LA NUOVA REGINA DEL NUOTO: CHI E’ SARA CURTIS, LA 18 ENNE ASPIRANTE PSICOLOGA CHE HA “CANCELLATO” IL RECORD DI FEDERICA PELLEGRINA CON UNA NUOTATA DEVASTANTE
IERI RECORD SUI 100 SL, OGGI QUINTA PRESTAZIONE MONDIALE STAGIONALE SUI 50 SL… MADRE NIGERIANA E PADRE ITALIANO VIVE IN CAMPAGNA A GENOLA
Vita frenetica tra studio e sport, ha trovato la pace della piscina tra le galline e le oche a Genola, dove vive e attende la maturità. Così la nuotatrice si è guadagnata i Mondiali facendo cadere dopo nove anni il primato italiano di Pellegrini sui 100 stile libero agli Assoluti di Riccione: “Voglio diventare la bomber del nuoto”
Sara divina. Per strappare a Federica Pellegrini il record italiano nella gara delle gare, i 100 stile libero, Sara Curtis da Savigliano avrebbe dovuto nuotare in modo sublime. A vederla con quelle braccia tese è come rivedere un film iniziato dalla Divina Federica ventuno anno fa.
Ieri a Riccione, s’è compiuta un’altra magia come a Livorno, quando Fede si presentò al mondo con un 54”40 e si qualificò per Atene. Aveva 15 anni. Sara ne ha 18, e da un anno è la nuotatrice più veloce d’Italia: per qualificarsi ai Giochi di Parigi fece uno sprint d’un fiato in 24”56, per qualificarsi ai prossimi Mondiali di Singapore le sarebbe bastato un 53”8. Ma lei quel crono che aveva “già nel cuore ma non ancora nella testa e nelle braccia”, è riuscita ad estrarlo dalla sua straordinaria performance già a metà con un margine di 74 centesimi rispetto al vecchio record per fissare al tocco un 53”01 che nessuna velocista al mondo nel 2025 ha ancora nuotato. Ciao Fede, scusami Fede per quei 17 centesimi impiegati a sovvertire il primato del 2016, ma ora comincia, anzi si rafforza, un’altra storia, la storia di un pesce chiamato Sara che preconizza chiara: “Voglio arrivare più in alto possibile”.
Curtis non è più solo una bravissima cinquantista, ma una che ha imparato a gestire la gara più difficile provandola e riprovandola sin dal mattino senza risparmiarsi mai: “Lei ha un sorriso, un entusiasmo che tolgono qualsiasi pressione. Ha testa e cuore importanti: il suo punto di forza è la concretezza quando si allena, ogni allenamento è il più importante dell’anno”. A sottolinearlo è Thomas Maggiore, l’allenatore al quale Sara consegna una collana con il ciondolo dell’Africa, simbolo di quella Nigeria
da dove partì mamma Helen che poi si sposò con Enzo. Da questa coppia sarebbero nati Andrea e Sara, spinti da mamma e papà in piscina per imparare a nuotare. Sara aveva solo due anni e un destino che a sei si è compiuto: non sarebbe più uscita dall’acqua. “La piscina è il mio posto sicuro”. A Savigliano hanno appena presentato una petizione (c’è anche la firma di papà) al Comune per costruire una piscina per farla nuotare in modo più confortevole, ma magari se ne andrà in America da dove sono già partite offerte d’oro. Del resto, come sostiene il dt Cesare Butini, Sara è “la Ceccon al femminile”.
Fa tante gare, deve scegliere come il re di Parigi: qui ha già vinto i 50 dorso e i 100 sl da record, le restano i 50 stile libero (oggi) e i 50 farfalla (domani) per chiudere in bellezza una settimana pazzesca.
Sara è elettrica, dice lei a volte lunatica, sprizza gioia e se le chiedete qual è il suo segreto vi risponderà: “La concentrazione”. Non a caso sta pensando di iscriversi alla facoltà di Psicologia dopo la maturità che sosterrà prima dei Mondiali all’Istituto tecnico economico e turistico dov’è in classe con altri otto compagni.
(da La Gazzetta dello Sport)
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