SCHLEIN A MELONI: “VI BATTEREMO”
ALLA FESTA DELL’UNITA’ IL COLLEGAMENTO CON FLOTILLA
«Vinceremo prima alle regionali e poi alle politiche». Elly Schlein suona la carica dal palco della Festa dell’Unità di Reggio Emilia in cui si celebra la giornata conclusiva. «Grazie al lavoro paziente con le altre opposizioni, siamo riusciti a chiudere la stessa alleanza progressista in tutte le regioni che andranno al voto, non succedeva da anni» dice tra gli applausi.
All’inizio del suo intervento, Schlein ha lanciato la diretta streaming con il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Annalisa Corrado, imbarcati su una nave della Flotilla. «Abbiamo un unico scopo – ha detto Scotto – portare a termine la più grande missione umanitaria degli ultimi tempi». «E’ una missione pacifista che si svolge nel pieno rispetto del diritto internazionale», ha detto Corrado.
Un gioco delle parti che i due recitano da tempo: «Ostinatamente unitaria» la segretaria dem, prudente e deciso a non farsi imbrigliare in nulla di definitivo il leader pentastellato. «Sono convinta che noi ce la faremo, che costruiremo l’alleanza progressista che batterà la destra alle prossime politiche» è il messaggio conclusivo di Elly.
Il nodo della leadership
I due leader condividono l’obiettivo di “mandare a casa” Giorgia Meloni e il suo governo di centrodestra alle politiche del 2027. In questo senso la prossima tornata regionale sarà il banco di prova di quell’ampio schieramento che tiene insieme tutte (o quasi) le opposizioni: da Matteo Renzi a Nicola Fratoianni. Tra i temi che restano sul tavolo c’è quello della leadership: Conte
non ha mai nascosto l’ambizione di tornare a Palazzo Chigi, ma in termini di voti il Pd oggi vale quasi il doppio. E allora? Primarie di coalizione o conta dei voti alle urne? In ambienti del centrosinistra l’interrogativo si fa incalzante. Conte svicola e tiene le sue mani libere. «Per me non sarà mai una questione di ambizione personale» afferma in una sorta di excusatio non petita. «Possiamo suicidarci oggi appellandoci a una regola che ci faccia individuare astrattamente un candidato che poi non è competitivo? Volete portarci alla sconfitta?», scandisce il leader M5s sul pratone del Circo Massimo. «Non c’è un criterio per stabilire chi sarà il candidato premier. Se siamo una coalizione decideremo insieme» gli fa eco la leader democratica ribadita anche ieri dallo stesso palco.
L’affondo a Meloni
Per Schlein l’obiettivo resta Giorgia Meloni e il suo esecutivo, il collante più efficace per tenere insieme una coalizione non di rado divisa, soprattutto su temi internazionali. «Per la destra italiana – dice – c’è un nemico al giorno, un capro espiatorio. Se c’è qualche problema è sempre colpa di qualcun altro ma sono al governo da tre anni. Non attacca più». E poi conclude: «Non stiamo insieme contro qualcosa o qualcuno, ma la visione condivisa di quello che vogliamo fare per questo Paese».
«Ecco il senso della sfida: costruire un Pd che sia sempre più simile alle Feste dei suoi militanti. Costruire un progetto nuovo che si nutre delle culture da cui è nato, mescolandole». Così la segretaria Pd Elly Schlein chiudendo la Festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia. Un partito plurale, e teniamocelo stretto in mezzo a tutti questi partiti personali. Abbiam
perseguito testardamente un obiettivo: unità, unità, unità. Siamo orgogliosi di aver costruito un’alleanza di centrosinistra in tutte le Regioni al voto. Avanti uniti, non succedeva da 20 anni. Dico a Giorgia Meloni e alla destra abituatevi, perché non ce lo facciamo più il favore di dividervi e uniti e compatti vi batteremo, prima alle Regionali e poi alle Politiche. Sono convinta che noi ce la faremo. Sono convinta che costruiremo passo passo l’alleanza progressista per battere le destre e cambiare questo Paese», ha aggiunto.
(da La Stampa)
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