SERINA, IL PAESE PADAGNO CHE STA CON IL PRETE CHE HA VIOLENTATO UNA RAGAZZINA
Marzo 13th, 2019 Riccardo FucileABUSATA QUANDO AVEVA SEI ANNI, HA CONTINUATO PER CINQUE ANNI, ORA E’ FINALMENTE IN GALERA, MA I PAESANI FANNO PURE UNA PETIZIONE A FAVORE DEL DELINQUENTE
Serina è un paese di duemila abitanti che si trova in Val Brembana.
Qui l’ex curato (e maestro di religione e amico di famiglia) don Marco Ghilardi, 44 anni – condannato in via definitiva e ora in cella — ha violentato una bambina di sei anni che si chiama Valentina Cavagna e ha continuato ad abusare di lei per cinque anni, finchè non è entrata alle scuole medie.
Lei ha denunciato tutto non appena ha compiuto diciotto anni, ma il paese si è schierato con l’ex parroco:
Perchè ha aspettato fino ai 18 anni per denunciare?
«Era amico dei miei, era il mio maestro, facevo la chierichetta… Avevo paura di non essere creduta o di fare un casino. Anche se le mie amiche mi dicevano di denunciarlo… Però dicevo sempre a me stessa: quando avrò 18 anni lo farò».
Lei va dai carabinieri di Serina con l’ex fidanzata di suo fratello. Esce la notizia e la storia finisce sulla bocca di tutti.
«I carabinieri convocano i miei compagni, le mie amiche. Raccolgono prove, testimonianze, particolari. Inizia il processo e capisco subito che sarebbe stata dura. La mia vita era comunque rovinata. Dopo la sentenza di primo grado avevo l’umore sotto i piedi. Ma al mio avvocato che è subentrato dopo, Francesca Longhi, ho detto: non mi fermo qua. Vado avanti a lottare perchè voglio giustizia. Voglio che quell’uomo paghi per quello che ha fatto».
Come ha accolto la sentenza definitiva della Cassazione?
«Sono scoppiata a piangere coi miei genitori e i miei due fratelli. Loro soffrono come me. Alla fine ho vinto io. Spero che il prete sconti tutta la pena che gli è stata inflitta».
Il suo paese non gliel’ha perdonata. Perchè, secondo lei?
«Non so. Rispetto il pensiero di tutti. Forse la gente segue l’onda: basta che un gruppo di persone dica “povero prete” e…».
Se tornasse indietro lo rifarebbe?
«Tutta la vita. Denuncerei prima. Anche se dirlo adesso è facile».
Un ricordo del processo?
«L’ex sindaco. Veniva in aula. Diceva che lui era per la verità e che non parteggiava per nessuno dei due. Che era lì in rappresentanza della comunità di Serina. Però alle udienze stava sempre vicino al prete e al suo legale».
(da “NextQuotidiano”)