SALVINI VAI A LAMPEDUSA SU UN BARCONE, COSI’ CAPISCI QUALCOSA DELLA VITA
LA ZECCA LEGHISTA CON IL TRAVELGUM VA A FARE UN COMIZIO NELL’ISOLA, “SEMPRE CHE IL MARE NON SIA AGITATO”, ALTRIMENTI LA RIVOLUZIONE E’ RINVIATA
Matteo Salvini sabato prossimo “celebrerà ” l’anniversario dei Trattati di Roma a Lampedusa.
Andrà fino all’isola simbolo degli sbarchi per tenere un comizio e lanciarsi in un nuovo attacco all’Europa dell’accoglienza, in nome del becerume xenofobo che rappresenta.
Lo farà “mare permettendo”, come se i rivoluzionari fossero condizionabili dalla presenza o meno di un moderno aliscafo.
Non pretendiamo che faccia come il suo sodale populista e futuro alleato Beppe Grillo che ha attraversato a nuoto lo stretto, ma almeno abbandoni per una volta gli agi familiari garantitegli da un padre dirigente con seconda casa a Recco e da uno stipendio di parlamentare europeo di 12.000 euro al mese, e raggiunga la meta in ogni caso.
Magari affittando uno di quei barconi sequestrati agli scafisti, affinchè possa capire cosa vuol dire rischiare la vita per fuggire a guerre, fame e miseria, invece che lucrare sulla pelle di poveri e disperati.
Da scafista dell’odio indirizzi la prua verso Lampedusa, città esempio dell’umanità del Meridione, dell’accoglienza senza se e senza ma, della solidarietà e del rispetto della vita umana.
Magari ascoltando le storie e i drammi di chi ha saputo rischiare per garantire un futuro ai propri figli, senza farsi accompagnare da esperte che hanno costruito la carriera usando l’hobby della fotografia.
Il mantenuto dall’Europa che combatte l’Europa fino al 26 del mese, perchè il 27 riscuote lo stipendio in eurini.
Il combattente contro “i banchieri”, segretario di un partito la cui banca Credieuronord è stata salvata dal fallimento grazie al banchiere Fiorani della Banca popolare di Lodi.
Roba da mal di mare, può salvarlo solo il Travelgum.
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