Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
LA DIRETTA SOCIAL DELLA LEGA LO SPUTTANA: SENZA MASCHERINA ALLA FABBRICA ALIMENTARE “ARS FOOD” DI VARESE LIGURE, CONTRO OGNI REGOLAMENTO… ECCO LA FOTO POI CANCELLATA PUBBLICATA SULLA PAGINA DELLA LEGA
Vi ricordate la storia di Salvini che annusa il formaggio nel caseificio in Toscana? Come sempre il Capitano che dice di rispettare le norme sulle mascherine (salvo poi essere cazziato da chi ha il titolo per farlo) era stato beccato in flagrante in un luogo chiuso e addirittura in un laboratorio di alimenti a non rispettarle. Anzi le foto le aveva pubblicate proprio lui: “In visita al caseificio Busti, territorio pisano. Qui un gemellaggio fra Toscana e Sicilia: pecorino coi pistacchi di Bronte. Viva l’Italia!” aveva scritto.
Oggi il leader della Lega è in visita ad un paese in provincia di La Spezia, Varese Ligure. E dopo aver pubblicato la solita diretta in cui in piazza con il solito grandangolo dice le solite cazzate, si è recato in una fabbrica di yogurt biologico, la “Ars Food”.
I solerti social media della Lega hanno seguito tutto e pubblicato in tempo reale la visita. Forse troppo in tempo reale.
Infatti è sfuggito loro qualcosa che non andava postato su Facebook. Di cosa si tratta? Dell’ennesima figuraccia di Salvini senza mascherina in un luogo in cui vengono preparati alimenti
L’errore è stato però corretto in men che non si dica (la foto non è più raggiungibile). Ma rimane comunque una traccia dello sbaglio che i leghisti speravano nessuno notasse
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
L’IGNOBILE FIGURA DI SALVINI A “IN ONDA”: NON RISPONDE ALLA DOMANDA SE STA CON IL POPOLO BIELORUSSO O CON IL DITTATORE, SVICOLA TRE VOLTE E CAMBIA DISCORSO… SOVRANISTI AL SERVIZIO DEI POTERI STRANIERI
Si parla di discoteca e saltano fuori i clandestini. 
Matteo Salvini continua a battere sullo stesso chiodo come un pugile suonato anche nel corso del suo intervento da Telese a In Onda su La 7.
Partendo dalla questione discoteche, dal distanziamento sociale e dall’utilizzo della mascherina — che il leader leghista mette una volta sì e nove volte no — si è arrivati a parlare dei clandestini e di come vendano alcol in maniera abusiva ai giovani, che si fanno le canne (che diventano “canni”).
Il ragionamento e l’errore di pronuncia della parola canne sono valsi a Salvini una menzione speciale.
Proseguendo questo discorso Salvini sottolinea che se non vanno in discoteca i giovani non solo si prendono le birre dall’abusivo ma «già che ci sono si fanno due canni senza mascherine e senza prova di febbre».
Telese continua a fargli notare che a Ibiza — isola celebre per le discoteche, per la vita notturna e la cui economia si basa prettamente su questo — le discoteche sono e restano chiuse ma Salvini passa a parlare dei porti che andrebbero chiusi prima dei locali da ballo.
Tra l’errore di pronuncia di canne e il tirare in ballo sempre e comunque gli immigrati il video ha fatto il giro del web scatenando l’ironia di molti, come sottolinea Bufale.net.
La Bielorussia
Poi gli viene chiesto a bruciapelo: “Lei sta con il popolo bielorusso che scende in piazza per la libertà e la democrazia o con il dittatore Lukashenko?”.
Salvini tace per cinque secondi, diventa pallido, poi bonfonchia “non devo decidere io, decideranno i bielorussi”. Telese incalza: “è un problema che non può non riguardare un leader politico europeo”. Salvini prova a cambiare discorso “sono più preoccupato delle scadenze fiscali degli italiani”. Telese: “non si sente di condannare un regime che falsifica le elezioni? Eppure Bossi aveva fatto una bandiera la difesa dei popoli oppressi, lei sta con un dittatore?”… Salvini sempre più in imbarazzo non risponde e parla del suo processo per sequestro di persona. Ultimo tentativo di Telese: “lei giustifica la galera per gli oppositori e la protezione di Putin a un tiranno”… Salvini sta per crollare: “In Bielorussia decideranno i bielorussi”m la banalità assoluta visto che le elezioni sono truccate.
Sul web il video diventa virale, abbiamo capito tutti: il sovranista “russo” sta con gli oppressori del popolo.
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
“ATTUALMENTE E’ ASSISTITO E TRATTATO CON CURE SEMI-INTENSIVE”
Migliorano le condizioni cliniche di Alex Zanardi. Lo comunica l’Ospedale San Raffaele.
“Dopo un periodo durante il quale è stato sottoposto a cure intensive in seguito al ricovero del 24 luglio – fa sapere l’istituto – il paziente ha risposto con miglioramenti clinici significativi. Per questa ragione attualmente è assistito e trattato con cure semi intensive presso l’Unità Operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta”.
Il prossimo comunicato quando ci saranno ulteriori novità , ma le notizie sullo stato di salute del campione di umanità sono rassicuranti.
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
LOCALIZZATO DA UN VOLONTARIO A CIRCA 200 METRI DAL PUNTO DELL’AUTOSTRADA
Resti ossei che sembrano quelli di un bambino, una maglietta che assomiglia “al 99 cento” a quella di
Gioele.
Arriva una svolta nella drammatica vicenda del piccolo di quattro anni che non si trova da quindici giorni e della madre, Viviana Parisi, trovata morta l’8 agosto. Le tracce sono state segnalate sulla montagna sopra Caronia da uno dei volontari che da giorni affiancano vigili del fuoco, forestali e poliziotti. E’ un carabiniere in congedo.
Poco dopo le 12, è partita l’allarmo. Il luogo del ritrovamento è a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo, lì dove il 3 agosto Viviana ha avuto un incidente e poi ha scavalcato il guardrail, portando il bimbo in braccio. Sulla montagna, è arrivato il procuratore di Patti Angelo Cavallo, accompagnato dagli investigatori della polizia e dal medico legale Elena Ventura Spagnolo.
Fonti investigative parlano del “busto di un bambino totalmente irriconoscibile”. La zona è stata inibita all’ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi.
“Hanno trovato qualcosa ma non sappiamo cosa. Siamo qui in attesa di capire”. A darne notizia intorno a mezzogiorno è stata Mariella Mondello, la zia del piccolo Gioele che si trova nella zona in cui è arrivato il procuratore di Patti. Con lei c’era anche il fratello, Daniele Mondello, il papà di Gioele, che non parla. E’ in auto in silenzio in attesa di sviluppi
Una segnalazione da parte di un volontario, un carabiniere in congedo che avrebbe trovato alcune tracce, che sta partecipando alle ricerche del piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso il 3 agosto insieme con la madre Viviana Parisi, poi trovata morta, ha fatto scattare l’allarme.
Le squadre che partecipano alle operazioni si sono concentrate sul posto per un sopralluogo, insieme al Procuratore di Patti Angelo Cavallo che coordina le indagini e con la geologa nominata dal procuratore come esperta. Il luogo si trova a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo dove la mamma il figlioletto sono stati visti per l’ultima da un testimone, dopo un incidente. Anche i familiari del bimbo sono nella zona dove sono state trovate alcune tracce.
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
LA ESILARANTE BALLA QUOTIDIANA: “HANNO FATTO TUTTO LORO SENZA CHIEDERE AGLI INTERESSATI”
Salvini rilascia un’intervista a Panorama in cui spiega che aspetta l’esito delle Regionali per una spallata al governo. C’è tutto il repertorio del Capitano: dagli sbarchi che aumentano all’emergenza coronavirus che non esiste.
Dice persino che la Lega i 49 milioni non li ha mai visti, ma allora che cosa sta restituendo in comode rate?
Nell’intervista Salvini parla anche dello scandalo del bonus 600 euro per le partite iva richiesto e incassato dai parlamentari Andrea Dara e Elena Murelli, oltre che da un discreto numero di consiglieri regionali della Lega in Veneto ma anche in Piemonte o in Emilia Romagna, tanto per ricordarne qualcuno.
Il leader del Carroccio non trova di meglio per giustificare l’operato degli eletti del suo partito che dare la colpa ai commercialisti:
Ha colto l’irritazione per lo scandalo dei 600 euro?
Ho parlato con i commercialisti e i parlamentari coinvolti. Mi è stato spiegato che i professionisti hanno fatto la richiesta in automatico, senza chiederlo agli interessati. E che è stato restituito tutto. I parlamentari verranno sospesi, i consiglieri regionali non saranno più ricandidati perchè bisogna essere iperattenti. Ma la vicenda non riguarda soltanto loro.
Ma le parole di Salvini sono una solenne presa in giro come spiegava qualche giorno fa Giorgio Luchetta, vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Commercialisti:
«Il commercialista è ancora, dopo tutti questi anni, un capro espiatorio: sono basito». A parlare è Giorgio Luchetta, vicepresidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti. Il nodo è quello che da giorni anima il dibattito politico: la vicenda dei deputati che hanno chiesto il bonus Covid.
E, in particolare, la scelta di difendersi attribuendo la decisione al commercialista. Come hanno fatto Ubaldo Bocci, coordinatore del centrodestra a Firenze, Matteo Gagliasso, consigliere leghista piemontese e Riccardo Barbisan, consigliere veneto, che a settembre non verrà ricandidato dal governatore Luca Zaia. Questo gioco a scaricare le responsabilità secondo Luchetta deve finire. «Basterebbe un po’ di amor proprio e di coraggio delle proprie azioni, invece che tirare sempre in ballo la nostra professione».
Non bisogna avere una memoria di ferro, prosegue, per ricordare che l’8 aprile l’Inps negò la possibilità a commercialisti e consulenti del lavoro di fare da intermediari per i loro assistiti nell’invio tramite il pin abilitante delle richieste. Sarebbe servito un decreto ministeriale, che però non è mai arrivato. «Come possiamo essere responsabili di una cosa che non potevamo fare?»
Insomma quella che racconta il Capitano è solo una fregnaccia. Che non si vergogna di raccontare.
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
REAZIONE ISTERICA DEI GRILLINI DI FRONTE A UN MOVIMENTO CHE SA USARE IL CERVELLO
Per il movimento nato durante le ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna, il problema del
Parlamento non è il numero dei parlamentari
Con un lungo post pubblicato su Facebook, la pagina ufficiale delle Sardine si è schierata per il No al Referendum Costituzionale che tra il 20 e il 21 settembre chiederà agli italiani di ridurre di circa un terzo il numero dei rappresentanti eletti alla Camera e al Senato — da 630 a 400 il numero dei deputati, da 315 a 200 quello dei senatori.
Per le Sardine ci sono «quattro motivi» per dire No: il problema legato alla rappresentanza, il risparmio minimo sui conti totali, la necessità di riportare in Parlamento la discussione sulle leggi e le conseguenze sul sistema elettorale.
Feroce la risposta del deputato Stefano Buffagni, uomo forte al Nord del Movimento 5 Stelle. Sempre con un post su Facebook, ha replicato: «Loro amici dei Benetton, noi degli italiani». Buffagni non entra nel merito dei motivi per cui bisognerebbe votare Sì al refendum previsto per settembre (uno dei cavalli di battaglia dei M5s)
Per il movimento nato durante le ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna il rischio principale del taglio ai parlamentari è quello di sminuire ancora il lavoro di Camera e Senato: «In un modello maggiormente orientato alla decisione che alla discussione (come quello cui stiamo andando incontro negli ultimi anni) verrà sminuito uno degli elementi imprescindibili della cosa pubblica».
Troppo basso, sempre secondo le Sardine, il risparmio per i cittadini: «La democrazia non è economica nè a buon mercato. Questa riforma reazionaria porterà un risparmio in termini di impatto sulla spesa pubblica di 1,35€ per ogni cittadino».
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
LE BEGHE LOCALI CONDIZIONANO I RAPPORTI
Giuseppe Conte rilascia oggi una intervista al Fatto Quotidiano per perorare la causa dell’alleanza tra MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico nelle Marche e in Puglia.
Presidente Conte, manca un mese alle elezioni regionali e ancora si discute di possibili alleanze fra 5Stelle e centrosinistra in Puglia e nelle Marche. Lei che ne pensa
“Trovo ragionevole che le forze politiche che sostengono il governo provino a dialogare anche a livello regionale. In Puglia e nelle Marche presentarsi divisi espone al rischio di sprecare una grande occasione. Una sinergia anche a livello territoriale può imprimere una forte spinta per realizzare le strategie del Green de al , dell’innovazione digitale, degli investimenti nelle infrastrutture, negli asili nido e nelle scuole. E poi queste elezioni regionali coincidono con un appuntamento storico per l’Italia . Stiamo elaborando un Recovery Plan, finanziato con ingenti fondi europei, che costituisce la più grande opportunità per le nuove generazioni dal secondo dopoguerra a oggi. Le Regioni saranno coinvolte in questi progetti e diventeranno anche dei centri di spesa. Ovviamente il governo non farà distinzioni di colore politico nei confronti dei governi regionali. Ma le forze di maggioranza dovrebbero avere tutto l’interesse a competere al meglio per essere protagoniste in questa partita anche a livello regionale”.
Perchè mai i 5Stelle in Puglia dovrebbero appoggiare Emiliano che hanno combattuto per 5 anni in Regione e, ancora prima, come sindaco di Bari?
È comprensibile che dopo anni vissuti politicamente gli uni contro gli altri armati, si accumulino contrasti e forse anche incomprensioni. Ma la politica impone di mettere sempre il bene dei cittadini al di sopra degli interessi di parte, affrontando le sfide con coraggio e generosità . Bisogna esprimere una visione strategica e guardare ai bisogni delle comunità locali non più con le lenti del passato, ma con il binocolo del futuro.
Emiliano, per la base M5S, è troppo trasformista e incline a strizzare l’occhio a destra.
Non scendo nei giudizi personali e non entro nelle valutazioni delle singole situazioni locali. Sono certo però che, se ci si sedesse intorno a un tavolo, si potrebbero affrontare tutte le questioni e potrebbe nascere un deciso miglioramento delle liste, dei programmi, delle strategie politiche.
Quali punti programmatici potrebbero indurre il M5S pugliese a rivedere la sua corsa solitaria?
Un obiettivo tra i tanti: la transizione energetica, che è un’assoluta priorità per la Puglia. Pensiamo a Taranto.
Anche nelle Marche, centrosinistra e M5S han già lanciato i loro candidati alla presidenza: che dovrebbero fare, secondo lei?
Anche lì, sedersi attorno a un tavolo: dal confronto può scaturire un progetto politico più rafforzato e più competitivo.
A quale candidato pensa?
Non è mio compito dare indicazioni sulle candidature. Ma confido che si possa dialogare senza irrigidimenti.
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
AVEVA FIRMATO IL DOCUMENTO DI ZANGRILLO E BASSETTI, ORA CAMBIA INDICAZIONI
Cosa accade quando si sostiene una tesi e poi, qualche settimana dopo, si afferma l’esatto contrario. 
Sembra esserci molta confusione — come lo è stato fin dall’inizio — tra medici, esperti e virologi anche in questa seconda fase dell’emergenza legata al Coronavirus in Italia.
La crescita esponenziale dei nuovi contagi ha messo in evidenza una realtà : il virus non è sparito. E adesso il professore emerito di virologia dell’Università di Padova Giorgio Palù, consigliere del Presidente del Veneto Luca Zaia, sembra aver cambiato idea sulla carica virale. Ma qualche settimana fa aveva firmato il documento insieme a Zangrillo, Bassetti e altri sette medici in cui si affermava il contrario.
«Gli asintomatici possono contribuire a diffondere il coronavirus, che resta dieci volte più letale dell’influenza stagionale — ha detto Giorgio Palù nella sua intervista a Il Corriere Veneto -. Non solo non ha perso virulenza rispetto all’origine, ma ora nel mondo ne circola una variante più aggressiva rispetto a quella isolata a Wuhan. A causa di una mutazione, il virus ha acquisito una maggiore capacità di replicarsi nelle cellule e nei tessuti umani».
Ma cosa aveva sottoscritto Giorgio Palù lo scorso 24 giugno insieme ad Alberto Zangrillo, Massimo Bassetti e altri sette esperti?
“Evidenze cliniche non equivoche da tempo segnalano una marcata riduzione dei casi di Covid-19 con sintomatologia. Il ricorso all’ospedalizzazione per sintomi ascrivibili all’infezione virale è un fenomeno ormai raro e relativo a pazienti asintomatici o paucisintomatici. Le evidenze virologiche, in totale parallelismo, hanno mostrato un costante incremento di casi con bassa o molto bassa carica virale.”
Ora, però, lo stesso Palù sostiene la tesi opposta.
Innanzitutto è evidente, come sottolinea lo stesso docente emerito di Virologia, gli asintomatici sono veicolo di contagio proprio perchè la carica virale continua a essere molto alta. Poi sottolinea come la decisione di chiudere le discoteche sia stata sacrosanta, invitando tutti i cittadini ad avere comportamento consoni.
(da agenzie)
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Agosto 19th, 2020 Riccardo Fucile
IL TENTATIVO DI DIMOSTRARE CHE “QUELLI CHE STANNO MALE” SONO SOLO UNA PICCOLA PERCENTUALE DEI POSITIVI, MA I CONTI NON TORNANO
Lunedì il governatore del Veneto Luca Zaia ha indetto una conferenza stampa per fornire dei dati aggiornati sull’emergenza coronavirus nella Regione.
La tesi portata avanti da Zaia è che la situazione veneta è sotto controllo ma che non bisogna abbassare la guardia.
Il presidente ha sciorinato una sequela di dati che confrontano i numeri dell’epidemia al 18 maggio e quelli attuali: “I tamponi sono 1.380.393, i test rapidi circa 1.200.000. I positivi oggi sono 21.256, rispetto al 18 maggio 2.306 in più. In isolamento al 18 maggio c’erano 3.870 cittadini, oggi 6.394. 541 ricoverati a maggio, oggi 119, gli ospedali si sono svuotati. Dato ancora più significativo: le terapie intensive il 18 maggio erano 51, oggi sono 5 in tutto il Veneto. I morti in totale sono 2.096, rispetto ai 1.803 del 18 maggio. I dimessi sono aumentati a 3.795”.
Per dimostrare che è tutto sotto controllo poi Zaia ha tirato fuori delle statistiche sul numero delle persone in isolamento in Veneto rapportato al numero di positivi al coronavirus:
“1.634 positivi oggi in Veneto, isolati 6.394. Vuol dire che rispetto agli isolati di oggi il 25% è positivo”. Fin qui niente da dire.
Ma poi il governatore si avventura in una spiegazione che va esaminata meglio come ha scoperto Commenti leghisti.
Zaia dice “perchè vi faccio vedere questo dato? Perchè uno si chiede… ma i positivi? Possiamo sapere quanti stanno male di questi positivi? Se abbiam detto che i positivi sono 1.634 quelli che stanno male sono 65”.
Attenzione perchè qui arriva lo sfondone: “E qual è la percentuale? La percentuale dei sintomatici sui positivi è 0,03%”. Ma non è vero.
Basta prendere una calcolatrice per scoprire che 65/1.634*100 non fa 0,03 (dovrebbe in realtà essere arrotondato a 0,04) ma, tenetevi forte, 3.
Ovvero la percentuale dei sintomatici sui positivi è il 3% (in realtà come detto prima 4%). Una piccola, impalpabile, sottilissima differenza.
(da agenzie)
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