E’ STATO SOLO UN INCIDENTE?
CHI DI NOI NON HA MAI PENSATO: PER FORTUNA CHE C’E’ QUESTO PAPA, CON TUTTI I MASCOLZONI SALITI AL GOVERNO DEL MONDO?
Per un non credente, che non confida nello Spirito Santo, il fatto che un uomo simile sia diventato papa può essere spiegato in due maniere.
La prima è che sia stato, oltre che un fortunato intermezzo, una specie di incidente. Quasi una disattenzione, un capitolo che è sfuggito di mano ai suoi autori, qualcosa di inedito e di imprevedibile, un unicum certificato dal fatto che l’uomo in questione è stato il primo, dopo tutti quei secoli, a volersi chiamare Francesco, il rivoluzionario che con grande scandalo voltò le spalle al padre, alla ricchezza, all’agio sociale.
La seconda spiegazione, per un non credente meno comoda, meno pigra, è che non solo non sia stato un incidente, ma la Chiesa cattolica contenga in sé, oltre ai tanti vizi che questo papa non ha mai smesso di rinfacciarle, anche la facoltà di guardare al mondo — quando vuole, e se lo vuole — con un carico di speranza, e di fiducia negli uomini, che altrove sembra del tutto perduto. Considerata la frequenza con la quale le nazioni si affidano ai prepotenti, ai vanitosi e agli avidi, ha fatto spicco la salita al governo della Chiesa di una persona così mite, così devota al rispetto di tutti gli esseri umani, così semplice nei modi, così serenamente estranea ai giochetti della politica, che spesso culminano nel gioco infame della guerra.
Chi di noi non ha mai pensato: per fortuna che c’è questo papa, con tutti i mascalzoni saliti al governo del mondo? Lo abbiamo pensato in tanti. L’elezione del prossimo papa ci aiuterà a capire se Francesco sia stato un incidente, oppure una facoltà che la Chiesa ha riscoperto, e molti altri poteri hanno perduto. Da laico, non mi disturba più di tanto sperare che sia vera la seconda ipotesi.
(da Repubblica)
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