VACCINI LAZIO, ULTIMATUM DELL’ASSESSORE ALLA SANITA’: “SE NON ARRIVANO DOSI ASTRAZENICA ENTRO 24 ORE, COSTRETTI A SOSPENDERE LE SOMMINISTRAZIONI”
“ABBIAMO UN MILIONE DI PRENOTAZIONI DA QUI A MAGGIO, SERVONO I VACCINI”
“Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni. Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Servono i vaccini!”. Lancia l’allarme l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
A stretto giro arriva la risposta del Commissario all’emergenza Covid. Tra “oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca”, spiega Francesco Paolo Figliuolo da Cagliari, dove si trova per un sopralluogo nei due hub di vaccinazione, insieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio.
“Stiamo continuando nel nostro giro di verifica perchè la macchina sia pronta quando a brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini” ha aggiunto ricordando che sono già arrivate oltre 500mila dosi di Moderna e ieri sono state consegnate oltre un milione di dosi Pfizer. “Questo darà nuovo fiato alle trombe per poter fare il Piano in maniera coerente” ha aggiunto.
Mentre dal 20 aprile, anticipa il presidente della Regione Nicola Zingaretti, in farmacia arriveranno le fiale di Johnson e Johnson. Si tratta di un numero largo di farmacie coinvolte e si comincia, come spiegano dalla Regione, con la fascia d’età che va dai 60 ai 55 anni.
“Il tema non è la distribuzione dei vaccini, in questo istante saremmo in grado di triplicare la dose da dare alle persone. Il problema più grande è quello dei richiami, perchè questi sono vaccini che hanno due dosi e quando, come nel Lazio, hai fatto un milione di vaccinati bisogna continuare ma stare anche molto attenti ad avere i magazzini pieni per fare la seconda dose, spiega sempre Zingaretti ai microfoni di Skytg24.
“Un margine di rischio c’è e bisogna correre, ma con i vaccini – ha continuato – perchè altrimenti arrivare al 90% delle dosi diventa un grande rischio, se dovesse accadere qualcosa rispetto al comportamento delle cause farmaceutiche che stanno fornendo il prodotto”.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ventilato l’ipotesi di sospensione delle somministrazioni proprio per l’assenza della garanzia di potere somministrare ai cittadini la seconda dose del vaccino: “noi non siamo al punto di dovere sospendere le vaccinazioni ma c’è un elemento di preoccupazione perchè il tema è il flusso delle forniture che non dipende dal governo ma dalle case farmaceutiche. Il Johnson & Johnson ha una sola dose e questo dà dinamismo maggiore perchè in quel caso si può arrivare al 100% delle consegne”.
(da agenzie)
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