PREZZI BOLLENTI
UNA FAMIGLIA ITALIANA MEDIA DEVE AFFRONTARE UN AUMENTO DELLE SPESE DI 445 EURO, DI CUI 234 SOLO PER I PRODOTTI ALIMENTARI…PER UNA COPPIA CON DUE FIGLI SI SALE A 622 EURO
Per una famiglia italiana media l’aumento dei prezzi rilevato nel mese di giugno dall’Istat comporta un rialzo complessivo delle spese pari a 445 euro, 234 euro in più solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche.
Per una coppia con due figli il rialzo complessivo è invece pari a 622 euro, con la spesa per cibo e bevande che lievita di ben 338 euro, 356 per il carrello della spesa.
«Dati allarmanti, una vera e propria stangata – commenta il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona – . Non è tanto per il rialzo dell’inflazione annua che passa da 1,6 a 1,7, quanto per il fatto che decolla il carrello della spesa, da +2,7 a +3,1%, trainato dai prodotti alimentari e bevande analcoliche, che segnano un balzo dal 3,2% di maggio al 3,7% di giugno.
Insomma, sono le spese obbligate a fare da volano all’inflazione, colpendo soprattutto le fasce meno abbienti della popolazione».
Oltre al carrello della spesa a pesare sui bilanci delle famiglie sono i costi relativi ai servizi ricettivi e di ristorazione (+3,4%), le spese per l’istruzione (+3), le bevande alcoliche ed i tabacchi (+2,2), le spese per abitazione, acqua ed energia (+2).
In calo rispetto ad un anno fa solo due voci, i trasporti (-0,9) e le spese relative alle comunicazioni (canoni telefonici, web, ecc.) scesi del 4,1%, che sommate tra loro ad una famiglia media
fanno risparmiare poco meno d 70 euro.
Se si guarda ai rialzi di giugno balza all’occhio il cosiddetto effetto vacanze. Nella top ten dei rialzi mensili, infatti, stando all’analisi fatta dall’Unc, i primi tre posti sono infatti occupati dai voli nazionali, con un inaccettabile +32,1% in un solo mese (ed un +38,1% rispetto a giugno 2024), dai villaggi vacanze, campeggi e ostelli (+15,7%) e dal noleggio dei mezzi di trasporto, affitto garage e posti auto (+6%).
Oltre a questo i pacchetti vacanze nazionali risultano in aumento del 3,8%, i trasporti marittimi del 3%, i voli internazionali del 2,1% come pure alberghi, motel e pensioni. Rispetto ad un anno fa alle spalle dei voli nazionali i rincari maggiori ricadono sul caffè (+25%), la gioielleria (+22,5), il cacao ed il cioccolato in polvere (21,4), il burro (+19,9), il trasporto marittimo (+19,9), il cioccolato (+13%), le bevande analcoliche (+10,4), gli apparecchi elettrici per la cura della persona (+9,9), i libri di narrativa (+9,6) ed i pacchetti vacanza nazionali (+8,7). […]
A seconda della tipologia delle famiglie l’aumento del 3,1% del cosiddetto carrello della spesa, secondo le stime dell’Unione consumatori, determina un incremento del costo della vita che oscilla tra i 142 euro in più di un single under 35 ai 380 euro in più di una famiglia con 3 figli e più.
(da agenzie)
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