FLOTILLA, CI SONO DUE GENOVESI TRA I SEQESTRATI DAI TERRORISTI ISRAELIANI
SILVIA SALIS INVITA ALLA “MOBILITAZIONE ALL’INSEGNA DELLA NON VIOLENZA”
Sono Jose Nivoi e Pietro Queirolo Palmas i due genovesi che in queste settimane hanno fatto parte degli equipaggi della Global Sumud Flotilla e che nella notte tra il 1 e il 2 ottobre sono stati abbordati e sequestrati dai militari israeliani in acque internazionali, a circa 40 miglia nautiche dal blocco navale su Gaza.
La sindaca di Genova Silvia Salis, questa mattina, in una nota, ha espresso “preoccupazione” per i due attivisti e per tutti gli altri componenti della missione umanitaria e auspicato che si “mettano in atto tutti i canali possibili per garantire l’assoluta incolumità e l’immediato ritorno a casa di tutti”.
Salis ha anche rivolto un appello a tutti coloro che in queste ore si mobiliteranno “affinché gli scioperi e le manifestazioni vengano portati avanti all’insegna della pace e dell’assoluta non violenza”.
Flotilla, chi sono Jose Nivoi e Pietro Queirolo Palmas
Ma chi sono Pietro Quierolo Palmas e Jose Nivoi?. A bordo, rispettivamente, delle imbarcazioni All In e Morgana, barche a vela di piccole dimensioni e con equipaggi internazionali formati da 6 e 7 persone. Entrambi i natanti sono stati abbordati nella sera del 1 ottobre dai militari israeliani e rientrano nella lista delle persone fermate diramata dal Sos di Global Sumud Flotilla.
Jose Nivoi è una figura nota a Genova. Di professione “camallo”, è da anni uno dei punti di riferimento del Calp, il collettivo autonomo dei lavoratori portuali, e referente del sindacato Usb per il porto di Genova.
E’ uno dei portuali che ormai da tempo si battono per contrastare il traffico di armi e la filiera bellica attraverso il porto di Genova, una battaglia che li ha portati, in passato anche a ricevere il plauso di Papa Francesco
Nei giorni prima della partenza della Flotilla, Nivoi si era mosso insieme a Music For Peace per promuovere la raccolta di generi di prima necessità tra la popolazione genovese, chiamata a cui hanno risposto migliaia di persone arrivando alla cifra record di 800 tonnellate di cibo raccolte.
Più giovane, e meno noto, è l’altro attivista genovese sequestrato, Pietro Queirolo Palmas. 23 anni, un diploma all’istituto Nautico San Giorgio di Genova, da tempo lavora imbarcato in giro per il mondo, un sogno da quando era piccolo.
Impegnato politicamente sul fronte dell’ambientalismo e dei diritti umani, è stato sequestrato a bordo di All In. “Una nave militare israeliana sta approcciando da dietro l’Aurora – ha comunicato ieri sera via social poco prima del fermo – altre imbarcazioni militari passano, illuminano e se ne vanno. Anche dietro di noi si vedono bagliori. Stanno approcciando la nave alla nostra sinistra usando o un cannone ad acqua sopra l’imbarcazione o dei lacrimogeni. Non sappiamo cosa sia, ci mettiamo le maschere per sicurezza“.
Questa mattina i genitori di Pietro Queirolo Palmas, Sara Urgeghe e Luca, entrambi docenti rispettivamente nelle scuole superiori e all’Università di Genova, hanno fatto girare una comunicazione – appello:
“Con la presente vi comunichiamo che nostro figlio Pietro Queirolo Palmas, a bordo della All in imbarcazione della missione umanitaria pacifica Global Sumud Flottilla è stato sequestrato da militari israeliani in acque internazionali in contrasto con le norme marittime. Tale sequestro è avvenuto alle ore 22.15 ora in cui abbiamo perso la comunicazione con nostro figlio. Nel suo ultimo messaggio ci avverte che sono stati colpiti con getti d’acqua a pressione e sostanze urticanti nonostante non opponessero alcun tipo di resistenza al sequestro violento.
Vi chiediamo di intervenire al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l’operato illegale dello Stato di Israele, sul cui primo ministro pende un mandato d’arresto della corte penale internazionale per il reato di genocidio”.
La sindaca Silvia Salis: “Apprensione per gli attivisti, a chi manifesta invito alla non violenza”
“La sindaca di Genova, Silvia Salis – si legge in una nota del Comune di Genova – sta seguendo con grande apprensione gli aggiornamenti che arrivano dalla missione della Global Sumud Flotilla nelle acque internazionali davanti alle coste Gazawi. La prima cittadina esprime forte preoccupazione per i componenti della missione umanitaria che sono stati abbordati in queste ore da Israele, che sta compiendo un atto che viola il diritto internazionale”.
Salis chiede al governo italiano, alla Farnesina e al ministro e vicepremier Antonio Tajani “di porre in essere tutte le azioni possibili per garantire l’assoluta incolumità e l’immediato ritorno a casa di tutti i componenti della missione umanitaria abbordati da Israele, in particolare dei due cittadini genovesi Josè Nivoi e Pietro Queirolo Palmas”.
La sindaca, confermando il pieno sostegno alla missione umanitaria, rivolge anche un appello “a tutti coloro che in queste ore si mobiliteranno al fianco della Flotilla affinché gli scioperi e le manifestazioni vengano portati avanti all’insegna della pace e dell’assoluta non violenza”.
(da Genova24)
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