NON C’È FINE AI DELIRI DI TRUMP: D’ORA IN POI, CHI PARLA SPAGNOLO, HA TRATTI ISPANICI O CHI SI RIUNISCE IN LUOGHI DOVE SPESSO SI RADUNANO I LAVORATORI PRECARI, POTRA’ ESSERE FERMATO E INTERROGATO DALL’”ICE”
LA FURIA DEI LIBERAL: “NON DOVREMMO VIVERE IN UN PAESE IN CUI IL GOVERNO PUÒ FERMARE CHIUNQUE SEMBRI ISPANICO, PARLI SPAGNOLO E APPAIA SVOLGERE UN LAVORO MAL RETRIBUITO”
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha revocato le restrizioni che impedivano all’amministrazione Trump di effettuare retate anti-immigrati nell’area di Los Angeles sulla base di criteri generici come parlare spagnolo, avere la pelle scura, i tratti ispanici o riunirsi in luoghi dove spesso si radunano i lavoratori a giornata. I giudici, con una votazione di 6 a 3, hanno sospeso l’ordinanza di un giudice federale di primo grado che aveva ritenuto incostituzionale fermare persone sulla base di tratti somatici e stereotipi.
«Non dovremmo vivere in un Paese in cui il governo può fermare chiunque sembri ispanico, parli spagnolo e appaia svolgere un lavoro mal retribuito», ha invece scritto la giudice liberal Sonia Sotomayor, con l’adesione delle giudici Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson.
(da agenzie)
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