Aprile 1st, 2021 Riccardo Fucile
PANDEMIA IN LIEVE RALLENTAMENTO MA ALLERTA TERAPIE INTENSIVE IN 13 REGIONI
L’epidemia rallenta leggermente, cala il numero dei positivi, ma cresce quello dei morti e aumenta la pressione del virus sugli ospedali.
Sul piano della campagna vaccinale, solo il 28,3% degli over 80 ha ricevuto le due iniezioni completando il ciclo (il 27,4% ha ricevuto solo la prima dose), l’immunizzazione della fascia d’età 70-79 anni è appena cominciata e mancano dati sulle persone fragili.
È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sui dati della settimana tra 24 e 30 marzo.
A fronte di un incremento dei morti (3.000 in una settimana, da 2.878), si mantengono stabili i numeri dei contagiati (562.832 da 560.654) e delle persone in isolamento domiciliare (529.885 da 528.680), crescono i ricoveri nei reparti ordinari (29.231 da 28.428) e nelle terapie intensive (3.716 da 3.546).
In 9 Regioni l’incremento dei nuovi casi è ancora in crescita, soprattutto in Calabria, Liguria, Sardegna e Valle D’Aosta, in 10 Regioni aumentano i casi dei contagiati.
Intanto la campagna vaccinale procede a rilento. Al 31 marzo risultano consegnate alle Regioni 11.247.180 dosi, pari al 71,7% delle dosi previste per il primo trimestre 2021.
Hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose 3.143.159 milioni di persone (5,3% della popolazione), con marcate differenze regionali: dal 6,9% della Provincia Autonoma di Bolzano al 3,9% della Sardegna.
Degli oltre 4,4 milioni di over80, 1.274.567 (28,8%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.212.019 (27,4%) hanno ricevuto solo la prima dose. Delle oltre 5,9 milioni di persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni solo 106.506 (1,8%) hanno completato il ciclo vaccinale e 481.418 (8,1%) hanno ricevuto solo la prima dose, anche qui con notevoli difformità regionali.
L’Italia è in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, e nella fascia 70-79 anni si colloca a fondo classifica: lo certifica anche il monitoraggio dell’Ecdc, il Centro europeo la prevenzione e il controllo delle malattie.
Gimbe richiama l’attenzione sui soggetti estremamente vulnerabili e portatori di disabilità gravi. “Al momento la rendicontazione del database ufficiale non prevede una specifica categoria”, si legge nel report della Fondazione.
E il presidente Nino Cartabellotta fa notare: “Non si può escludere che nella categoria denominata “Altro”, con oltre 1,4 milioni di dosi (14,4% del totale delle somministrazioni), rientri un certo numero di soggetti fragili”, sottolineando che “i vaccini rappresentano la via maestra per uscire gradualmente dalla pandemia” e che “resta da fare luce su 873.787 (60,4%) dosi somministrate a soggetti di cui non è possibile rilevare altre indicazioni di priorità ”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Aprile 1st, 2021 Riccardo Fucile
“I CONTAGI TRA RAGAZZI E BAMBINI SONO MOLTO ALTI, UN ERRORE RIAPRIRE”
La volontà di riaprire le classi fino alla prima media anche in zona rossa da subito dopo Pasqua non è
approvata da tutti
Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, è uno dei detrattori di questa misura.
“La variante inglese del coronavirus si trasmette con grande efficienza tra bambini e adolescenti e questo vuole dire che la scuola rimane un serbatoio importante. Abbiamo una guardia abbassata in questo momento”.
Per lo scienziato, “si tengono aperte delle falle e ritardiamo il processo di limitazione dell’infezione, io sono del parere che non si possono subire errori senza fare nulla. Occorre mettere in piedi dei programmi per lo screening in determinati contesti come la scuola, ad esempio provare a vedere se funzionano i test salivari”.
“Non ho mai creduto alla sistemazione veloce delle cose. Ogni volta sembra che io sia quello del pessimismo e delle docce fredde, ma i dati sono quelli. Bisogna vedere che cosa succede dopo Pasqua e che impatto avranno questi giorni”, ha aggiunto.
(da Globalist)
argomento: denuncia | Commenta »
Aprile 1st, 2021 Riccardo Fucile
“ABBIAMO UN MILIONE DI PRENOTAZIONI DA QUI A MAGGIO, SERVONO I VACCINI”
“Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni. Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Servono i vaccini!”. Lancia l’allarme l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
A stretto giro arriva la risposta del Commissario all’emergenza Covid. Tra “oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca”, spiega Francesco Paolo Figliuolo da Cagliari, dove si trova per un sopralluogo nei due hub di vaccinazione, insieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio.
“Stiamo continuando nel nostro giro di verifica perchè la macchina sia pronta quando a brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini” ha aggiunto ricordando che sono già arrivate oltre 500mila dosi di Moderna e ieri sono state consegnate oltre un milione di dosi Pfizer. “Questo darà nuovo fiato alle trombe per poter fare il Piano in maniera coerente” ha aggiunto.
Mentre dal 20 aprile, anticipa il presidente della Regione Nicola Zingaretti, in farmacia arriveranno le fiale di Johnson e Johnson. Si tratta di un numero largo di farmacie coinvolte e si comincia, come spiegano dalla Regione, con la fascia d’età che va dai 60 ai 55 anni.
“Il tema non è la distribuzione dei vaccini, in questo istante saremmo in grado di triplicare la dose da dare alle persone. Il problema più grande è quello dei richiami, perchè questi sono vaccini che hanno due dosi e quando, come nel Lazio, hai fatto un milione di vaccinati bisogna continuare ma stare anche molto attenti ad avere i magazzini pieni per fare la seconda dose, spiega sempre Zingaretti ai microfoni di Skytg24.
“Un margine di rischio c’è e bisogna correre, ma con i vaccini – ha continuato – perchè altrimenti arrivare al 90% delle dosi diventa un grande rischio, se dovesse accadere qualcosa rispetto al comportamento delle cause farmaceutiche che stanno fornendo il prodotto”.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ventilato l’ipotesi di sospensione delle somministrazioni proprio per l’assenza della garanzia di potere somministrare ai cittadini la seconda dose del vaccino: “noi non siamo al punto di dovere sospendere le vaccinazioni ma c’è un elemento di preoccupazione perchè il tema è il flusso delle forniture che non dipende dal governo ma dalle case farmaceutiche. Il Johnson & Johnson ha una sola dose e questo dà dinamismo maggiore perchè in quel caso si può arrivare al 100% delle consegne”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Aprile 1st, 2021 Riccardo Fucile
IERI SI POTEVANO VACCINARE 400 PERSONE, NE SONO ARRIVATE SOLO 90, IL SOLITO DISASTRO
Anche ieri a Verano Brianza il centro vaccinale ospitato nel palazzetto dello sport è stato chiuso
anzitempo. Non perchè mancano i vaccini, ma perchè mancano le persone da vaccinare.
“Abbiamo vaccinato soltanto 90 persone a fronte a una potenzialità di oltre 400 e con 800 dosi Astrazeneca in frigorifero — spiega il sindaco Massimiliano Chiolo — la responsabilità è del sistema di prenotazione che non funziona”. E così, com’era avvenuto anche tra sabato e lunedì, le porte del centro sono rimaste chiuse.
“Non si perdono dosi, ma tempo prezioso”, spiega il sindaco che ha anche proposto di vaccinare con Astrazeneca gli over 80 del paese che vengono dirottati in altri centri.
“Mi hanno detto che non è possibile e di aspettare che arrivino le persone, ma stanno arrivando con il contagocce”.
Una situazione che avviene nel giorno in cui il presidente Fontana ha bollato come “polemiche stucchevoli” i disservizi che si sono verificati nelle ultime settimane.
“Non faccio polemiche — conclude il sindaco — chiedo che i servizi funzionino. Questo è il compito di un sindaco: stimolare chi ha il potere decisionale per far funzionare le cose”.
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »