SONDAGGIO CRESPI: FINI SALE AL 7,5%, IL PDL CROLLA AL 29%, STABILE IL PD AL 25%, LA LEGA AL 12,7%
UDC 6%, IDV 6,2%, SINISTRA E LIBERTA’ 4,2%, LA DESTRA 3%, GRILLINI 1,5%, RIFONDAZIONE 1,2%, MPA 1%, RADICALI 1%, ALLEANZA PER L’ITALIA 0,7%, VERDI 0,5%…. CRESCONO GLI INDECISI AL 38%
Il sondaggio di Crespi Ricerche viene effettuato con periodicità costante e pertanto segnala le tendenze di crescita o di regresso a seconda delle varie fasi politiche e degli accadimenti che possono incidere sul giudizio degli elettori.
Intanto va segnalata la enorme massa di indecisi: il 38% degli italiani, se si dovesse votare a breve, dichiara di non aver ancora idea per chi votare e se recarsi alle urne.
Una tendenza in crescita e che corrisponde alla percentuale di elevato astensionismo cui si è assistito peraltro durante le Regionali di primavera e le Europee dell’anno scorso.
Esaminiamo ora i vari partiti e le linee di tendenza, da febbraio a settembre 2010.
Il Pdl in otto mesi è crollato dal 37,6% al 29%, perdendo quasi 9 punti, di cui 1 anche negli ultimi 12 giorni.
La Lega Nord è passata dall’11,3% di febbraio al 12,7 di settembre, ma aveva avuto picchi superiori in altri quattro mesi degli otto considerati.
Sicuramente pare essersi attestata appena sopra il 12% in media.
Futuro e Libertà è atipico, in quanto viene testato senza che sia ancora un partito, con relativa struttura, sedi e attività sul territorio.
In ogn caso è passato dal 5,1% di inizio settembre al 7,5% in soli 20 giorni: dato in crescita che porta a ritenere che la vicenda della casa di Montecarlo cominci a essere vista dall’elettorato come una montatura per diffamare Fini.
A questo punto Futuro e LIbertà può puntare a ritornare a quel 9,5% che gli era stato attribuito dai sondaggi prima dell’estate.
Cresce leggermente anche la Destra di Storace che ha avuto il premier come sponsor e che passa dall’1,7% di otto mesi fa al 3% attuale.
IL Pd che a febbraio contava sul 27,7% dei consensi, ora è sul 25% ma nelle ultime settimane sta risalendo dopo aver toccato anche quota 23%.
L’Idv aveva il 6,5%, ora il 6,2%, stabile.
L’Udc a febbraio contava sul 6,5% di intenzioni di voto, ora sul 6%, ma fino a qualche settimana fa era sul 6,5%/7%.
In netta crescita Sinistra e Libertà che in otto mesi passa dall’1,9% al 4,2%, ma ha pure toccato punte del 4,8%.
Rifondazione e Comunisti italiani dall’1,5% sono scesi ancora all’1,2%.
Tra i partiti minori emerge il Movimento 5 Stelle dei grillini, ora stabile all’1,5%, così come Mpa all’1%, Rutelli con Alleanza allo 0,7% e i Verdi allo 0,5%.
In discesa i radicali dal 2,4% all’1%.
Da segnalare che la distanza tra Pdl e Pd si è ridotta ad appena 4 punti percentuali, e che Futuro e Libertà , pur non essendolo ancora nella forma, è di fatto attualmente il quarto partito italiano, con ulteriori prospettive di crescita.
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