Novembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
IL PREMIER SI ASSUME LA RESPONSABILITA’ DELLE SCELTE SBAGLIATE
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si assume la responsabilità del pasticcio Gaudio e chiede
scusa ai calabresi.
In un colloquio con la Repubblica il premier spiega la propria scelta di designare l’ex rettore della Sapienza quale commissario alla sanità calabrese, incarico al quale ieri Gaudio ha rinunciato: “Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine”. .
“L’ho scelto io – afferma, precisando che – “sia per Zuccatelli, che per Gaudio, c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti”.
“Mi dispiace per i calabresi che meritano una risposta dopo anni di malasanità ”, Conte ha spiegato in un altro colloquio con la Stampa.
“Dopo i passi falsi compiuti avvertiamo la responsabilità di indicare la persona giusta con adeguate competenze nel campo dell’organizzazione sanitaria e contabile”. Il premier ha aggiunto: “E’ vero mi aveva riferito, in maniera trasparente, i problemi familiari, confidando di poterli superare”.
Sulla vicenda nel governo, assicura il premier, “assolutamente non c’è stata alcuna frattura”, in particolare con il ministro Speranza, “nè si è aperta una crepa” con la maggioranza.
(da agenzie)
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Novembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
“SONO RAGAZZI DI ORIGINE IRANIANA E IRACHENA, EDUCATI”
Sedici migranti, tra cui due donne, sono sbarcati ieri sera a Nerano, borgo di Massa Lubrense in provincia di Napoli, affacciato sulla Costiera Sorrentina.
E una salumeria del posto, senza pensarci due volte, ha deciso di alzare la saracinesca per rifocillarli.
La proprietaria del negozio si chiama Rosa Esposito ed è stata intervistata da Fanpage: «Il mio è stato un gesto normale. Ma chi nega l’acqua e il cibo? Sono esseri umani e io sono un essere umano. Il Comune si è comportato bene, ha subito organizzato l’accoglienza, così come le forze dell’ordine».
I migranti hanno tra i 20 e i 22 anni. Provengono da Iraq, Iran e Afghanistan e avrebbero raggiunto le coste italiane a bordo di due imbarcazioni, di cui però non è stata trovata traccia.
La Guardia costiera ha ispezionato la zona in cui hanno toccato terra, nel tentativo di capire meglio la dinamica del loro arrivo in un punto che di solito non è interessato dal fenomeno degli sbarchi. I 16 hanno trovato momentanea ospitalità nella sala del Comune, dove hanno trascorso la notte dormendo su delle brandine.
I responsabili dell’Azienda sanitaria locale hanno effettuato i tamponi per verificare l’eventuale presenza di casi di Coronavirus e i risultati sono attesi nel pomeriggio.
Il sindaco di Nerano, Lorenzo Balduccelli, ha spiegato: «Solo uno di loro parla un po’ d’inglese. Sono di origine iraniana e irachena, ben vestiti, educati. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire quale sia l’organizzazione che li ha portati fin sulla spiaggia della nostra costiera».
(da Fanpage)
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Novembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
“NELLA STANZA ACCANTO 24 INTUBATI, HO PREGATO PER LORO”
Gerry Scotti oggi in un’intervista al Corriere racconta il suo ricovero dopo essersi ammalato di
COVID-19. Il conduttore ieri aveva annunciato con un post su Instagram il ritorno a casa: “A casa, finalmente. Grazie a tutti voi, al vostro affetto e grazie a tutti i medici, infermieri e collaboratori di Humanitas che ci hanno creduto prima di me. Un abbraccio a chi ha vissuto insieme a me questa esperienza: non vi dimenticherò”.
Con queste parole, affidate a un post su Instagram e suggellate da un cuoricino, Gerry Scotti ha annunciato di essere guarito dal Covid.
Il conduttore, che il 26 ottobre aveva fatto sapere di essere positivo al virus, dopo un periodo di cure a casa era stato ricoverato in ospedale. Oggi le dimissioni, accolte dagli applausi social di amici e fan.
Al Corriere racconta di essere stato ricoverato vicino alla terapia intensiva: «I medici mi dicevano di non spaventarmi: non la mettiamo in terapia intensiva ma in una stanza a fianco perchè abbiamo bisogno di monitorarla, per sapere se la sua macchina, il suo corpo, ha bisogno di cure particolari. Ero in una stanzina, di là c’era la sliding door della vita di tanpazienti ci strizzavamo l’occhio, dai che ce la fai. Ho appurato – stando lì, due notti e un giorno – che quella era l’ultima porta. Se decidevano di aprire quel varco… Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Pregavo per loro invece che pregare per me».
E lancia un messaggio ai negazionisti del virus:
Cosa dice a chi minimizza la malattia, ai negazionisti?
«Bisogna prenderli e lasciarli in quella stanzina un’ora. Non c’è bisogno di 36 ore come è stato per me. Sicuro che cambiano idea»
(da agenzie)
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Novembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
IL BACIO AL PALLONE, LA VITA RITROVATA DOPO MESI DI SOFFERENZA E LOTTA ALLA MALATTIA
Quando in un momento di non partita vedi Gianluca Vialli baciare un pallone qualunque di un incontro di calcio non qualunque, Italia-Polonia valida per il nuovo trofeo che si è inventata l’Europa, la Nations League, pensi che il Dio delle piccole cose esista davvero. Poteva nemmeno essere visto e infatti lì per lì nessuno se n’è accorto, se non l’operatore tv che poi ha concesso al telecronista il ralenty.
In quel gesto c’è tutta la vita ritrovata, l’essenza della gioia su un campo da calcio, la bellezza di esserci, il sapore complessivo di sè, la terra e l’erba incontrata da bambino e che hanno accompagnato Vialli per sempre.
L’odore del campo, il pallone che è tutto e nulla, da prendere a calci e imbastirci poi l’adolescenza e il futuro.
Sul viso di Gianluca Vialli in quell’attimo sono scomparsi i segni degli ultimi anni, la lotta con il tumore. Tra bacio e palla senza soluzione di continuità .
Quasi un inchino, una devozione, un ringraziamento per quel momento, con l’Italia in vantaggio sulla Polonia, e l’auspicio di arrivare con la benedizione del pallone vittoriosi al novantesimo, ma anche la sintesi degli anni messi dietro le spalle.
Un grande gesto d’amore non capito, come al solito, da chi calpesta la tastiera per dire la qualunque. Il Covid, il bacio, non si fa… Ma di cosa stiamo parlando.
Consideriamolo un atto di amore e coraggio per noi tutti in questi tempi difficili.
La vita che scorre con il pallone, la vita che va avanti, a partire da quella di Vialli, che ha rimesso piede sui campi da gioco come capo delegazione della nazionale dopo mesi di solitudine e sofferenza per la malattia.
Senza pensare, solo per vivere un’emozione candida e assoluta.
Grazie, Gianluca.
(da “Huffingtonpost”)
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Novembre 18th, 2020 Riccardo Fucile
CONTINUA IL DELIRIO DEL CRIMINALE ABUSIVO ALLA CASA BIANCA
Donald Trump ha licenziato Christopher C. Krebs, il direttore dell’Agenzia per la sicurezza informatica
e delle infrastrutture (Cisa), che la scorsa settimana aveva definito le elezioni del 3 novembre le “più sicure nella storia americana”.
È stato lo stesso Trump ad annunciare tramite il proprio profilo Twitter il licenziamento del direttore dell’agenzia alle dipendenze del Dipartimento di Sicurezza interna.
Nel suo tweet, Trump ha definito le dichiarazioni di Krebs “profondamente inesatte”: una scelta di parole che suona come una critica anche a Twitter, che ha etichettato come “non comprovati” o “controversi” molti dei messaggi pubblicati dal presidente sulla piattaforma prima e dopo le elezioni.
“Ci sono state vaste irregolarità e frodi, inclusi errori nelle macchine per il voto, che hanno trasferito voti per Trump al candidato democratico Biden, e molto altro. Per tale ragione, Chris Krebs è stato licenziato con effetto immediato”, ha scritto il presidente uscente degli Stati Uniti.
“Onorato di servire” il Paese, “abbiamo fatto bene, difendere oggi, assicurare domani”, è stata la replica, sempre su Twitter, di Chris Krebs che ha aggiunto l’hashtag #Protect2020, che è stato lo slogan della sua agenzia in occasione di queste elezioni.
Il licenziamento arriva una settimana dopo quello del segretario alla Difesa Mark Esper, parte di un rimpasto che ha portato lealisti di Trump ai vertici del Pentagono.
(da agenzie)
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