L’ESERCITO STATUNITENSE RISCHIA DI RIMANERE SENZA PARACADUTE A CAUSA DELLE “DEPORTAZIONI” DI STRANIERI ORDINATE DAL “CALIGOLA DELLA CASA BIANCA”
A REALIZZARE L’ATTREZZATURA PER I SOLDATI A STELLE E STRISCE SONO RIMASTE SOLO DUE AZIENDE. E UNA DI QUESTE, CON SEDE IN CAROLINA DEL NORD, HA UNA FORZA LAVORO COMPOSTA PER IL 30% DI IMMIGRATI PROVENIENTI DA UCRAINA E NICARAGUA, CON TUTELE LEGALI TEMPORANEE E QUINDI A FORTE RISCHIO DI ESSERE CACCIATI DAL PAESE
Solo due aziende producono i paracadute per l’esercito americano, ma oggi una di queste, la Mills Manufacturing, rischia il collasso a causa delle deportazioni ordinate da Donald Trump.
Come riporta il Wall Street Journal, gli immigrati provenienti da Ucraina e Nicaragua, che mantengono in funzione una fabbrica nella Carolina del Nord, sono tra gli 1,8 milioni di lavoratori con tutele legali temporanee, e il Ceo John Oswald avverte che, “se perdessimo questi lavoratori, sarebbe devastante per la nostra attività e metterebbe a rischio il resto della forza lavoro”.
L’azienda, con i suoi 90 anni di storia, è una delle sole due imprese rimaste qualificate per la produzione dell’MC-6 e del T-11, i principali paracadute per l’esercito statunitense, e il 30% dello staff si trova ora in bilico dopo che la Corte Suprema ha concesso a
Trump di revocare le protezioni legali temporanee
(da agenzie)
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