Maggio 16th, 2018 Riccardo Fucile
DIBBA E’ UN NORMALE CITTADINO, A CHE TITOLO E’ ANDATO CON LA MOGLIE NEL SETTORE PIU’ ESCLUSIVO ?
Alessandro Di Battista sta per partire per gli Stati Uniti. L’ex deputato del MoVimento 5
Stelle ha annunciato su Facebook la data della partenza, che è stata fissata il 29 maggio.
Prima tappa San Francisco, poi fino a dicembre la famiglia Di Battista sarà in giro sulle strade d’America dalla California a Panama, rigorosamente con i mezzi pubblici. Non come quei politici che se ne vanno in giro con le auto blu e con la scorta!
Il Dibba non è più un cittadino-portavoce, non è più un deputato e non ricopre alcun ruolo ufficiale all’interno del MoVimento 5 Stelle.
Senza dubbio rimane un attivista pentastellato di spicco, e quando parla il popolo a 5 Stelle lo ascolta con attenzione.
Ma da qualche tempo Di Battista ha smesso di occuparsi di politica. Con la fine della campagna elettorale per le regionali l’ex deputato pentastellato ha iniziato una nuova fase e parla sempre meno delle vicende politiche del Paese.
L’ultima uscita risale addirittura al 7 maggio, ed era un post contro un eventuale governo tecnico o “neutrale”.
Poi però è successo che il MoVimento ha iniziato a trattare seriamente con la Lega per la nascita di un “governo del cambiamento”.
Non deve essere stato facile per Di Battista che nel novembre 2017 aveva detto: «Il giorno in cui il M5S, ma non succederà mai, si dovesse alleare con i partiti responsabili della distruzione dell’italia, io lascerei il M5S».
Non sappiamo se Di Battista lascerà il M5S, nel frattempo però — fa sapere Dagospia — sembra aver già iniziato a rinunciare ad alcune delle prerogative dei pentastellati.
Alessandro Di Battista è stato infatti visto, assieme alla compagna Sahra, agli Internazionali di Tennis di Roma.
A differenza dei comuni cittadini però Dibba e signora sono stati accompagnati in quello che è il settore più esclusivo dello Stadio Centrale del Foro Italico: la tribuna Autorità .
Il Messaggero ha pubblicato un lungo servizio fotografico dove si vede la coppia arrivare al Foro Italico scortata da un addetto al ricevimento delle personalità importanti.
Non è chiaro in base a quale criterio Di Battista sia stato inserito nella lista dei Vip visto che al momento è un semplice cittadino che di professione fa lo scrittore e — a breve — il viaggiatore.
Certamente la sua presenza in tribuna Autorità stride con l’atteggiamento pauperista più volte sfoggiato da Di Battista.
Anche perchè proprio mentre Dibba e compagna si godevano il match al Foro Italico i comuni mortali potevano godersi l’ex pentastellato mentre “asfaltava” Roberto Fico su La Nove.
Durante la puntata (registrata) di Accordi & Disaccordi ieri sera Di Battista ha invitato il Presidente della Camera a fare chiarezza sulla questione della colf in nero della compagna.
Del resto il povero Fico ha l’obbligo morale di spiegare e di chiarire, lui invece può fare quello che gli pare, anche godere dei privilegi della Ka$ta.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 16th, 2018 Riccardo Fucile
PER CHI AVESSE AVUTO DEI DUBBI SULLA “MASSIMA CONCENTRAZIONE” DEI GRILLINI SULLE POLTRONE, ARRIVA PURE L’INVITO AD ANALIZZARE L’ESPRESSIONE DEL CAPOGRUPPO
Guardate attentamente questa foto, perchè non si tratta di un normale scatto.
Il capogruppo alla Camera del MoVimento 5 Stelle Danilo Toninelli infatti l’ha postata su Instagram per dimostrare la “massima concentrazione” che i grillini riservano al tavolo attorno al quale stanno scrivendo “un contratto che possa dare vita ad un governo del cambiamento”.
Un tavolo che “procede bene”, ci informa il sempre attento Toninelli.
«Io sono onorato e orgoglioso di poter rappresentare non solo il M5S ma tutte quelle persone oneste che come me ambiscono ad un futuro migliore per i propri figli. Stateci vicini e sappiate che non molleremo di un millimetro», conclude il capogruppo. Concentrato, attento e pronto a intervenire come da fotografia d’epoca. Chissà se avrà lo spazio che merita nei libri di storia.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 16th, 2018 Riccardo Fucile
“CON BERLUSCONI UN LEGHISTA ANDREBBE A PALAZZO CHIGI, CON I GRILLINI NON E’ POSSIBILE”
Matteo Salvini deve fare il leader del centrodestra e tornare il prima possibile al voto. Altro
che governo con il Movimento 5 stelle.
Parola del leghista Roberto Maroni che intervistato dal Foglio dà la sua lettura della situazione politica e del tentativo del leader del Carroccio di andare al governo con Luigi Di Maio.
Se Salvini vuole essere il capo del centrodestra allora deve governare con il centrodestra. Bisognerebbe dunque lasciar perdere i 5 stelle e Luigi Di Maio. Salvini dovrebbe tornare a votare, tessere la trama di un nuovo centrodestra a trazione leghista. Con Berlusconi. Che è tornato eleggibile. E che senza dubbio farà opposizione. Altro che “astensione benevola”, come è stato detto. Questo è il vero problema.
Sulla possibilità di vedere un leghista a Palazzo Chigi, Maroni spiega:
Così, con Di Maio, non mi pare possibile. Con il centrodestra invece diventerebbe l’unica opzione sul tappeto. E un leghista a capo del governo, per me che il partito l’ho visto nascere, sarebbe il compimento di un percorso iniziato trent’anni fa. E per la Lega di governo sarebbe un traguardo da incorniciare.
Sull’apparente intesa personale tra Salvini e Di Maio, l’ex presidente della Regione Lombardia commenta:
Questo non lo so. Però so che il M5s è poco affidabile. È evidente. Mettiamola così: i parlamentari della Lega rispondono a Salvini. Quelli del M5s invece a chi rispondono? A Di Maio? A Casaleggio? A Grillo? Alla rete? Imbarcarsi in un governo che potrebbe non durare cinque anni è rischioso. Mentre l’alternativa, cioè le elezioni e la leadership nel centrodestra, è un’ipotesi molto ragionevole.
(da “Huffingtonpost”)
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Maggio 16th, 2018 Riccardo Fucile
TRA BUCHE, TOPI, ALBERI CHE CADONO E BUS IN FIAMME LA SINDACA RIVENDICA CHE “TRA SETTE MESI” FORSE ARRIVANO 78 BICI ELETTRICHE
Luca Bottura su Repubblica oggi ironizza nella sua rubrica “Marziani” a proposito del Grande Annuncio di Virginia Raggi ieri su Facebook: le 78 diconsi 78 siòre et siòri biciclette elettriche che dal prossimo anno arriveranno in città grazie a 700mila euro di fondi europei, attraverso il programma Horizon 2020, vinti con il progetto ELVITEN promosso dal Municipio IX.
Il Capitano, il Caporale e i loro funambolismi sul limitar del burrone, rischiano di mettere ingiustamente in secondo piano le mirabolanti avventure di Virginia Raggi e della Giunta più pazza del mondo.
Ieri la sindaca © ha festeggiato con un tweet il nuovo servizio di bici elettriche del Comune, che immaginerete parta domani. Sbagliato: parte nel 2019. E penserete sarà molto diffuso. Sbagliato: saranno 78.
Turisti esclusi, stiamo parlando di 0,000017906336088 bici pro capite. Esibite con una certa qual sicumera. Sette mesi prima di installarle.
Mentre si è appena insediata in città la pattuglia acrobatica dei topi di New York e il solo modo di sfuggire agli alberi che crollano è rifugiarsi in una buca nell’asfalto. Capirete perciò come il «Se ce la facciamo sarà una bomba» pronunciato ieri da Luigi Di Maio su Facebook faccia parte di un divertito distacco dalla realtà che non può essere casuale.
(da “NextQuotidiano”)
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Maggio 16th, 2018 Riccardo Fucile
NESSUNO HA LE PALLE PER SGOMBERARE GLI ABUSIVI: “CI SI RITROVA 300 PERSONE CHE LO IMPEDISCONO”
Alla Romanina, quartiere nella periferia est della Capitale, sono diverse le ville sequestrate
o confiscate dallo Stato ai Casamonica.
Ma al loro interno risiedono ancora alcuni esponenti della famiglia accusata dai magistrati di essere al centro di numerose attività criminali.
“Qui gli sgomberi sono una faccenda molto complicata, in pochi minuti le forze dell’ordine si ritrovano davanti 200 o 300 persone e si arriva allo scontro – racconta una fonte anonima -. Lasciarli nelle ville è lo sbaglio più grande, dà il senso dell’inadeguatezza dello Stato ed è un segnale di debolezza di cui loro sono ben consapevoli”.
E così, come se niente fosse, i Casamonica continuano ad occupare le residenze ormai proprietà allo Stato.
E talvolta al danno si aggiunge la beffa, come in quei casi dove le spese di utenze e manutenzione vengono addirittura fatte gravare sui conti pubblici.
(da “La Repubblica”)
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