GLI ORGANIZZATORI DI MILANO-CORTINA STABILISCONO CHE PER LE GARE OLIMPICHE OGNI MINISTRO (CON LE UNICHE ECCEZIONI DI MELONI E ABODI) AVRÀ A DISPOSIZIONE UN SOLO PASS, SENZA POSSIBILITÀ DI OMAGGIARE DEL BIGLIETTO AMICI, FAMILIARI, AMANTI O COLLABORATORI
NELL’ESECUTIVO SCOPPIA LA PROTESTA VISTO CHE “PER I RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI SAREBBE PREVISTO ANCHE IL BADGE PER UN ACCOMPAGNATORE”… ALLA FINE, MAGICAMENTE, QUALCHE BIGLIETTO IN PIÙ PER I MINISTRI SALTERA’ FUORI (A CAPO DELLA FONDAZIONE MILANO-CORTINA C’E’ MALAGO’ CHE HA DETTO DI “TIFARE” PER GIORGIA MELONI: “IO SONO UN PATRIOTA”)
Niente “+1” per i ministri alle gare di sci. Un moto di sconcerto, che rischia di trasformarsi in incidente politico, turbinava ieri tra le segreterie dei dicasteri del governo Meloni. Motivo di tanta agitazione, gli accrediti per le olimpiadi invernali di Milano-Cortina.
Il fatto è questo: ieri mattina è stata convocata una video-call tra gli organizzatori dei Giochi 2026 e gli staff dei ministeri. Oggetto della tele-riunione, i pass per accedere alle competizioni.
O meglio, come si legge nell’invito, una discussione incentrata «sull’approfondimento del form dedicato al processo di raccolta dati per l’accreditamento dei Dignitari e degli eventuali accompagnatori».
Non è filata liscia. Perché nel corso della call – presenti gli organizzatori e appunto le segreterie di tutti i ministeri interessati
– secondo quanto riferiscono diverse fonti presenti, ai rappresentanti dell’esecutivo è stata fornita questa indicazione (non graditissima, diciamo): per le gare ogni ministro avrà a disposizione un solo pass per accedere alle competizioni.
Un unico tagliando. Senza possibilità di omaggiare del biglietto non solo amici o familiari, ma nemmeno un collaboratore. Nessun “+1” in lista, appunto.
Pochissime esenzioni: dal Quirinale alla premier, al ministro dello Sport, Andrea Abodi. Sottotraccia, secondo le stesse fonti, nell’esecutivo starebbe covando una certa irritazione. «Più che altro – viene spiegato – perché per i rappresentanti degli enti locali sarebbe previsto anche il badge per un accompagnatore».
Sindaci e autorità del posto avrebbero a disposizione un doppio accredito, i ministri no. A poco sarebbero bastate le rassicurazioni informali, nel corso della call, sul fatto che qualche biglietto in più alla fine potrebbe saltare fuori.
Rimarrebbe un intoppo: con i tagliandi ordinari non si può accedere nell’area riservata, ma ci si può accomodare semplicemente nelle tribune o nei posti adibiti ai comuni spettatori. Un cruccio, per chi magari vuole avere lo staff sempre a portata di mano, anche per esigenze di lavoro.
A taccuini chiusi, c’è chi parla già di una possibile trattativa governo-comitato, per allargare un po’ le maglie. Anche se le regole del Cio (con sede in Svizzera) sono rigidissime. Ai vertici della fondazione Milano-Cortina c’è invece Giovanni Malagò, a cui il governo non ha mai voluto accordare una deroga per restare al vertice del Coni dopo due mandati.
(da agenzie)
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