BENVENUTI AL NORD: LE CONSULENZE ESTERNE DELLA MORATTI COSTANO 48 MILIONI DI EURO
SONO 2.773 LE CONSULENZE ESTERNE DEL COMUNE DI MILANO, MOLTI A FAVORE DEGLI “AMICI DEGLI AMICI”….530.000 EURO PER UNA “PROMOZIONE DI PROGETTI SUL TEMA DELLA LUCE CONNESSA ALL’ILLUMINAZIONE NATALIZIA”…95.000 EURO PER “GESTIONE DELLE RELAZIONI TERRITORIALI” ASSEGNATA NON A UN GIORNALISTA QUALIFICATO MA A CHI VENDEVA FONDI D’INVESTIMENTO… 277.577 EURO PER PROVARE A “RAFFORZARE L’IMMAGINE DEL SINDACO”
Dall’elenco spuntano addirittura 13.124 euro pagati alla cantante-cuoca Wilma De Angelis e rubricati alla voce spot per i vigili.
L’elenco prosegue per 195 pagine zeppe di nomi e cifre, la cui contabilità complessiva, a partire dal primo giugno 2006, supera il tetto dei 48milioni di euro.
Tanto vale il tesoretto speso dal sindaco di Milano Letizia Moratti per le 2.773 consulenze esterne, tutte pubblicate sul sito del Comune.
Tra le varie, quella di Fabio Massimo Saldini (379mila euro), già architetto di fiducia di Paolo Berlusconi, e ora delegato per moda e design nella Regione governata da Roberto Formigoni.
La giunta Moratti gli ha affidato l’incarico “di assistenza e supporto specialistico” legata ai progetti del “piano della qualità urbana”.
Un bell’investimento che ricade sotto l’ombrello dell’assessorato al Decoro di Maurizio Cadeo, fratello di Cesare, giornalista della prima ora delle reti Mediaset.
Lo stesso assessorato artefice della consulenza (quasi 530mila euro) a Cosimo Ambrogio Majorano. Per lui il compito “di promozione di progetti sul tema della luce connessa alla tradizionale illuminazione natalizia”.
Una consulenza seconda solo a quella di Paolo Glisenti: 987mila euro.
Una bella paga per l’ex amministratore unico della società Expo 2015, e soprattutto fedelissimo della Moratti.
Una nomina, quella di Glisenti, che nel 2009 spaccò politicamente il cda della società .
Al sindaco fu contestato di voler gestire la partita Expo attraverso il suo braccio destro.
Da qui le dimissioni e, non pubblicata sul sito del Comune, questa consulenza.
Dunque, ci risiamo. Non è la prima volta che il sindaco viene pizzicata a elargire incarichi esterni e ben pagati.
Capita già nell’inverno del 2006, ad appena sei mesi dalle elezioni, quando la Moratti viene iscritta nel registro degli indagati per abuso d’ufficio.
Con lei anche il capo di gabinetto Alberto Bonetti Baroggi, il direttore generale Giampiero Borghini e il suo vice Rita Amabile.
Le quattro posizioni verranno archiviate definitivamente nell’agosto scorso. Anche se nel decreto firmato dal giudice Maria Grazia Domanico si legge come il sindaco, assieme ai suoi stretti collaboratori, abbia tenuto “condotte illegittime e pregiudizievoli”, operato con “la volontà di recare vantaggio a terzi”, seguito “percorsi oscuri per la nomina di nuovi dirigenti”.
Il tutto assumendo un “comportamento colposo” per mettere in piedi una “forma mascherata di spoil system”, collocando “nelle funzioni dirigenziali soggetti vicini”.
La Corte dei conti nel 2009 calcola un danno all’amministrazione pubblica per 262mila euro.
Cifra che comprende i 95mila euro annui pagati al responsabile del servizio gestione delle relazioni territoriali. Lavoro di prestigio.
Peccato però che il signore non risulti laureato e il suo curriculum non presenti caratteristiche adatte.
In passato ha fatto addirittura il giornalista radiofonico, dopodichè ha lavorato per un’industria farmaceutica per poi finire in una società specializzata in fondi d’investimento.
Dall’elenco di oggi emergono anche nomi di giornalisti e dj.
Su tutti il conduttore radiofonico e televisivo Red Ronnie, al secolo Gabriele Ansaloni.
Per lui, il sindaco prevede un compenso complessivo di 105mila euro (30mila all’anno). Un bella cifra che si giustifica con l’incarico “di ideazione e progettazione di strumenti e supporti multimediali tesi a migliorare l’informazione e la comunicazione dell’ente”.
Il tutto motivato, in parte, con la prossima manifestazione di Expo 2015 che metterà Milano “al centro dell’attenzione internazionale”.
L’appuntamento dell’Esposizione internazionale occupa molto i pensieri di Letizia Moratti.
Immagine e comunicazione sono il suo pallino.
Quindi ecco serviti i 37.498 euro annui per Alain Elkann.
A lui sono richiesti consigli sulla “comunicazione strategica”. La determina viene firmata il 19 maggio 2010 e andrà a scadenza con il mandato del sindaco.
Altro giornalista, altra consulenza: 277.577 euro. Tanto incassa Alessandro Usai. Tra i suoi compiti principali c’è quello di “sviluppare un programma di comunicazione per rafforzare l’immagine del sindaco”.
Non solo ma anche “individuare occasioni di visibilità pubblica del sindaco”. L’immagine della Moratti viene affidata anche all’architetto Tanja Michela Solci tra i cui incarichi di consulenza (in totale 380.700 euro), oltre alla progettazione di tre sedi di anagrafe “ha prestato la propria professionalità per il coordinamento tecnico artistico di promozione di immagine dell’Ente”. In coda troviamo almeno due consulenze obbligate e imposte per risolvere situazioni problematiche all’interno del Comune.
Su tutte il fallimento della municipalizzate Zincar che in pochi anni dilapida investimenti per oltre venti milioni di euro.
All’epoca ha come presidente il consigliere comunale del Pdl Vincenzo Giudice.
Oggi il comune paga come consulente liquidatore l’ex rettore dell’Università Bocconi Angelo Provasoli.
Mentre il sindaco versa 160mila euro all’avvocato Carlo Federico Grosso per seguire la difesa nel processo contro le banche per i derivati.
L’ultimo listone del Comune, per ora, non finisce in procura.
Al contrario di quello di Regione Lombardia che da qualche settimana è stato acquisito dai magistrati.
E se la partita oggi si gioca sul tavolo delle consulenze comunali rese pubbliche grazie alla legge Brunetta, il vero scandalo rischia di emergere dalle consulenze all’interno delle società partecipate.
Proprio ieri infatti Giulio Gallera, capogruppo del Pdl in consiglio comunale è stato nominato presidente di Ecodeco partecipata al 100 per cento da A2A. Mentre consulente per l’informazione di Atm (160mila euro) è stato nominato il giornalista ed ex parlamentare con i Verdi Roberto Poletti, direttore della tv del sindaco ribattezzata Milano 2015.
Letizia Moratti tira dritto e ribadisce: “In quattro anni abbiamo tagliato le consulenze risparmiando 18 milioni di euro”.
Davide Milosa
(da “il Fatto Quotidiano“)
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