LO STATO BISCAZZIERE: ARRIVANO NUOVI GIOCHI PER FREGARVI GLI ULTIMI SPICCIOLI
IL GOVERNO PER QUADRARE I CONTI DA’ IL VIA LIBERA ALLE NUOVE VIDEOLOTTERY, CON SALE FINO A 150 MACCHINETTE….PER IL GRATTA E VINCI NUOVI 10.000 PUNTI VENDITA, CI SARA’ LA LOTTERIA ANCHE AL SUPERMERCATO…UN’INVASIONE DI SCOMMESSE PER RUBARE I SOLDI AI PIU’ DEBOLI
Il piatto dei conti pubblici piange e il Ministero dell’Economia, attraverso i Monopoli di Stato, si prepara ad un’offensiva senza precedenti nel campo dei cosiddetti “giochi di intrattenimento”, un settore in cui in tempi rapidi è possibile reperire “soldi freschi”, quei pochi che rimangono nelle tasche di tanti italiani.
Al governo non viene certo in mente di riscuotere i 90 miliardi che le concessionarie di slot machine, in base a una sentenza della Corte dei Conti, devono restituire allo Stato, avendo evaso il fisco, anzi si era tentato di fare passare una sanatoria occulta per ridurre al minimo la multa. Operazione andata male per ora grazie all’intervento di pochi giornali che avevano denunciato il tentativo di insabbiare il debito dei concessionari, molti dei quali legati ai partiti politici.
La riscossione dei 90 miliardi rimane “congelata” e presto vedrete sarà condonata in altra forma, eppure sarebbe un’entrata pari ad almeno tre finanziarie, che permetterebbe di sistemare i conti dello Stato.
In compenso ecco la novità : arriveranno Gratta e Vinci a pioggia, jackpot stellari con le slot machines di nuova generazione, roulette, fiches e croupier su internet, persino il resto del supermercato da “reinvestire” subito in nuove scommesse.
Un mercato in continua ascesa, basti considerare i dati relativi ai primi sei mesi di quest’anno, rispetto al primo semestre 2008: il superenalotto segna un + 39,2% di scommesse, il Gratta e vinci un + 2,4%, le scommesse sportive un + 7,4%, gli apparecchi da intrattenimento un + 10,4%. Vediamo quali saranno le principali novità che andranno in vigore tra pochi mesi.
La concessione del Gratta e Vinci scadrà a maggio 2010, i nuovi gestori potranno essere da 1 a 4, ma lo Stato farà subito il colpo grosso, incassando subito una “una tantum”di 800 milioni, 300 da versare entro la fine del 2009 e 500 nel 2010.
Vi sarà una invasione del territorio: almeno 10.000 punti vendita che dovranno coprire tutte le province e almeno il 30% dei comuni. Il concessionario incasserà l’11,90%.
Nei primi sei mesi di quest’anno le giocate hanno sfiorato i 5 miliardi di euro, previsti 10 a fine anno. Sono cifre superiori persino al Superenalotto ( 1,2 miliardi in sei mesi) ed entro il 15 ottobre si sapranno i nuovi gestori.
Altra grossa partita di entrate si giocherà con la Videolottery: si tratta di un terminale, ma il gioco, a differenza delle macchinette attuali, non sta al’interno dell’apparecchio, bensì in un collegamento con un cervello centrale, così il controllo delle giocate è automatico ( prelievo dell’erario 12,6%).
Vi sarà un jackpot mostruoso, una parte delle giocate arricchirà un montepremi centrale: il giocatore pagherà al massimo 10 euro e la singola macchina potrà pagare 5.000 euro per una combinazione vincente, ma in più c’è il jackpot centralizzato fino a 100.000 euro e il mega jackpot fino a 500.000 euro.
Si prevede un ulteriore incremento delle giocate che nel primo semestre 2009 per le slot ha toccato quota 2 miliardi di euro.
Si potranno mettere fino a 150 macchinette nella stessa sala di 300 mq. e saranno almeno 50.000 in tutta Italia. Lo Stato per ogni terminale incasserà subito una una tantum di 15.000 euro.
Altro giro, altro gioco: col decreto per l’Abruzzo si è dato vita al “Poker cash game”: ci si potrà sedere a un tavolo virtuale con una dotazione di soldi e giocare fino all’ultimo euro che avete in tasca.
E ancora vi saranno i giochi di sorte a quota fissa, ovvero roulette e altri giochi da Casinò.
Per finire con le lotterie da supermercato: il cliente sfiderà la sorte utilizzando il resto della spesa, così perde anche gli spiccioli.
Ci chiediamo se sia morale continuare su questa strada, se sei etico che uno Stato e un governo si tramuti in biscazziere, se sia onesto rubare così soldi a chi è dipendente dal gioco, se è serio colpire le tasche degli italiani facendo leva sulla loro speranza di vincere una cifra che possa togliere un indigente da una situazione difficile.
Perchè qui giocano i poveri, non i ricchi, le casalinghe, non le ereditiere.
Mentre psicologi e sociologi stanno cercando di arginare la rovina di tante famiglie, il governo introduce nuove fonti di avvelenamento.
Ma dove sta più l’etica politica?
Che Stato è quello che fa accomodare i clienti intorno a un tavolo verde, come nella Chicago degli anni ’30?
Che centrodestra è quello che sta rinunciando a tutelare tante famiglie italiane e a lottare per il cambiamento?
E poi ci venite a parlare di morale, laica o cristiana che sia?
Invece che incassare 90 miliardi rubati allo Stato dai concessionari evasori, si cerca di borseggiare gli italiani, confidando sulle loro debolezze.
Pensate di ricavare soldi dal gioco, ma non vi rendete conto di giocare col destino di tante famiglie.
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