QUANDO SERVE PRENDERE UNA DECISIONE DIFFICILE, TENDIAMO TUTTI A COMPORTARCI ALLO STESSO MODO
LO RIVELA UN AMPIO STUDIO INTERNAZIONALE CHE HA VALUTATO I CRITERI
Quando si tratta di prendere decisioni complesse, come investire i risparmi familiari o cambiare lavoro, probabilmente tutti ci aspetteremmo che le diverse persone possano fare affidamento su approcci differenti, dando ad esempio ascolto al proprio istinto o ragionando metodicamente con se stesse, oppure confidando il proprio dilemma ad amici o familiari per poi seguire i loro consigli. E invece no.
Di fronte alle scelte importanti, anche le persone di culture profondamente diverse tendono ad agire in modo sorprendentemente simile, affidandosi al proprio giudizio piuttosto che chiedere consiglio. È quanto rivela un nuovo studio internazionale appena pubblicato su Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences che ha coinvolto oltre 3.500 persone in 12 diversi Paesi, dai residenti delle frenetiche megalopoli orientali agli abitanti delle città occidentali, fino ai
membri delle più remote comunità amazzoniche, come gli Shipibo-Conibo in Perù e gli abitanti del villagio di Shiwiar in Ecuador.
Nonostante le marcate diversità culturali, i ricercatori hanno riscontrato che le decisioni più complesse vengono tendenzialmente prese in autonomia seguendo approcci di auto-sufficienza (intuizione o riflessione personale), che sono i più comunemente adottati nonché quelli considerati più saggi.
“Il nostro lavoro ha rappresentato il più ampio esperimento sulle preferenze in termini di metodi decisionali nelle diverse culture mai condotto fino ad oggi – hanno spiegato i ricercatori, guidati dagli studiosi dell’Università di Waterloo, in Canada – . Comprendere che anche nelle società interdipendenti la maggior parte delle persone preferisce attenersi alle proprie decisioni, indipendentemente da ciò che dicono gli altri, può aiutare a chiarire i malintesi interculturali e a comprendere che tutti noi sembriamo essere alle prese con dibattiti interni simili”.
La sorprendente conformità dietro le decisioni difficili
Nel prendere decisioni difficili, le persone in tutto il mondo tendono a riflettere da sole, piuttosto che chiedere consiglio agli atri. Anche nelle società in cui i processi decisionali avvengono in comunità, le scelte importanti della maggior parte delle persone sono il frutto di una decisione personale e indipendente da ciò che dicono gli altri.
“Comprendere che questo avviene anche nelle società interdipendenti può aiutare a chiarire i malintesi interculturali e a comprendere che tutti noi siamo alle prese con dibattiti interni
simili – hanno aggiunto gli studiosi – . Sapere che la maggior parte di noi istintivamente ‘fa da sola’ aiuta a spiegare perché spesso ignoriamo i buoni consigli, che si tratti di consigli sulla salute o di pianificazione finanziaria, nonostante le crescenti prove che tali consigli possano aiutarci a prendere decisioni più sagge”.
Secondo il dottor Igor Grossmann, professore presso il Dipartimento di Psicologia di Waterloo e primo autore dello studio, questa consapevolezza “può aiutarci a progettare meglio il lavoro di squadra, lavorando con questa tendenza all’autosufficienza e lasciando che i dipendenti ragionino in privato prima di condividere consigli che potrebbero rifiutare”.
I risultati dello studio ribaltano la convinzione che gli occidentali risolvano i problemi da soli, mentre nel resto del mondo si faccia affidamento sugli altri, mostrando come l’intuizione e l’auto-riflessione siano gli approcci più frequentemente adottati e che l’entità di questa preferenza vari a seconda del livello di valorizzazione dell’indipendenza o dell’interdipendenza in una cultura.
“Il messaggio che vogliamo trasmettere è che tutti noi guardiamo prima dentro di noi, ma le scelte più sagge possono concretizzarsi quando le nostre riflessioni individuali vengono condivise con gli altri – ha precisato il professor Grossmann – . La cultura controlla il volume delle nostre scelte, amplificando la voce interiore nelle società altamente indipendenti e attenuandola in quelle più interdipendenti”.
(da agenzie)
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