5S), i dati degli iscritti, le leggi condivise con i cittadini. Un fortino È di informazioni che dà un grande potere a chi lo controlla. E che ora si trasferisce armi e bagagli nel cuore dello Stato.
Dove approderà anche Maria Chiara Ricciuti, altra pedina fondamentale dello staff di Di Maio, che di Conte sarà il capo dell’ufficio stampa.
Trentenne romana ma di origini abruzzesi, «giornalista fuori tempo e fuori epoca» si definisce lei, ha lavorato per anni per l’Italia dei Valori, la prima forza politica ad avvalersi dei servigi della Casaleggio Associati.
Con lei, vestale dell’agenda di Conte, sbarcherà a Palazzo Chigi pure un’altra fedelissima del capo politico: Cristina Belotti, 29 anni, già responsabile Comunicazione del M5S in Europa (abbandonata dopo qualche problema sui rimborsi spese) e già in prima linea nel tour per le Regionali siciliane.
La Rete del premier è pronta. Casaleggio pure.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 27th, 2018 Riccardo Fucile
CARLO MESSINA: “580 MILIARDI SONO IN MANO A INVESTITORI INTERNAZIONALI, SERVONO FIGURE AUTOREVOLI NELLE POSIZIONI CHIAVE”
“Un Paese affidabile con un’economia forte ha le stesse prospettive di Germania, Francia e Spagna”.
Così l’ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in un’intervista al Corriere della Sera, che invita a non sottovalutare il “problema Italia”.
E avverte: “Attenzione a non perdere la fiducia di chi sottoscrive il debito italiano”.
Spiega Messina:
“Dei 2.300 miliardi del nostro debito pubblico 580 miliardi sono in mano a investitori internazionali, dai fondi dello stato norvegese a quelli privati degli americani. La Borsa vede un capitale investito anche dall’estero di altri 6-700 miliardi. Sono tutte persone e società che hanno investito e quindi creduto nel nostro Paese. Fondano la loro fiducia sul fatto che l’Italia voglia continuare a crescere, svilupparsi, battere la disoccupazione, ridurre le diseguaglianze…”.
Continua l’ad di Intesa Sanpaolo:
“Soltanto quest’anno, ci sono ancora 93 miliardi di euro di titoli a breve termine da collocare, oltre a 88 miliardi di titoli a medio e lungo termine. L’anno prossimo ci sono scadenze per un totale di 340 miliardi. Sono risorse fondamentali. Servono appunto a pagare pensioni, sanità , stipendi. E riusciamo a farlo grazie a una completa interconnessione con i mercati finanziari mondiali, per questo preservare la fiducia guadagnata significa tutelare la nostra economia reale, la ricchezza delle nostre famiglie e delle imprese italiane”.
Sottolinea ancora Messina:
“Il nostro Paese deve darsi l’obiettivo di avere figure autorevoli nelle posizioni chiave a livello europeo ed internazionale per essere adeguatamente rappresentato nelle sedi decisionali. Penso al grande tema dei migranti rispetto al quale il nostro Paese ha raggiunto risultati importanti ma sia ben chiaro che è un problema dell’Europa tutta”.
(da “Huffingtonpost”)
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