Agosto 15th, 2020 Riccardo Fucile
“SALVINI NON HA MANTENUTO L’IMPEGNO SOTTOSCRITTO E LA TRANSAZIONE STIPULATA”
Matteo Brigandì è l’ex avvocato storico della Lega ed è stato anche membro del CSM in quota
Carroccio. Il Fatto racconta oggi in un articolo a firma di Stefano Vergine che il legale accusa la nuova Lega del Capitano di avergli “rubato” 6 milioni di euro.
Al centro della querela c’è una scrittura privata datata 26 febbraio 2014.
Quel giorno, a Milano, s’incontrano Bossi, Brigandì, Salvini e Stefano Stefani, allora tesoriere leghista.
Lo scandalo della truffa sui rimborsi elettorali, la laurea in Albania del Trota e gli investimenti finanziari in Tanzania avevano già costretto Bossi alle dimissioni. Da segretario della Lega, Salvini quel giorno deve risolvere una grossa grana.
Il Carroccio rischia di vedersi sequestrare 6 milioni di euro. Sono soldi che il partito dovrebbe versare a Brigandì per 13 anni di lavoro.
“Somma concordata con contratto scritto, stipulato fra me e la Lega nel 2012”, scrive Brigandì nella denuncia.
L’accordo prevede una specie di armistizio tra la coppia Bossi-Brigandì e il duo Salvini-Stefani. Armistizio che Brigandì riassume così: “Io rinunciavo ai 6 milioni di euro e, in cambio, Salvini si impegnava a una serie di azioni volte a garantire che il pensiero politico di Bossi e dei suoi collaboratori non fosse completamente gettato alle ortiche”.
Tra le varie condizioni, l’accordo sottoscritto da Salvini prevedeva che Bossi —allora come oggi presidente della Lega Nord —potesse scegliere il 20% dei candidati leghisti. “Nulla di quanto stipulato è mai stato rispettato da Salvini”, sostiene però Brigandì. Che infatti passa al contrattacco. Salvini “si è premurato di stipulare un accordo transattivo, che evidentemente considerava vantaggioso, al solo fine di guadagnare tempo prezioso per poter occultare il denaro. Denaro che avrebbe, invece, dovuto darmi di lì a qualche giorno”
Nella sua denuncia l’ex avvocato di Bossi ricorda che al momento dell’accordo del 2014 il partito aveva ancora parecchio denaro sui conti. Come dire: l’avvocato sarebbe potuto passare subito all’incasso. Ma non lo fece, scrive nella denuncia, perchè “ritenevo fondamentale che fossero garantiti idonei spazi politici per l’On. Bossi direttamente — e anche per il sottoscritto indirettamente”.
La tesi è che l’accordo sia servito a Salvini per comprare tempo e nel frattempo far sparire i soldi dalle casse padane, così da non poter più restituire all’avvocato i 6 milioni di euro di parcelle arretrate.
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 15th, 2020 Riccardo Fucile
TRIDICO ASPETTA L’OK DEL GARANTE PER FORNIRE L’ELENCO
Ieri a parlarne durante l’audizione di Pasquale Tridico in Commissione Lavoro è stata Renata Polverini: c’è anche un governatore tra coloro che hanno incassato o chiesto il bonus INPS 600 euro? La Stampa riporta oggi il sospetto anche se il presidente dell’istituto non ha risposto sul punto.
«I nomi li sa e li deve dire, invece tace alimentando i sospetti», ha detto a La Stampa l’ex governatore del Lazio.
Intanto la macchia nei territori si allarga sempre più.
Il consigliere leghista della Lombardia, Alex Galizzi, ha ammesso di aver preso il bonus perchè la sua azienda di informatica aveva spese e scadenze da rispettare. Come difesa usa l’attacco e non ci sta a passare «per furbo o delinquente, io il vitalizio non ce l’ho». Se la prende con il governo: «Bastava mettere un limite di reddito e non ci sarebbero stati problemi».
In Piemonte sono stati sospesi i componenti leghisti del consiglio Matteo Gagliasso e Claudio Leone. Entrambi hanno fatto sapere di aver restituito la somma accreditata dall’Inps e si sono giustificati tirando in ballo il commercialista.
La provincia di Trento non è immune al virus del bonus. Qui sono in tre ad averlo ricevuto: Ivano Job del Carroccio, il dem Alessandro Olivi e Lorenzo Ossanna del Partito autonomista tirolese.
Il primo è proprietario di un albergo e socio di un’attività che noleggia attrezzatura da montagna e sci: «Non si diventa ricchi a fare i consiglieri, ho un negozio con sei dipendenti e i soldi servivano per pagare bollette e fornitori».
Ossanna e Olivi sono rispettivamente architetto e avvocato. Anche l’Alto Adige ha il proprio scandalo: sono quattro i consiglieri provinciali che hanno chiesto i 600 euro. Uno di opposizione (Paul Koellensperger del TeamK) mentre tre sono della Svp, ossia Helmut Tauber, Gert Lanz e l’assessore Arnold Schuler, vice del presidente Arno Kompatscher.
Intanto ieri durante l’audizione è stato spettacolare il silenzio di Tridico sui due deputati che hanno chiesto ma non hanno ottenuto il bonus. Il presidente dell’INPS ha fatto sapere che ne rivelerà l’identità , forse, solo dopo che il Garante della Privacy “ci avrà detto come trattare questi dati”: solo allora e sempre che a Montecitorio si insista per saperli — ha detto Tridico — “offriremo una risposta esauriente”.
Il Fatto Quotidiano ha promosso una richiesta di accesso agli atti curata dall’avvocata Caterina Malavenda, che oggi sul quotidiano spiega:
Avvocato Malavenda, perchè non sono emersi i nomi?
Credo che Tridico abbia prudentemente voluto tutelarsi per evitare che qualcuno degli interessati, ritenendo illegittima la divulgazione del suo nome, potesse agire nei suoi confronti per violazione della privacy, a mio avviso in maniera infondata.
Perchè un altro parere del Garante?
Sul merito si è già espresso, ma lo ha fatto con una nota stampa che è servita a rendere nota la sua posizione. Un parere motivato, reso dai componenti dell’Autorità su espressa richiesta dell’In p s , avrebbe una precisa valenza giuridica e, se fosse positivo, i nomi potranno esser resi noti senza alcun rischio di conseguenze legali. Non sono stati citati neanche i nomi noti.
Perchè?
Se l’Inps ha ritenuto di non rivelare l’identità degli altri interessati, non avrebbe avuto senso confermare quelli già noti senza il loro consenso.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2020 Riccardo Fucile
IL POST DI MARCO BELLAFIORE E’ UN ATTO DI ACCUSA AGLI UNTORI MEDIATICI CHE NEGANO CHE L’EPIDEMIA SIA ANCORA IN CORSO
Lo dice dall’inizio che sarà un post polemico. E lo è, quello di Marco Bellafiore, infermiere al
Policlinico Umberto I, che alla vigilia di Ferragosto ha postato una sua foto con la tenuta anti Covid e una serie di frasi molto critiche verso chi non rispetta il distanziamento e le misure di prevenzione o dice che l’epidemia di Coronavirus è finita.
“Veniteme a dì che è tutto ok, che non ce n’è coviddi, che stasera annamo a ballà . Intanto, a 30 gradi e con una tuta da centro dimagranti sobrino, ce stamo noi, non voi”, scrive Bellafiore, “dopo quasi 5 ore di turno bardato dentro che me so sudato pure l’acqua del battesimo”.
“Vai sereno zi, a te non capita. E se capita, ci sono gli str… che per un indennità di quasi 100 euro (lorde) al mese, si fanno turni interi in stile palombaro grondando acqua tipo che ce poi fa rafting quando se levamo la tuta. Ma no, a te non capita, dai. E intanto noi se respiramo la stessa aria calda dentro una mascherina per ore. Andate in vacanza va, che io ancora nn ce so andato. Sarà per questo che so un po’ polemico”, conclude.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2020 Riccardo Fucile
LE INCREDIBILI IMMAGINI TESTIMONIANO CHE L’IGNORANZA CHE REGNA IN MOLTI GIOVANI ITALIANI… QUEI PERSONAGGI CHE HANNO VEICOLATO LA BUFALA DEL “COVID FINITO” DOVREBBERO ESSERE ARRESTATI PER ATTENTATO ALLA SICUREZZA DELLO STATO INVECE CHE TRASMETTERE LE LORO CAZZATE IN TV
Il cattivo esempio del web, per il quale tutti dovrebbero prendersi le responsabilità . I social network in Italia hanno reso virale la famosa intervista ‘Buongiorno da Mondello’, con una donna che — a Live Non è la D’Urso — andava in spiaggia dicendo «Non ce n’è di Coviddi».
Alla storia è stata data ampia cassa di risonanza da parte del programma Mediaset e sui social network il video si è diffuso tra i giovani.
Questo servizio del Tg1 dalla Croazia, luogo di vacanza dove le discoteche sono aperte e che permettono a tanti ragazzi italiani di frequentarle con la distanza di sicurezza ridotto al minimo e con, mostra quanto il mantra sia entrato nella testa dei giovani più vulnerabili.
Felicita Pistilli, giornalista del Tg1 inviata a Pag, mostra la movida di quel luogo di vacanze. Discoteche affollate, con più del doppio degli ingressi consentiti, ragazzi in stato di alterazione che rilasciano interviste senza alcuna remora: «Non ce n’è Coviddi, non ce n’è più di coviddi» — dice una ragazza, riprendendo il tormentone.
La giornalista del Tg1 le chiede se si stia rendendo conto delle cose che afferma. Lei, ritornando seria, risponde: «Sì, ci rendiamo molto conto».
La realtà che supera l’immaginazione. Nell’ultima giornata, i contagi in Italia sono stati 629. Alcuni di questi riguardano contagi di importazione, proprio per quei giovani che — andati in vacanza all’estero: in Croazia, in Grecia, a Malta — poi tornano positivi al coronavirus.
Per alcuni di questi stati, il ministro della Salute Roberto Speranza ha disposto il tampone obbligatorio al rientro in Italia. Ma questo non sembra preoccupare i giovani della movida croata: «Martedì farò questo tampone — dice un altro ragazzo in chiusura di servizio — e se sono positivo pazienza: a vent’anni non mi ammazzi ‘sto coronavirus».
Bisognerebbe spiegarlo a quei ventenni che si sono trovati in terapia intensiva, a quell’amico di Fedez che ha dovuto subire un trapianto di polmone, alle tante vittime giovani del coronavirus.
Per non parlare della mancata consapevolezza del fatto che un giovane è contagioso al pari di altre fasce d’età e che un discorso del genere è molto egoistico.
(da agenzie)
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Agosto 15th, 2020 Riccardo Fucile
LA SITUAZIONE SI STA FACENDO PREOCCUPANTE, IN VENETO E LOMBARDIA I MAGGIORI AUMENTI…SPERANZA SI APPELLA AI GIOVANI: “SIATE PRUDENTI”
Nuovo aumento dei contagiati dal Covid nelle ultime 24 ore: sono 629, contro i 574 di ieri. Il totale
dei casi totali sale ora a 253.438. In Veneto (+120), Lombardia (+94) e Emilia Romagna (+71) i maggiori incrementi.
Solo in Trentino e Valle d’Aosta non si sono registrati nuovi casi.
“Se c’è una cosa che ha contraddistinto gli italiani in questi mesi è il grande senso di responsabilità dimostrato nei momenti più drammatici. Non abbassiamo la guardia proprio adesso, il nostro Paese ne uscirà più forte di prima”. Lo scrive su Facebook il ministro degli affari regionali, Francesco Boccia, a proposito dell’emergenza coronavirus.
In un’intervista al Tg1, il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è rivolto soprattutto ai giovani per chiedere attenzione e prudenza. “Capisco che c’è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown – ha detto – ma se contagiano genitori o nonni rischiano i produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani”.
(da agenzie)
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