FITTO SI FA LEONE: PRESENTATO IL NUOVO SIMBOLO DI CONSERVATORI E RIFORMISTI A ROMA
TRA RIFERIMENTI A PREZZOLINI E MODELLO ORGANIZZATIVO LEGGERO, FITTO LANCIA LA SFIDA A BERLUSCONI
Un leone blu con bande tricolore e la scritta Conservatori e Riformisti: nel pomeriggio Raffaele Fitto ha presentato il nuovo simbolo del partito a cui ha dato vita, insieme a Daniele Capezzone e ad oltre 30 parlamentari.
Nell’Auletta stracolma dei Gruppi in Via di Campo Marzio, di fronte a Geoffrey Van Orden, esponente di spicco dei Conservatori inglesi, vicepresidente del Gruppo ECR dei Conservatori e Riformisti Europei al Parlamento europeo, e guida della New Direction Foundation, think-tank internazionale del mondo conservatore, c’è stata la prima uscita ufficiale del nuovo partito, con la presentazione del programma che si ispira in molte parti ai conservatori inglesi.
Per quanto riguarda l’economia, Stato leggero, meno tasse (addirittura 40 miliardi in meno), riduzione della spesa e forte vocazione aziendalista.
Per quanto riguarda l’Europa, i vincoli europei non devono essere un dogma: a partire dal muro del 3% e dalla contestazione del Fiscal compact.
Per quanto riguarda la collocazione politica Fitto ha ribadito: “Siamo collocati nel centrodestra in modo assolutamente chiaro e non discutibile. Siamo impegnati nel centrodestra in modo alternativo al governo Renzi. Non vogliamo mettere in campo in alcun modo un sottobosco di accordi sottobanco”.
Poi il riferimento a Prezzolini, anche in un video: “”Il vero conservatore guarda indietro per andare avanti”; “per un vero conservatore lo Stato dovrebbe essere forte ma anche minimo”; “un vero conservatore nell’Italia di oggi, in cui non c’è quasi nulla da conservare, è un innovatore”.
Quanto al modello organizzativo, la novità è che non ci saranno cariche calate dall’alto, anzi non ce ne saranno proprio nella prima fase: “Sul sito di conservatori e riformisti permetteremo a tutti di partecipare e fare proposte con Facebook e Twitter. Il nostro programma e il nostro modello organizzativo lo presenterEmo solo dopo avere ascoltato chi vuole contribuire al progetto”.
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