“L’ITALIA FA DUMPING FISCALE? BAYROU HA RAGIONE”. ALDO CAZZULLO, SPIEGA PERCHE’ LA CRITICA DEL PREMIER FRANCESE COGLIE NEL SEGNO
“CONSENTIRE AI RICCHI STRANIERI DI PAGARE IN ITALIA 200 MILA EURO DI TASSE ALL’ANNO, ANZICHÉ LE DECINE DI MILIONI CHE PAGHEREBBERO NEI LORO PAESI, È UNA BEFFA NEI CONFRONTI DEI PARTNER EUROPEI E UN’UMILIAZIONE PER I CONTRIBUENTI ITALIANI ONESTI”
Penso che il primo ministro francese François Bayrou abbia perfettamente ragione. Consentire ai ricchi stranieri di pagare in Italia 200 mila euro di tasse all’anno, anziché le decine di milioni che pagherebbero nei loro Paesi, è una beffa nei confronti dei partner europei e un’umiliazione per i contribuenti italiani onesti.
Attrarre quattromila ricchi — in genere manager in pensione che si godono i bonus ricevuti per aver arricchito gli azionisti a furia di licenziamenti e delocalizzazioni — non serve affatto a creare posti di lavoro, se non qualche domestico (straniero pure quello), e in compenso fa lievitare ulteriormente i prezzi delle case, in particolare a Milano, meta preferita degli espatriati per motivi fiscali.
Anche per questo a Milano si costruiscono palazzi per miliardari mentre per un insegnante, un medico, un funzionario, insomma un salariato e quindi contribuente onesto, comprare casa è pressoché impossibile.
L’unica risposta che si può dare a Bayrou è che lo fanno anche altri Paesi. E che il passo successivo verso la costruzione europea dovrebbe essere un regime fiscale unico, per le persone fisiche e per le imprese, in modo che gli alleati europei la smettano di farsi la guerra.
Le imprese vanno in Olanda, i pensionati in Portogallo, i miliardari in Italia; e tutti insieme si fa la figura dei polli di Renzo che si beccano tra loro, sotto gli occhi più rassegnati che indignati di noi cittadini che non possiamo e non vogliamo sottrarci al nostro dovere nei confronti della società e dello Stato.
(da il Corriere della Sera)
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