MA QUALE TERRORISMO A VITERBO! GLI INVESTIGATORI SEGUONO LA PISTA DELLA FAIDA TRA BANDE RIVALI TURCHE PER SPIEGARE LA PRESENZA IN CITTÀ DEL 22ENNE BARIS KAYA E DEL 25ENNE ABDULLAH ATIK, ARRESTATI MENTRE ALLOGGIAVANO IN UN B&B DEL CENTRO
UNA DELLE IPOTESI È CHE I DUE FOSSERO NEL CAPOLUOGO DELLA TUSCIA PER UCCIDERE IL BOSS ISMAIL ATIZ
Gli investigatori seguono la pista della faida tra bande rivali turche per spiegare la presenza a Viterbo di Baris Kaya (22 anni) e Abdullah Atik (25 anni), arrestati la sera del 3 settembre mentre alloggiavano in un b&b del centro e trovati in possesso di una pistola Browning calibro 9 e di una mitraglietta d’assalto Tokarev.
Una delle ipotesi al vaglio è che i due fossero arrivati nel capoluogo della Tuscia per uccidere il boss Ismail Atiz, affiliato ai Casperlar, arrestato il 25 agosto scorso sempre a Viterbo.
L’agguato, secondo questa ricostruzione, avrebbe potuto essere messo in atto durante il trasferimento di Atiz in tribunale per la convalida dell’arresto.
Sul fronte opposto della contesa criminale ci sono i Daltonlar, gruppo rivale al quale era legato anche Baris Boyun, catturato un anno fa a Bagnaia. Gli inquirenti non escludono che la presenza dei due giovani turchi sia collegata a un nuovo capitolo di questa guerra per il controllo dei traffici illeciti.
Kaya e Atik sono in carcere a seguito della convalida, entrambi hanno scelto la via del silenzio.
(da agenzie)
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