Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
“I MAFIOSI CAPISCONO SUBITO SU CHI POTER FARE AFFIDAMENTO, OCCORRE RECIDERE QUALSIASI LEGAME”
“I mafiosi capiscono subito su chi poter fare affidamento. La difesa a oltranza di un
indagato per contestazioni di un certo peso potrebbe essere, in questo come in altri casi, un segnale che i poteri criminali apprezzano”.
Parola di Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione nazionale Antimafia, che intervistato da Repubblica ha parlato dell’attualità , dal caso del sottosegretario leghista Armando Siri indagato per corruzione fino ai provvedimenti approvati dal governo gialloverde.
La questione dell’esponente del Carroccio difeso a spada tratta dal suo partito per Di Matteo segna la differenza tra le due forze di governo sui temi della criminalità organizzata: “Da sempre, il potere mafioso ha una grande capacità di cogliere i segnali che arrivano dalla politica e dalle istituzioni — ha detto il pm antimafia — In questi giorni, sta registrando sensibilità diverse nelle due forze di governo, i Cinque Stelle e la Lega. I primi chiedono le dimissioni del sottosegretario indagato per corruzione in una più ampia vicenda che porta a Trapani, gli altri lo difendono”.
Da questa disparità di vedute nasce il potenziale segnale che i clan potrebbero cogliere.
Sulla vicenda Siri, tuttavia, Di Matteo ha preferito non entrare nel merito: “C’è un’indagine in corso” ha detto, aggiungendo però come “il reato per cui il sottosegretario è stato già condannato, quello di bancarotta, è oggettivamente rilevante“.
“Mi chiedo come sia stato possibile che tale dato non sia stato preso in considerazione al momento della nomina” ha sottolineato Di Matteo, secondo cui “la politica dovrebbe avere un atteggiamento rigoroso al momento della formazione delle liste e degli uffici pubblici. Invece, troppo spesso non è così”.
Il procuratore aggiunto della Dda ha fatto poi un appello alle forze politiche a non tenere fuori la lotta a mafia e corruzione dalla campagna elettorale.
In tal senso, ha spiegato di aver letto positivamente alcuni provvedimenti dell’esecutivo Lega-M5s, dalla ‘spazzacorrotti’ alla modifica del voto di scambio, ma non basta: “Ancora altri se ne potrebbero attendere — ha spiegato — Ed è necessaria una svolta della politica: non si possono aspettare le sentenze della magistratura, bisogna avere la capacità di intervenire prima, recidendo qualsiasi legame. Invece, in campagna elettorale, tutte le forze politiche hanno taciuto sul tema della mafia e dei rapporti col potere”.
“Non si comprende — è stata la conclusione di Di Matteo — che la mafia continua a essere questione nazionale di grandissimo rilievo che inquina non solo l’economia, la finanza, ma compromette il corretto funzionamento delle istituzioni e la libertà di tanti cittadini. La lotta all’intreccio fra mafia e corruzione dovrebbe essere ai primi posti nell’agenda di qualsiasi istituzione anche governativa”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
argomento: mafia | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
LA RICHIESTA DI UNA MAMMA SU FB SCATENA LE POLEMICHE
Nel corso degli ultimi giorni, si è molto parlato di reddito di cittadinanza, soprattutto in relazione alle polemiche scatenatesi per i bassi importi concessi a migliaia di beneficiari.
Come emerso dalle elaborazione dell’Inps, al 58% delle prime 472.970 domande per il reddito di cittadinanza sono stati assegnati importi sotto i 500 euro e al 7% circa dei beneficiari sono toccati assegni mensili tra i 40 e i 50 euro.
Ma a provocare le polemiche non sono solo i bassi importi toccati a migliaia di nuclei famigliari: nei vari gruppi dedicati al reddito di cittadinanza in questi giorni centinaia di beneficiari stanno discutendo tra loro a causa di alcune richieste abbastanza sui generis.
È il caso, per esempio, di Luana, che con un post pubblicato su Facebook ha chiesto ai propri “compagni di reddito di cittadinanza” se con i soldi erogati sarebbe stato possibile acquistare un tablet per il figlioletto.
Inizialmente, il vicepremier Luigi Di Maio aveva affermato che il reddito di cittadinanza sarebbe stato spendibile solo per acquistare beni di prima necessità , pagare bollette e affitti e sarebbero state escluse una serie di spese considerate immorali come, ad esempio, l’acquisto di smartphone, televisioni o gratta e vinci.
Subentrando però la possibilità di prelevare una minima somma mensile in contanti, il puntuale controllo delle cosiddette “spese immorali” diviene molto più difficile e i beni non di prima necessità potrebbero essere comprati senza dover rendere conto dell’acquisto all’amministrazione centrale.
“Mamme, secondo voi con RDC posso comprare un tablet a mio figlio?”, si legge nel post pubblicato nel gruppo Fb “Reddito di cittadinanza/Rdc/Bonus Bebè/Naspi/Carta Rei”.
Il post di Luana ha ricevuto centinaia e centinaia di commenti in risposta, in maggioranza critiche e qualche sporadica difesa d’ufficio.
“No, non si può in teoria…così c’è scritto nel sito. Solo beni di prima necessità come alimenti, farmaci ecc…”, replica Salvo.
“Se lo acquisti in centro commerciale, sì”, risponde invece Maria, aggiungendo: “Preparati ai commenti che ora qualcuno ti massacra… Perchè il rdc serve per benefici di prima necessità . Non per comprare un tablet”.
“Di sicuro commenterà qualche zoticona repressa. Aspetta e vedrai”, commenta un’altra signora.
“Odio chi giudica, ci sono modi e modi per dire una cosa. Lei è stata sincera e per di più è una mamma”, giustifica invece Anna.
E in effetti, numerose sono le critiche alla richiesta di Luana: “A sto punto mi compro il telefono nuovo. Solo beni di prima necessità , gli acquisti sono controllati e sicuramente un tablet non è una necessità !”, è la posizione di Gabriella.
“Che tristezza… menomale che serve per vivere”, scrive invece Sabrina.
“Ci puoi anche andare 15 giorni in vacanza alle Seychelles se è per quello!!!”, ironizza Morena.
“Ma io più che un tablet farei la spesa, pagherei le bollette e mio figlio secondo me sarà più felice… ma veramente stiamo scherzando, pretendete anche che la domanda vi venga accettata. Io spero che le persone come voi non abbiano nemmeno 1 euro. Vergogna”, è la posizione di Desirè.
“Guarda se io compro un tablet a mio figlio non devo dare conto a nessuno alla fine, inutile fare polemiche tesoro, se lo chiedo è perchè sono mesi che il mio bimbo lo vuole e non ci vedo nulla di male”, si difende Luana, aggiungendo: “Io non ci credo che nessuno prenderà un cellulare o una qualsiasi cosa perchè sono sicura se vi danno mille euro mica. Fate 800 euro di reddito di spesa, qualcosa la prenderete. Io non l’ho mai fatto con la Rei ma perchè l’importo era piccolino”.
(da agenzie)
argomento: Costume | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
VISTO IL PERSONAGGIO ERA MEGLIO SE MORISI AVESSE POSTATO LA FOTO CON IL PISTOLONE AD ACQUA
Un augurio di Buona Pasqua un po’ insolito quello di Luca Morisi, il “filosofo
informatico” che si occupa della promozione dell’immagine di Matteo Salvini sui social media.
Il leader della Lega è ritratto mentre tiene in mano un mitra, osservandolo con attenzione. “Vi siete accorti che fanno di tutto per gettare fango sulla Lega? Si avvicinano le Europee e se ne inventeranno di ogni per fermare il Capitano. Ma noi siamo armati e dotati di elmetto! Avanti tutta, Buona Pasqua!”, è il commento al post, lanciato su Facebook.
Un messaggio fatto circolare mentre il Carroccio è nel mirino degli attacchi degli alleati 5Stelle oltre che al centro delle polemiche per diverse inchieste giudiziarie.
Immediate le reazioni sui social. Lo scrittore Roberto Saviano: “Questa di Morisi, oltre a
essere una grave minaccia alla nostra Democrazia, è istigazione a delinquere, reato procedibile d’ufficio. Ognuno di noi può denunciare questo atto. Vi invito a farlo”.
Dal Partito democratico interviene la vicesegretaria, Paola De Micheli, che commenta: “La tragedia di un uomo ridicolo che avverte di aver fallito. Ipocrisie per nascondere che in Italia non c’è più lavoro”, dice.
Per Massimiliano Smeriglio, candidato Pd alle europee, “Matteo Salvini con quel mitra in mano sembra il sergente delle Sturmtruppen. Se quell’uomo non fosse il ministro dell’Interno della Repubblica Italiana sarebbe solo un’immagine ridicola e patetica e non un’inaccettabile provocazione nel giorno già funestato dall’attentato in Sri Lanka”.
E la deputata dem Alessia Morani su Luca Morisi: “Questo soggetto andrebbe licenziato in tronco”. L’europarlamentare dem, Pina Picierno: “Salvini prenda le distanze dal post che il suo social media manager ha pubblicato. Lo faccia immediatamente e con chiarezza. Il ministro dell’interno non puà³ permettere che oggi si istighi alla violenza, specie sui social. Non c’è nessuna guerra in corso contro la lega, nè bisogno di armarsi con mitra ed elmetto”.
Duro anche Nicola Fratoianni de La Sinistra: “Un consigliere ministeriale del ministro dell’Interno non si può permettere di scrivere sui social ‘noi siamo armati’, postando una foto su Facebook con Salvini con un mitragliatore in mano. Ha lanciato un messaggio minaccioso, pericoloso, istigatore di possibili future violenze”.
E Marco Bentivogli, segretario della Fim Cisl, si chiede: “Ma un metalmeccanico con le sue tasse deve pagare lo stipendio di Luca Morisi?”
(da agenzie)
argomento: Costume | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
ISPEZIONATA PER UNA PRESUNTA AVARIA INESISTENTE, ESITO NEGATIVO… CON TUTTE LE IMBARCAZIONI FUORI LEGGE, LA GUARDIA COSTIERA SI ACCANISCE A CONTROLLARE LA NAVE DELLA ONG… COME SE NON SI SAPESSERO I NOMI DEI MANDANTI
Non è difficile da immaginare il vero motivo per cui la Mare Jonio, la nave della Ong di
Mediterranea Saving Humans, sia stata sottoposta a una nona ispezione da parte della Guardia Costiera. Ufficialmente, ovviamente, il motivo sta in un’avaria nella navce da verificare, ma Mediterranea smentisce tutto e sostiene che sia una notizia priva di fondamento.
La vera ragione, sostiene la Ong, è il pretesto per una ‘visita’ che è durata sette ore, nel corso della quale non sono stati riscontrati problemi seri. Sono state notificate delle prescrizioni minori, che Mediterranea sta giò provvedendo ad adempiere.
”Rischiano solo di farci perdere qualche giorno prezioso – prosegue Mediterranea Saving Humans – mentre nel Mar Mediterraneo e in Libia si continua a morire. Nonostante questo, la Mare Jonio ripartirà come previsto la prossima settimana”. ”Buona Pasqua – conclude la nota – a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà “.
(da Globalist)
argomento: denuncia | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
ARRIVA L’EUROTASSA DA VERSARE, TANTO PER CAMBIARE, ALL’ASSOCIAZIONE ROUSSEAU E CRESCONO I MALDIPANCIA VERSO CASALEGGIO
Duemila euro a testa. E’ la cifra che il MoVimento 5 Stelle chiede ai suoi parlamentari per la campagna elettorale delle elezioni europee.
Per un totale di 625mila euro da versare su un conto corrente intestato a un’associazione, la Rousseau, con sede a Milano, Via Gerolamo Morone numero 6, uffici storici della Casaleggio Associati.
Sono soldi che arriveranno sotto forma di «contributo» o di «donazione». Una procedura molto simile a quella usata per rimpolpare le casse dell’Associazione Rousseau, con gli eletti di Camera e Senato che sborsano 300 euro al mese «per il mantenimento della piattaforma».
Il tutto all’indirizzo milanese caro al figlio del fondatore, centrale operativa di Rousseau e adesso sede del «comitato elettorale del Movimento 5 Stelle per le elezioni europee 2019».
Come riportato dall’AdnKronos, tra i «portavoce» di Montecitorio e Palazzo Madama c’è già chi l’ha soprannominata «eurotassa».
Ma non si tratta di qualche balzello partorito nei Palazzi di Bruxelles, bensì dell’ennesimo dei doveri dei parlamentari nei confronti della casa madre in vista del prossimo appuntamento elettorale.
Spiega oggi il Giornale che le voci più vicine al capo politico Luigi Di Maio tendono a smorzare le polemiche, spiegando che «è un normale contributo per la campagna elettorale, nulla di strano» mentre, al contrario, i mugugni dei peones sono sempre più insistenti.
La richiesta di dazione arriva mentre gli eurodeputati uscenti, tutti ricandidati, hanno contribuito alle donazioni per le europee.
Si tratta di Laura Agea (che ha versato 3mila euro), Tiziana Beghin (3mila euro), Fabio Massimo Castaldo (4mila euro), Rosa D’Amato (4mila euro), Laura Ferrara (5mila euro), Dario Tamburrano (5mila euro) e Marco Zullo (6mila euro). E continua il battage attraverso i canali social del Movimento per il fundraising tra attivisti e simpatizzanti. Da 20 euro in su per «continuare per cambiare, anche in Europa», come da slogan.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: elezioni | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
SCHIACCHIANTE LA SUA VITTORIA: OLTRE IL 70% AL BALLOTTAGGIO… NEL SUO VAGO PROGRAMMA LA LOTTA ALLA CORRUZIONE, MA NON GLI GIOVANO I LEGAMI CON UN OLIGARCA PROPRIETARIO DI TV
Il popolo ucraino si affida a un comico. Volodimir Zelenskij è, come previsto, il
trionfatore delle elezioni presidenziali.
Lui che ha interpretato per tre stagioni il ruolo di presidente in una popolare serie tv, è stato eletto presidente dell’Ucraina al ballottaggio. Secondo i primissimi exit poll, diffusi subito dopo la chiusura delle urne, il suo vantaggio è enorme: il 73% dei consensi contro il 27% di Petro Poroshenko, leader uscente in cerca di un secondo mandato.
Nella serie tv interpreta un professore di storia eletto a sorpresa presidente dopo che una sua invettiva contro la corruzione al governo viene ripresa di nascosto dagli studenti e diventa virale.
Proprio la reazione alla corruzione imperante in Ucraina è stata la spinta elettorale per Zelenskij.
“A tutti i cittadini dei Paesi post-sovietici, dico: guardateci! Tutto è possibile!”, sono state le sue prime parole. Nel quartier generale del candidato presidente Volodimir Zelenskij si respirava già da ore un clima di festa. L’esito del voto era molto atteso non solo per il Paese, ma anche per la Nato e l’Unione Europea.
Molti in Ucraina considerano Zelenskij una vera incognita. Ha presentato un programma vago e si è sottratto alle interviste, nonostante l’appello di 20 media ucraini.
Non ha tenuto comizi, ma spettacoli insieme allo studio teatrale “Kvartal 95” o dirette video sui social. E, dopo i ripetuti inviti di Poroshenko, ha accettato di partecipare a un dibattito a due giorni dal voto, ma nella cornice dello Stadio olimpico di Kiev.
I detrattori lo accusano di non avere esperienza nè un programma definito e di essere legato all’oligarca in esilio Ihor Kolomojskij, proprietario della tv “1+1” dove va in onda la sua serie tv.
(da agenzie)
argomento: elezioni | Commenta »
Aprile 21st, 2019 Riccardo Fucile
OTTO ESPLOSIONI, UN’AZIONE PIANIFICATA NEI DETTAGLI PER COLPIRE TURISMO E LUOGHI DELLA CRISTIANITA’
Un’ecatombe. Nel giorno della Resurrezione. Un’azione pianificata nei minimi dettagli per colpire il turismo e i luoghi della cristianità .
Otto esplosioni hanno squassato lo Sri Lanka la mattina di Pasqua, colpendo chiese e hotel di lusso della capitale Colombo, frequentati anche da turisti stranieri, 35 dei quali sarebbero tra le vittime.
Sei esplosioni si sono verificate in simultanea alle 9.30 del mattino, ora locale.
Un’ora dopo c’è stata una settima esplosione in un albergo nel sobborgo di Dehiwala in seguito alla quale sono morte almeno due persone, ne è seguita un’ottava nel sobborgo di Dematagoda, sempre a Colombo.
Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno 207 persone uccise e oltre 450 ferite. Anche tre poliziotti sono rimasti uccisi nell’ultima deflagrazione.
Un’allerta del capo della polizia dello Sri Lanka – Pujuth Jayasundara – era stata diffusa a livello nazionale l’11 aprile scorso ed era basata su una segnalazione di un’agenzia di intelligence straniera. Nella segnalazione, questa agenzia indicava che l’organizzazione Tamil Nadu Thowheed Jamath (NTJ) “pianifica di realizzare attacchi suicidi contro chiese di rilievo, così come contro l’Alta commissione indiana a Colombo”.
A quanto pare però l’allerta è stata del tutto ignorata. I terroristi hanno avuto tutto il tempo di organizzarsi e di colpire nel giorno di Pasqua nelle chiese e negli hotel pieni di turisti stranieri. Diverse le piste battute: tra esse, quella del terrorismo islamico, per le modalità adottate anche in altri attacchi attribuiti a gruppi dell’estremismo sunnita, in Estremo Oriente come in Egitto con le bombe contro le chiese copte, ovvero la vendetta di ex Tigri Tamil, nel segno di una miscela esplosiva, non metaforica, tra integralismo e indipendentismo separatista.
A distanza di ore dalle prime esplosioni non c’è stata ancora nessuna rivendicazione.
“I colpevoli” degli attacchi “sono stati identificati”, ha annunciato il ministro della Difesa cingalese, Ruwan Wijewardane, in una conferenza stampa seguita alla riunione d’emergenza del governo.
Sono 8 le persone arrestate, tutte originarie dello Sri Lanka, ma le loro identità saranno rese note al termine delle indagini.
“Prenderemo tutte le misure necessarie contro qualsiasi gruppo terroristico che operi nel nostro Paese – ha assicurato il ministro – Non permetteremo in alcun modo a questi gruppi estremistici di operare e di fare quello che hanno fatto. Prenderemo tutte le azioni necessarie, gli daremo la caccia qualsiasi estremismo religioso”.
Ancora, il responsabile della Difesa di Colombo ha riferito che la maggior parte delle esplosioni sono state provocate da attacchi suicidi condotti da un unico gruppo. Le forze di sicurezza, che hanno esortato la popolazione a restare in casa e a mantenere la calma, sospettano che due delle esplosioni in chiesa siano state causate da attentatori suicidi.
“Scene orribili: ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha scritto il ministro delle Riforme, Harsha de Silva, dopo essersi recato sui luoghi degli attentati. Il
Governo dello Sri Lanka ha dichiarato lo stato d’emergenza: coprifuoco notturno, da subito, e blackout di Facebook, Instagram, Twitter e tutti gli altri social network in Sri Lanka: “il blackout durerà per tutto il tempo necessario alle forze dell’ordine per concludere questa fase delle indagini sugli attacchi”, è stata la motivazione.
Nonostante il coprifuoco la compagnia di bandiera dello Sri Lanka ha informato che i suoi voli verso l’estero partiranno, ma date le eccezionali misure di sicurezza i passeggeri devono essere in aeroporto quattro ore prima della partenza.
Un’emittente locale, citando il cardinale Malcolm Ranjith riporta che sono state annullate tutte le celebrazioni pasquali nelle chiese cristiane. I rappresentanti delle istituzioni cingalesi moltiplicano gli appelli all’unità , nel timore che quanto accaduto oggi possa far ripiombare il Paese nel caos: anche lo speaker del Parlamento, Karu Jayasuriya, in un comunicato ufficiale ha parlato delle esplosioni nelle chiese cristiane come “attacco all’intera nazione” e non soltanto ai cingalesi appartenenti a una specifica comunità religiosa.
Secondo l’arcivescovo di Colombo, cardinale Malcom Ranjith, i responsabili “vanno puniti senza pietà “. Il presule ha poi fatto appello al governo dello Sri Lanka affinchè avvii una “indagine molto imparziale e severa” e punisca i responsabili degli attacchi “senza pietà , perchè solo degli animali possono comportarsi in quel modo”.
Nel Paese i cristiani sono il 7,4% della popolazione. Lo Sri Lanka è stato per decenni in guerra con i separatisti Tamil fino al 2009.
Nell’ultimo anno, riferisce la Reuters, si sono verificati 86 episodi di discriminazione, minacce e violenze contro i cristiani, secondo la National Christian Evangelical Alliance (Nceasl), 26 nel 2019, tra cui un tentativo di monaci buddisti di interrompere una funzione domenicale. Il 70% dei 22 milioni di abitanti è buddista, il 12,6% indù, il 9,7% musulmana.
Anche di recente le tensioni avevano riguardato tutti i gruppi religiosi: i cristiani avevano parlato di crescenti intimidazioni da parte di monaci buddisti estremisti; l’anno scorso c’erano stati scontri tra la maggioranza dei buddisti cingalesi e la minoranza di musulmani con alcuni estremisti buddisti che accusavano i musulmani di conversioni forzate all’Islam.
Una delle chiese colpite è il santuario di Sant’Antonio, le altre due chiese si trovano una a Negombo, città a maggioranza cattolica a nord della capitale, e l’altra nella città orientale di Batticaloa. Mentre i tre alberghi sono a Colombo, frequentati da turisti stranieri, e si tratta di strutture a cinque stelle: Cinnamon Grand, Kingsbury e Shangri-La.
Una fonte dell’ospedale ha detto che tra le vittime ci sono cittadini americani, britannici e olandesi. La Farnesina ha confermato in un tweet che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia a Colombo “per effettuare verifiche”. Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225.
Tra le vittime anche Shantha Mayadunne, una chef molto famosa in Sri Lanka. La donna è ritratta in una foto pubblicata dalla figlia Nisanga sulla sua pagina Facebook poco prima dell’esplosione all’hotel Shangri- La. Shanta è a tavola con la sua famiglia, i figli e il marito. “Easter breakfast with family” (Colazione di Pasqua con la famiglia), scrive Nisanga postando lo scatto.
Shantha Mayadunne era molto famosa anche per programmi Tv ed era la beniamina della comunità cingalese all’estero. Nell’attentato è morta anche la figlia Nisanga. Shantha Mayadunne, 30 anni nel campo dell’arte culinaria, è entrata nella storia dello Sri Lanka per essere stata la prima chef ad ospitare
un programma di cucina in diretta tv. Shantha Mayadunne era molto seguita dalle tante comunità cingalesi nel mondo anche grazie alle sue ricette “veloci e facili”, come lei stessa le definiva.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: Attentato | Commenta »