LA RAGAZZA AGGREDITA DAL PADRE PERCHE’ LESBICA: “NON CAMBIERO’ IL MIO COGNOME, E’ LA MIA VITTORIA, UN SIMBOLO DI RISCATTO”
LE MINACCE A LEI E ALLA MADRE, POI L’INTERVENTO DEI CARABINIERI
Lei, 24 anni, è la ragazza lesbica maltrattata dal padre. Che voleva che cambiasse cognome. Ma non lo farà: «Voglio che quel cognome, con me, diventi un simbolo di riscatto. È una vittoria tenerlo ancora e crescere i miei futuri figli in una famiglia sana, diversa da quella che ho conosciuto», dice oggi al Corriere della Sera.
La sua storia inizia nel 2020 quando l’uomo, 51 anni, torna a vivere a casa dell’ex moglie. E impone regole alle figlie: «Dovevamo coricarci alle 21, mentre lui rimaneva in cucina a bere».
Nel 2021
Nel 2021 la situazione degenera: «Tornai a casa alle 22.30, lui era ubriaco. Iniziò a insultarmi, “lesbica di m…”, “Devo essere il tuo Hitler”, poi cercò di colpirmi. Mia madre si mise in mezzo e chiamò la polizia».Ma senza denunciare. Poi la svolta con l’app Youpol, che consente ai carabinieri di beccarlo in flagranza: «Se mia figlia non si toglie il mio cognome la prendo e l’ammazzo e poi mi uccido io».
(da agenzie)
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